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Attività, interventi, info da M5S
mercoledì 6 maggio 2015

- Dr Carlo Pizzoni: Sanità in Italia, magiatoia dei partiti
- D'Amato - Turismo, M5S a Vendola: modernizzare uff.informazioni
- Laricchia: proposte M5S per la scuola
- L'Abbate: Piano olivicolo nazionale
- Taras in movimento: M5S c/o C. Commercio TA su Sanità
- Petraroli/De Lorenzis: interrogazione a Galletti per dune Campomarino
- D'Amato: da Parlamento UE OK per riduzione emissioni Ilva
- L'Abbate: sequestro discarica Autigno Br
- Scagliusi: Marò, scelta tardiva arbitrato, fallimento di Renzi
- M5S in piazza a Bari a sostegno di docenti e studenti





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da Rosa d'Amato, parlamentare europea M5S

Comunicato stampa
Bruxelles, 6 maggio 2015

TURISMO, M5S A VENDOLA: MODERNIZZARE GLI UFFICI INFORMAZIONE



Niente orari continuati, nessun servizio di guida turistica e, in molti casi, operatori che non parlano l'inglese. Sono questi alcuni dei punti critici emersi da un'indagine condotta dal Movimento 5 Stelle in Puglia sugli IAT, gli uffici di informazione, accoglienza e assistenza turistica. "Sappiamo bene che sempre più turisti programmano le loro vacanze in modo autonomo, attraverso internet e, una volta arrivati a destinazione, si trovano di fronte all'esigenza di reperire informazioni puntuali, contestualizzate e dettagliate - dice Rosa D'Amato, eurodeputata M5S - Purtroppo gli IAT non vengono incontro a questa esigenza. L'organizzazioni di questi uffici non è adeguata ad affrontare le sfide di un mercato del turismo sempre più concorrenziale. E' impensabile che uffici di informazione chiudano a pranzo o che gli operatori che vi lavorano non parlino almeno l'inglese. Purtroppo, è questo quello che abbiamo rilevato nella nostra indagine".

Per queste ragioni, il Movimento 5 Stelle ha inviato i risultati dell'indagine e alcuni suggerimenti al presidente della Regione Nichi Vendola, all'assessore regionale al Turismo e al dirigente di Puglia Promozione. Tra i suggerimenti, anche quello di rendere gli IAT più partecipati, dando spazio al contributo dei privati, cioè agli attori del turismo. "Siamo alle porte dell'estate - conclude l'eurodeputata tarantina D'Amato - Serve un processo di rinnovamento e adeguamento degli IAT. La Puglia non può cullarsi solo sulle sue bellezze. Prima o poi, potrebbe essere sostituita da altre destinazioni che, nel frattempo, sono diventate più attrattive e competitive. E soprattutto 'più a misura di turista'".

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da
Valerio L'Abbate
342.8632827
Alberto De Giglio
342.8673606

