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Dichiarazione Fabio Buonafede, ex allenatore della Torre Rossa Taranto, in merito alla conclusione dell'attività con la società
martedì 5 agosto 2014

da Francesco Friuli su richiesta dello stesso Fabio Buonafede




BUONAFEDE E LA FINE DELLA TORRE ROSSA TARANTO

IL TECNICO ADESSO SPERA DI TROVARE UN PROGETTO SERIO E DURATURO PER IL BENE DEL FUTSAL LOCALE

 

Rabbia e delusione. Fabio Buonafede è da considerarsi l’ex allenatore della Torre Rossa Taranto. La formazione rossoblù non sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato pugliese di C1 di calcio a 5 maschile. Uno smacco, l’ennesimo, per uno sport considerato minore che si va ad incastonare in un periodo molto difficile per lo sport tarantino che, in poco tempo, ha visto ridimensionare di parecchio le società in attività. Ma il tecnico Buonafede riassume la sua amarezza e quella dei ragazzi che ha allenato. “Inutile dire che ho sperato sino all’ultimo minuto in una variazione della situazione che si è venuta a creare. Sono triste per la fine della Torre Rossa Taranto che, dopo aver vinto un campionato di C2 e conquistato due salvezze consecutive in C1, in soli 4 anni di vita, vede finire il suo ciclo in questo modo. Dispiace perché in prima persona ho provato, grazie al contributo dell’Assessore allo Sport del Comune di Taranto, Francesco Cosa, a far avvicinare degli imprenditori per salvare il titolo sportivo. Così non è stato per una serie di motivi di cui sappiamo le conseguenze: i calciatori, tantissimi locali e tanti under, sono a spasso e noi dirigenti siamo in attesa di trovare una nuova società oppure, come spero, un nuovo progetto di futsal a Taranto, in C2 purtroppo. Sono amareggiato, ripeto, ma non possiamo che ricominciare in maniera attiva”.

Chiamate o sensazioni per la rinascita del futsal maschile locale? Un dato è certo: negli ultimi 2 anni entrambe le società di Taranto hanno rinunciato a disputare il proprio campionato di appartenenza. Buonafede è fiducioso: “Sono aperto a qualsiasi progetto per il bene del calcio a 5 a Taranto. Progetto che dovrà però essere a lungo termine e non una meteora dello sport locale. Capisco le difficoltà economiche ma si può far bene anche con un investimento minimo e mirato sia sui giovani sia sui ragazzi del territorio. Così ero riuscito a impostare il mio lavoro nella Torre Rossa Taranto che, quest’anno, doveva assumere la denominazione di Real San Vito Taranto. Però adesso si cambia e, spero, ci sia un imprenditore o più persone che possano divertirsi con lo sport in maniera attiva. Ripeto: Fabio Buonafede e tutto il suo staff è libero ed è disponibile a un progetto serio. Aspettiamo delle risposte per costruire qualcosa di bello, divertente e vincente per Taranto, città tanto appassionata quanto stanca di veder sempre finire in malora quanto costruito con la fatica e la passione”.