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Vibrotek Volley dalla parte dell’ambiente
venerdì 22 novembre 2013

da stampa@vibrotekvolley.it




 Atleti, staff tecnico e dirigenti saranno domani in visita all’Oasi del
WWF ‘La Vela’, confermando il proposito di valorizzare gli aspetti
positivi che caratterizzano la città di Taranto

Prende sempre più consistenza l'impegno della Vibrotek Volley a favore
della salvaguardia ambientale. Dopo la partecipazione garantita dal
presidente, Antonio Di Giuseppe, all'iniziativa ‘200 alberi per Taranto’
(promossa da Made in Taranto), arriva la giornata ecologica in
collaborazione con il WWF del capoluogo jonico.

Domani, sabato 23 novembre (ore 11), infatti, gli atleti, lo staff
tecnico e la dirigenza della Vibrotek Volley parteciperanno alla visita
dell'oasi ‘La Vela’, zona protetta di circa 7 ettari, situata nel
secondo seno del Mar Piccolo. L’Oasi, che nel 2006 è diventata Riserva
regionale orientata per la tutela della biodiversità, comprende un’area
paludosa salmastra ed una pineta. Nell’area è possibile ammirare
numerosi esemplari di uccelli migratori e stanziali, compresi aironi,
fenicotteri, falchi pescatori ed il rarissimo Cavaliere d’Italia, oltre
che tante specie di flora tra le quali anche orchidee spontanee. Prima
della visita dei rossoblu, ci sarà una ‘battuta di caccia fotografica’
(con inizio alle 5 del mattino), raccomandata dal vice presidente del
WWF di Taranto, Cosimo Manna, per ammirare gli uccelli, discretamente e
senza disturbarli.

Nell'ottica di tutelare e valorizzare questo capolavoro naturalistico,
anche la Vibrotek Volley offre il proprio contributo concretizzando uno
degli obiettivi annunciati ad inizio stagione. Il sodalizio rossoblu,
infatti, nel desiderio di legare le proprie fatiche di Campionato alla
visibilità positiva della città di Taranto, aveva indicato nell’impegno
alla salvaguardia ambientale uno dei propri doveri. E la visita all'oasi
‘La Vela’ sarà una buona occasione per attuare i propositi favorevoli al
rilancio dell'immagine di Taranto, tanto vessata dalle realtà negative
che finiscono per condizionare l'idea sulla città, appannando i tanti
aspetti positivi che ancora le appartengono.