PUGLIA: LARICCHIA (M5S) ILLUSTRA I PUNTI DEL PROGRAMMA REGIONALE 5 STELLE SUL MONDO DELLA SCUOLA

Dopo la manifestazione di ieri, la candidata governatrice M5S passa alle proposte per la scuola pugliese del futuro: Edilizia scolastica, inclusione sociale dei diversamente abili e dei ragazzi svantaggiati, approfondimenti didattici sulla storia meridionale. Ritenuta incredibile l’assenza degli altri principali candidati
Alla protesta segue la proposta. Dopo aver partecipato all’imponente manifestazione, tenutasi a Bari ieri, per esprimere solidarietà a docenti e studenti che hanno fatto sentire la propria voce sulla riforma della scuola fortemente voluta dal premier Matteo Renzi, la candidata governatrice Antonella Laricchia (M5S illustra il programma dei 5 Stelle in questo settore. A Montecitorio, infatti, i parlamentari hanno già da tempo spiegato il loro piano #Scuola5Stelle che si focalizza, principalmente, su 7 punti: piano edilizio per scuole sicure, 300.000 precari assunti, più finanziamenti alle scuole pubbliche, no alle classi pollaio con l’abolizione della norma Tremonti del 2008 per ottenere classi più vivibili e 90.000 nuovi posti di lavoro, ebook gratuiti, stop ai finanziamenti per le paritarie e no ai diplomifici, scuola sana, sport e cibo bio.
“Anche la Regione può intervenire sulla situazione delle scuole attraverso linee guida e finanziamenti – commenta la candidata governatrice Antonella Laricchia (M5S) – Attraverso questi due strumenti, infatti, il nostro programma affida alle scuole la possibilità di migliorare l’offerta formativa con l’insegnamento delle arti, la realizzazione di orti didattici per le specialità agricole locali, le misure di inclusione sociale dei diversamente abili e degli studenti in svantaggio socio-culturale e gli approfondimenti sulla nostra storia meridionale e pugliese. Le scuole hanno l’importante compito di compiere – continua Laricchia (M5S) – quell’evoluzione culturale che deve mirare a creare una generazione futura seria, consapevole e virtuosa. Da sempre, il Movimento 5 Stelle ha mostrato sensibilità fattiva nei confronti del mondo della scuola. Uno dei primi risultati ottenuti in Parlamento è stata, infatti, la possibilità di destinare l’8x1000 all’edilizia scolastica. In Puglia, noi attivisti abbiamo ricordato alle amministrazioni di effettuare le richieste per questi fondi attraverso lettere protocollate in ogni Palazzo di Città. Recentemente, abbiamo anche stimolato ogni Comune di Puglia con l’iniziativa #MuriMaestri, affinché partecipassero al bando regionale per far rientrare le proprie scuole di competenza nella pianificazione triennale 2015-2017. Come sempre – conclude Antonella Laricchia (M5S) – non ci limitiamo a garantire sostegno alle scuole con un programma ma possiamo orgogliosamente parlare di fatti che abbiamo già compiuto. Effettuare tagli sulla scuola vuol dire tagliare il futuro e nessun Paese civile deve mai permettersi di farlo. È per questo che l’assenza degli altri principali candidati alla Presidenza della nostra Regione al corteo di ieri è quantomeno incredibile: ma oramai non ci si stupisce più di nullaâ€.

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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827

AGRICOLTURA: MONTECITORIO PREME SULL’ACCELERATORE PER IL PIANO OLIVICOLO NAZIONALE

Una misura attesa trent’anni dalla filiera. Si punta sull’aumento della quantità, sul consumo informato e consapevole nonché sull’alta qualità dell’olio extravergine di oliva

La Commissione Agricoltura della Camera approva, finalmente, la risoluzione unitaria sul piano per il rilancio, il rafforzamento e lo sviluppo dell’olivicoltura nazionale. Obiettivo principale: l’incremento della produzione senza, per questo, accrescere la pressione sulla risorsa idrica, puntando alla razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e lo studio di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica. Si dovrà, al contempo, tutelare quell’olivicoltura a valenza paesaggistica a rischio abbandono o già abbandonata, incentivando la creazione di organizzazioni in grado di gestirne il valore storico e territoriale. Si punta sulla qualità dell’olio extravergine italiano e sulla consapevolezza dei consumatori per un acquisto cosciente delle peculiarità intrinseche ad un prodotto d’eccellenza.

“Una misura attesa dalla filiera da ben trent’anni – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura, il quale è riuscito ad inserire, all’interno della risoluzione, importanti e numerosi impegni al Governo – Ora il Ministro Martina ha tutti gli strumenti per passare dalle parole ai fatti: monitoreremo affinché il settore olivicolo italiano abbia finalmente un concreto modello di rilancio e valorizzazione. Quello che può e deve essere il nostro oro verde, per troppo tempo, ha visto assente il mondo politico che, purtroppo, ha puntato su forme assistenzialistiche poco confacenti con produzioni di qualità ed eccellenza. Se il Ministero dell’Agricoltura tradurrà queste impegni in realtà – conclude L’Abbate (M5S) – il comparto olivicolo potrà ottenere nuova linfa per il rilancio economico e produttivo. Noi rimarremo vigiliâ€.

