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I Bandìga di Rovigo si aggiudicano l'Alpago in Touch 2009.
Ai Delfini Erranti il "Touch Spirit"

martedì 16 giugno 2009

di Ghiaccio



Cominciamo dalla fine così forse ci capiamo meglio.
E' il momento delle premiazioni: migliore giocatrice del riuscitissimo Torneo "Alpago in Touch", seconda tappa di campionato, è Samanta Botter (dei Mastini di Milano), flash, sorrisi e tanti applausi, miglior giocatore Roberto Colnago (dei Brianza Toucherz di Verderio Inferiore o, se preferite, Verdé de Sot, come dicono dalle sue parti), anche per lui flash, sorrisi e meritati applausi.
E' la volta del terzo premio: il "Touch Spirit". L'ottimo Diego Tramontin, aplomb da consumato presentatore (dono di famiglia), spiega agli astanti di che si tratta. E' il premio che si assegna alla squadra che, fra tutte le partecipanti alla tappa, abbia meglio incarnato lo "spirito" di questa nuova e coinvolgente disciplina. Ovvero pratica sportiva aperta a tutti, uomini, donne, giovani, meno giovani, belli, brutti, alti, bassi, magri, panzoni, bravini e schiappe esilaranti, ma tutti-tutti ormai stufi e strastufi dello sport marcio, violento e corrotto, tutti invece desiderosi di qualche ora di allegria, simpatia, sentimenti puliti, ed in campo grande impegno ma continua e naturale correttezza, fair play, rispetto dell'avversario, dell'arbitro, delle regole. Lo sport bello, insomma, lo Sport vero, lo Sport per tutti, niente odio, niente becerume, niente trucchi, inganni o furbate. Vinci e sei felice, perdi e stringi le mani all'avversario, ripromettendoti di batterlo alla prossima. Nessun dramma, solo gioia di fare sport. Questo è il Touch che ci ha conquistati e che stiamo proponendo con sempre maggiore convinzione.
E il "Touch Spirit" è un pò la sintesi in una squadra di tutte queste caratteristiche ed aspirazioni ideali.
Ebbene Diego lo sapete che dice? Dice che il premio va ... ai Delfini Erranti.
Manca poco che mi prenda un colpo. E sì, confesso, era un mio sogno.
A seguire, embè sai com'è, flash, sorrisi ed applausi scroscianti anche per noi.
Noi di Taranto, di una città oggi purtroppo sinonimo di dissesto, violenza, criminalità, inciviltà.

Amici miei, sul campo continuiamo a buscarle che è un piacere, si fa per dire, perchè questi sono dei draghi con la palla ovale tra le mani e noi gli siamo ancora lontanucci, non solo geograficamente, però-però qualche méta iniziamo a piazzarla, alleluja, e per batterci un pò di fatica cominciano a farla. Per il momento ci basta. A noi la volontà di crescere non manca.
Come non ci mancano la volontà ed il piacere di dimostrare che siamo brava gente e che Taranto non è un inferno ma una bella città che sta attraversando un brutto periodo ma ha tanta voglia di rinascere e smentire tante esagerazioni e luoghi comuni.
E quel "Touch Spirit" oltre che un premio per noi, può essere una premessa ed un altro utile esempio per tutti i nostri concittadini con un cuore.

La tappa è andata ai Bandìga di Rovigo che già allo "Iacovone" avevano dimostrato notevole spessore tecnico ed atletico. Conquistata la seconda finale consecutiva, questa volta opposti ai padroni di casa, i validissimi Orange di Belluno, tra l'altro passati inizialmente in vantaggio, hanno saputo ribaltare l'esito della gara con grande carattere ed intensità agonistica. Con questa vittoria i Bandìga passano in testa alla classifica scavalcando Modena che a Puòs si è fermato al terzo posto dopo aver battuto nella finalina i sorprendenti ma esausti (in sei per tutto il torneo) Brianza Toucherz.
Ottima l'organizzazione nel corso di tutta la giornata e scoppiettante il divertimento generale nel tradizionale "terzo tempo" serale nella accogliente club house dei gentilissimi ospiti dell'Alpago rugby. Squisite pietanze, birra a volontà, e giusto per finire in bellezza un pò di pizzica, ovvero l'Haka de noantri.

Tra un mesetto scarso si va a Dolcè, a due passi da Verona, per un nuovo entusiasmante festival di sport ed amicizia.