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9^ RIT. A1 BASKET DONNE: Parma-GoldBet 67-60
domenica 3 marzo 2013

da Alessandro Salvatore
Addetto stampa




 

 

GOLDBET, SCONFITTA DOLOROSA AL PALACITI DI PARMA

COACH RICCHINI: “E’ UNA BATTUTA DI ARRESTO PESANTE”

SICCARDI: “AD UN CERTO PUNTO ABBIAMO SMESSO DI GIOCARE D’ASSIEME”

GIAURO: “SONO SENZA PAROLE, EFFETTI NEGATIVI SULLA CLASSFICA”

 

LAVEZZINI-GOLDBET 67-60

LAVEZZINI PARMA: Zara 6, Franchini 9, Weaver, Harmon 12, Kireta 21; Battisodo 13, Corbani ne, Petrilli ne, Fazio, Ajdukovic 6. All. Procaccini. GoldBet

GOLDBET TARANTO: Cohen 9, Siccardi 5, Mahoney 8, Giauro 8, Petronyte 10; Gatti 2, Crippa 6, Zanoni, Wabara ne, Antibe 12. All. Ricchini.

ARBITRI: Brindisi di Torino e Terranova di Ferrara.

PARZIALI: 10-22, 27-37, 42-51, 67-60,

NOTE: T2 Lavezzini 24/46, GoldBet 21/46; T3 Lavezzini 1/10, GoldBet 3/16; TL Lavezzini 16/24, GoldBet 9/12.

 

Taranto (03-03-13) Dal +18 del 27’ al -7 di fine partita. La metamorfosi della GoldBet fa gola alla Lavezzini Parma, che doppia la vittoria dell’andata, vincendo il fondamentale scontro diretto per la terza posizione utile in chiave playoff.

Al PalaCiti si consuma una partita sorprendente, con alti e bassi da una parte e dell’altra. Per la formazione di Roberto Ricchini è un ko doloroso, perché compromette l’assalto alla seconda ed alla terza posizione. Questo è il verdetto del nono turno di ritorno dell’A1 di basket femminile. Domenica prossima la GoldBet non giocherà in campionato per via della final four di Coppa Italia, il prossimo match sul parquet sarà quello con Pozzuoli (penultimo turno dell’andata) in programma il 17 marzo.

LA PARTITA La GoldBet impatta deliziosamente la partita. La concentrazione spinge le rossoblù all’8-0 confezionato in due minuti di gioco con le mani di Petronyte e Giauro. Contestualmente, dopo una serie di errori, coach Procaccini chiama timeout. Al ritorno sul parquet è sempre Taranto che comanda. Difesa ed attacco sono didascalici e l’offerta cestistica punta sulla coralità. Al 9’ infatti quando la GoldBet vola a +14 (canestro dell’ex reattiva Antibe) già sette giocatrici rossoblù sono andate in cifra. Mostra invece difficoltà nella costruzione del gioco la squadra di casa, che chiude sotto di 12 punti alla fine del primo parziale.

La zone-press di Parma mette in difficoltà la GoldBet all’inizio del secondo parziale. Dopo la tripla di Siccardi che vale il 25-12, la squadra gialloblù accorcia le distanze con un attacco più dinamico lanciato dallo sforzo della retroguardia: -2, break di 11-0 in 4’. Ricchini, a questo punto ridisegna la difesa, invitando le sue atlete a fare la “zona”. La mossa imbarazza e rallenta l’attacco di Parma e contestualmente inietta benzina nell’offensiva jonica, che in velocità e sempre in coralità (sale in cattedra anche l’altra ex Mahoney, che però non è in buone condizioni fisiche) rimette in marcia la GoldBet, che a metà tempo, grazie anche ai nuovi canestri di una pungente Petronyte, firma il contro-parziale di 12-4 che la fa andare negli spogliatoi sul +10.