Il piano olivicolo nazionale, che toccherà al Ministro Martina redigere, dovrà sostenere e promuovere l’attività di ricerca per implementare e migliorare la coltura olivicola, stimolando anche il recupero varietale delle cultivar nazionali delle olive da mensa e di nuovi impianti arborei. La filiera avrà un ruolo fondamentale per raggiungere questi obiettivi: l’aggregazione e l’organizzazione economica, alla luce della nuova OCM unica, introduce infatti lo strumento della contrattualizzazione tra produttori olivicoli ed acquirenti industriali e commerciali, ponendo le basi per la rivisitazione ed il rilancio del sistema delle organizzazioni di produttori e degli organismi interprofessionali.

Un accento particolare è stato posto sull’alta qualità dell’olio extravergine italiano, anche con l’attivazione di interventi per la promozione del prodotto sul mercato interno ed estero. Ma, soprattutto, attraverso il “consumo informatoâ€, evidenziando le diverse proprietà salutistiche degli oli evo con l’utilizzo delle indicazioni salutistiche approvate dall’Unione europea e puntando sulla biodiversità, carattere distintivo dell’olivicoltura italiana. Informazione e divulgazione della conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche saranno fondamentali per combattere le contraffazioni e l’Italian sounding. Infine, i frantoi di particolare interesse storico-culturale che, con misure ad hoc (come un opportuno monitoraggio e la creazione di una banca dati presso il Ministero delle politiche agricole), potranno essere recuperati e divenire attrattive per scopi didattici.

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da tarasinmovimento@gmail.com

Antonella Laricchia, candidata alla presidenza della Regione Puglia, sarà a Taranto presso la Camera di Commercio insieme ai candidati consiglieri


“Dalla sanità dei sogni alla sanità dei bisogni†è il titolo del dibattito organizzato dal Movimento 5 Stelle.

Appuntamento venerdì 8 maggio, alle 17, presso la Sala Monfredi della Camera di Commercio di Taranto con Antonella Laricchia, candidata presidente alla regione Puglia per il M5S.

Laricchia presenterà il suo programma sulla sanità pugliese ai cittadini e alle associazioni del settore che potranno contribuire al dibattito con le proprie considerazioni. Inoltre i candidati consiglieri regionali del movimento illustreranno la loro proposta di sanità una volta eletti in Regione. È previsto l’intervento della deputata Silvia Giordano, membro della XII Commissione permanente Affari Sociali della Camera dei Deputati, del senatore Maurizio Buccarella, vicepresidente della 2ª Commissione Giustizia del Senato della Repubblica, e dell’europarlamentare Rosa D’Amato, membro della Commissione Regi.

Sono stati invitati all’incontro l’assessore regionale alla Sanità uscente, Donato Pentassuglia e i candidati alla presidenza della Regione Puglia − Michele Emiliano, Francesco Schittulli, Adriana Poli Bortone, Michele Rizzi, Riccardo Rossi, Gregorio Mariggiò − in corsa per le elezioni del 31 maggio prossimo.

Durante il dibattito i candidati grillini parleranno dell’interrogazione parlamentare sulla questione dei pazienti nefrologici, la cui cura è spesso affidata a privati. Pertanto il Movimento 5 Stelle chiede al ministro competente “quali saranno gli interventi – si legge in una nota – volti a sollecitare la Puglia alla realizzazione di un nuovo piano dialitico regionale, realizzando un incremento immediato dei posti rene nei centri dialisi pubblici e riducendo progressivamente e significativamente la presenza del privatoâ€.




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da giuseppe.mastronuzzi@gmail.com

Il Comune di Maruggio, con nota del 14 gennaio 2015, prot. n. 510, ha indetto la prima riunione di Conferenza di Servizi per la valutazione e l’approvazione del progetto:

"MOVIMENTAZIONE DI SEDIMENTI MARINI IN AMBIENTE SOMMERSO CON NUOVE TECNOLOGIE FINALIZZATE AL RIPRISTINO DEL PASSO DI ACCESSO DEL PORTO TURISTICO DI CAMPOMARINO MARUGGIO"
, proposto dalla società Torre Moline SpA, invitando a partecipare le Amministrazioni pubbliche competenti, tenute ad esprimersi e adottare atti di concerto o d’intesa, rilasciare pareri, autorizzazioni e nulla osta, sull’istanza presentata.



