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Ma voi, questo stadio, me lo chiamate "a norma"?
domenica 7 settembre 2014

di Ghiaccio



Bastava andare su Google per trovare qualche foto dello stadio di Arezzo ed inviarla o presentarla direttamente (ovviamente in tempo utile) alla Commissione giudicatrice per i ripescaggi, ma anche alle istituzioni aretine, al presidente dei toscani (anzi a lui no, perchè lui l'aveva già detto pubblicamente che quello stadio NON è a norma) a Tavecchio (il nuovo che avanza), a Macalli (il vecchio che rimane), ai media, ai giornali sportivi e non, in particolare all'illustrissimo Sig. Binda della Gazzetta dello Sport che tutto sa e tutto prevede, diffondendole magari anche in rete, e accompagnandole con la domandina posta qui nel titolo.




C'è chi sostiene che Figc, Lega e Commissione giudicatrice avrebbero potuto o potrebbero rispondere: "Ma se per le istituzioni e la Comm. di Vigilanza aretine è tutto ok, io Figc, io Lega, io Commissione giudicatrice, cosa posso fare?"
E' una mia modestissima opinione ma penso che dinanzi ad una domanda di ripescaggio siffatta, invece che avallare supinamente avrebbero potuto o potrebbero tranquillamente rispondere come segue: "Voi, amici, siete pericolosi, molto pericolosi, per voi il posto più adatto è il manicomio!". Immagino che così facendo avrebbero sicuramente ricevuto un vastissimo consenso e soprattutto mostrato serietà.
Il che significa: se qualcuno mi racconta e mi scrive che l'asino vola io che faccio, gli credo?
Dice, ma sicuramente adesso ad Arezzo, una volta scoperta la loro magagna, sistemeranno velocemte le cose per bene, già, ma allora anche ad Agrigento e a Correggio avrebbero potuto fare altrettanto.
Il fatto è che lo sbandierato "rigore" imponeva di farsi trovare in regola al momento dell'esame della domanda non essendo più sufficiente una dichiarazione di buona volontà o una semplice promessa.

Un'altra domanda allora, essendo io me medesimo cittadino italiano, mi sorge spontanea: ma se il competitore dell'Arezzo fosse stata, mettiamo, una Juve, un Milan, un'Inter, una Roma, un Napoli, la Lazio .. di Lotito, voi che dite, con uno stadio in quelle condizioni l'avrebbe spuntata l'Arezzo???
Ergo, insisto, forti con i deboli, deboli con i forti (o con gli amici).
Un'altra domanda che mi sorge spontanea è la seguente: ma se tutti gli addetti ai lavori, timorosi di eventuali ripercussioni, non fanno mai nulla per salvare questo calcio italico che va a rotoli, come si potrebbe mai fare per scollare dalle poltrone questi goffi signorotti padroni del vapore buchi-buchi che tanti danni stanno provocando? Inutile piangere e protestare solo quando ti cade addosso una palese ingiustizia, se poi non si fa nulla di concreto per cambiare questo sistema marcio.

Altra domanda che mi sorge spontanea, dopo aver letto qualche commento sui siti tarantini sportivi più cliccati, la cui maggioranza è "protestare? Fare ricorso? Tempo sprecato, tanto non cambia niente, in Italia è sempre stato così e sempre così sarà, pensiamo a fare tre punti a Gelbison"
A Gelbison ... il Taranto che qualche annetto fa batteva il Milan, la Lazio al S.Paolo, gli innominabili nel derby (l'unico vero storico derby di Puglia) etc etc, è finito a ... Gelbison.
Torno alla domanda: ma non è che questa nuova generazione di spartani, oltre a perdere, come la precedente (che perdeva, certo, ma almeno combatteva e in contesti un tantino meno umilianti), le battaglie più importanti adesso alle proprie abitudini e tendenze ha aggiunto una nuova imprevedibile sadomasochistica attrazione ... per il cetriolo? E senza nemmeno più combattere?
Spero vivamente di no, spero che abbia ragione Campitiello il quale vorrebbe vincere "sul campo".
Anche se, e non sono l'unico a pensarlo, in Italia ormai è diventato molto molto molto raro (appunto) che sia "il campo" a decidere.