Nella ripresa la GoldBet mostra la sua miglior difesa: aggressiva. Parma ci sbatte, subendo un parziale di 14-6, che spinge le joniche avanti di 18 lunghezze al 27’. Qui Taranto ha un vuoto, che permette alla Lavezzini di rilanciarsi, grazie al nuovo contro-break del match di 9-0 che al 30’ le permette di far dimezzare lo svantaggio: -9. La regressione delle joniche continua palesemente anche nell’ultimo parziale. Davanti alla crescita difensiva di Parma, scoppia il blackout nell’attacco delle joniche, che si sgonfiano anche in difesa. Brava Parma ad approfittarne ed a crederci, facendo male soprattutto nell’area con il centro Kireta, che contribuisce pesantemente al 34-9 nei 13’ dal -18 al +7 del 40’.

RICCHINI: “UNA SCONFITTA PESANTE” Senza nascondersi dietro alibi, coach Roberto Ricchini mostra la sua amarezza: “Fa male perdere così e soprattutto una partita che valeva 4 punti. Perdiamo infatti uno scontro diretto che ci compromette la corsa al terzo ed al secondo posto”. La ragione della sconfitta per il coach? “La squadra, dopo aver interpretato una ottima pallacanestro, si è arrestata sul suo massimo vantaggio alla fine del terzo parziale. Davanti al nostro rallentamento, Parma ne è ha approfittato, credendoci sempre di più col passare del cronometro. Le mie giocatrici, in modo quasi inspiegabile, hanno mollato gli ormeggi”.

Dal ritorno in palestra Taranto dovrà riflettere sulla sconfitta. Ricchini: “Ogni partita è spunto di riflessione, cercheremo di fare quadro su questo risultato che danneggia quanto di buono era stato fatto in tre parziali, con effetti negativi sulla classifica”.

SICCARDI: “SMARRITA LA CORALITA’” Il capitano della GoldBet Valentina Siccardi dice la verità da Parma: “Dopo tre parziali di intensità tattica, davanti alla reazione dell’avversario, abbiamo smesso di giocare assieme. E’ stato come staccare la spina alla nostra pallacanestro”.

La verità fa male: è la sensazione avvertita al 40’, quando il match è finito con il 67-60 imposto dalla Lavezzini, che stride con quel 51-33 del 27’ di Taranto. “Già, sembra allucinante, ma è così. Questo è il basket – commenta Siccardi -. In campo non ci vai da solo, ma c’è anche l’avversario, che è stato bravo a crederci sino alla fine. Al contrario, noi ci siamo bloccate, senza architettare un gioco verosimile”. Qual è la ragione di questa metamorfosi secondo la guardia brindisina che in 27’ minuti di gioco ha pescato 5 punti e 3 rimbalzi? Taranto si era illuso di aver chiuso i conti in anticipo? “No, nessuna illusione, semplicemente è saltato il nostro modo di fare basket. E l’avversario ha saputo approfittarne”.

Siccardi, che ha giocato con una schiena acciaccata e con l’influenza, nonostante la sconfitta, guarda con ottimismo ai playoff: “Penso che i giochi scudetto costituiscano un campionato a parte. Dunque, se ci rimbocchiamo le maniche e pensiamo a fare il nostro basket, possiamo fare buone cose”.

GIAURO: “UNA PRESTAZIONE SCIOCCANTE” Alla fine della partita il pivot della GoldBet Sara Giauro risponde con un laconico “sono senza parole… E’ scioccante questa prestazione, per come è maturata. Eravamo abbondantemente davanti alla fine del terzo atto ed al 40’ ci siamo ritrovate con nulla in mano. Il nostro blackout è stato compromettente”.

L’analisi della giocatrice livornese svela lo spirito dello spogliatoio di Taranto, “che ha perso una grande occasione per la griglia-playoff” ammetta Giauro, che ha onorato i suoi ben 37’ di gioco, senza godere (come le compagne di reparto Antibe e Petronyte) della rotazione di Wabara, con 8 punti frutto dell’80% dalla media distanza, ai quali si aggiungono 3 rimbalzi. “Ma la prestazione individuale non conta, quando giochi di squadra. Stasera purtroppo, dal 27’ in poi la nostra squadra si è sfaldata”.

 

 

 

UFFICIO STAMPA CRAS BASKET TARANTO

(Alessandro Salvatore)

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