I deputati del MoVimento 5 Stelle Cosimo Petraroli e Diego De Lorenzis hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta nel quale chiedono al Ministro dell’Ambiente Galletti quali azioni intende adottare per preservare l’area SIC (sito d’interesse Comunitario) “Dune di Campomarinoâ€, in modo da tutelare le praterie della fanerogama marina Posidonia oceanica, habitat individuato tra quelli di tipo prioritario ai sensi della Direttiva 92/43/CEE.

“Diversi sono i nostri dubbi sulla procedura utilizzata†– dichiara Cosimo Petraroli. “Dalla documentazione raccolta dagli attivisti del movimento 5 stelle di Maruggio abbiamo notato che non è stata eseguita la caratterizzazione fisica, chimica, microbiologica ed eco tossicologica dell’area marina sulla quale s’intendono spostare i sedimenti.â€

“Inoltre - continuano i deputati pentastellati - non è stata approfondita la raccolta d’informazioni relative le caratteristiche del sito d’intervento, con particolare riferimento alla natura geologica e geotecnica. Gli aspetti segnalati rappresentano requisiti fondamentali per affrontare in sede progettuale, autorizzativo ed esecutivo, un’attività di dragaggio, così come evidenziato nelle linee guida in materia emesse nel 2008 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e dal D.M. 24/01/1996â€.

La società Torre Moline SpA ha deciso di avvalersi della procedura della Conferenza dei Servizi ex Legge 7 agosto 1990 n. 241, strumento, secondo i deputati pentastellati, semplicistico rispetto al percorso procedurale della VIA, soprattutto per un intervento di tale portata.

Auspichiamo – concludono i due portavoce – che vengano approntate procedure volte a tutelare l’area SIC “Dune di Campomarino†affinché non venga distrutto un habitat delicato quale quello delle praterie della fanerogama marina Posidonia oceanica.

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Comunicato stampa
Bruxelles, 5 maggio 2015

ILVA, D'AMATO (M5S): DA PARLAMENTO UE OK A PETIZIONE PER RIDURRE LIMITI EMISSIONI


"Oggi al Parlamento europeo abbiamo vinto un'altra battaglia contro l'Ilva di Taranto: la petizione lanciata da Fracasso per ridurre i valori massimi di tolleranza delle diossine nell'aria andrà avanti". Lo annuncia l'eurodeputata M5S Rosa D'Amato, che oggi in commissione Petizioni al Parlamento europeo a Bruxelles è intervenuta per far proseguire l'iter della petizione di iniziativa popolare presentata da Cosimo Fracasso. Nella petizione, Fracasso "lancia l'allarme sul tenore elevato di diossina nell'atmosfera per effetto delle emissioni nocive" dell'Ilva, puntando il dito contro "il decreto nazionale del 2006 che ha elevato i valori massimi di tolleranza delle diossine nell'aria fino a consentirne quantità 100 mila volte superiori a quelle degli inceneritori". Per queste ragioni, nella petizione si chiede un intervento dell'Unione europea per ridurre tali valori massimi.

"Sono contenta che i colleghi del Parlamento abbiano condiviso la mia posizione - dice D'Amato - L'impressione che si ha è che sia la Commissione Ue che il governo italiano stiano in realtà perdendo tempo prezioso pur di evitare di prendere decisioni impopolari ma che salvaguardano l'ambiente e la salute. Si dice che le emissioni a Taranto siano diminuite, dando i meriti di ciò all'applicazione delle prescrizioni dell'Aia, ma in realtà si tratta solo di una diminuzione temporanea dettata dal calo della produzione. Semmai il piano del governo di rilanciare lo stabilimento dovesse avere successo, cosa in cui non credo, le emissioni torneranno ai livelli che hanno ucciso e continuano a uccidere Taranto e i tarantini".

"Il decreto Salva Ilva non sta sanando nessuna delle cause dell'inquinamento legate allo stabilimento - prosegue l'eurodeputata tarantina - E l'Ue che fa? Finanzia con fondi della Bei lo stabilimento".
"Alla Commissione - conclude - chiediamo di far rispettare le regole, in particolare quelle della direttiva 98/2008/CE al fine di tutelare salute umana e ambiente. Taranto è un pezzo di Europa: Bruxelles non lo dimentichi".

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da
Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827

BRINDISI: SEQUESTRO DISCARICA AUTIGNO ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DELLA MANCANZA DI STRATEGIA DELLA GIUNTA VENDOLA

Il deputato pugliese L’Abbate ricorda come il M5S chieda da tempo l’applicazione della Strategia Rifiuti Zero per garantire ambiente pulito, posti di lavoro e riduzione della tassazione

“È dal nostro ingresso in Parlamento, due anni fa, che invitiamo il Presidente Vendola ed il suo assessore all’ambiente Nicastro a pensare ad un piano B che metta in atto la Strategia Rifiuti Zero. Di tutta risposta: il silenzio e l’imperterrita volontà di gestire i rifiuti solamente indirizzandoli in discarica o inceneritore. Ora scatterà l’ennesima emergenza in Puglia, un’emergenza perenne che avvantaggia, come sempre, i soliti politicanti che, nelle emergenze, ci sguazzanoâ€. A dichiararlo è il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) dopo il sequestro della discarica Autigno di Brindisi. Il portavoce 5 Stelle, attraverso numerosi atti parlamentari sulla megadiscarica Martucci di Conversano (BA), ha più volte richiesto un cambio di strategia sui rifiuti e l’ambiente alla Giunta Vendola.

“A chi giovano le emergenze? Evidentemente non ai cittadini che si ritrovano sempre più un territorio inquinato ed immancabili aumenti di tasse. Siamo stufi di questa cattiva gestione della ‘res pubblica’ – continua L’Abbate (M5S) – Le soluzioni ci sono e il Movimento 5 Stelle le metterà in atto. Emiliano si sbaglia quando afferma che chi governa la Puglia non può far altro che scendere a patti con le imprese che gestiscono l’intero ciclo dei rifiuti. E gli daremo presto una dimostrazione concreta perché il Movimento 5 Stelle ha le soluzioni per una gestione differente e non scenderà mai a patti con la malavita. La Strategia Rifiuti Zero garantirà ai pugliesi tre cose: ambiente pulito, posti di lavoro e riduzione della tassazione. Il rapporto di posti di lavoro tra gestione dei rifiuti tramite discariche e inceneritori e ‘Rifiuti Zero’ è infatti 1 a 3: per ogni posto di lavoro creato dalla gestione ‘classica’ se ne creano tre attraverso la nostra proposta di strategia di gestione. A chi sinora non l’ha voluta applicare – conclude L’Abbate (M5S) – evidentemente giovava l’attuale sistema. La Puglia che sogniamo, purtroppo per questi politicanti, è ben diversa e sarà presto realtà: sarà sufficiente un segno di matitaâ€.

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da
Vito Galluzzi
Assistente Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
mob +39.3428636374
e-mail vito.galluzzi@camera.it


MARÒ: LA SCELTA TARDIVA DELL’ARBITRATO SANCISCE IL FALLIMENTO POLITICO DI RENZI

Il deputato pugliese Scagliusi (M5S) ricorda come, in Commissione Affari Esteri, il M5S abbia da sempre richiesto di preferire la via dell’arbitrato a quella degli annunci roboanti. A pagarne lo scotto, i due marò detenuti in India dal 2012

Sulle notizie stampa che riportano la decisione del Governo Renzi di procedere con l’arbitrato internazionale per il caso dei due marò, interviene il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, componente M5S della Commissione Esteri della Camera. “Se la notizia venisse confermata, sancirebbe il fallimento politico di un Esecutivo che, solo qualche mese fa, aveva parlato di ‘soluzione politica’. Ora, invece – dichiara il parlamentare 5 Stelle – si ritrova a rincorrere goffamente la giustizia internazionale: proprio come avevamo chiesto in passato attraverso numerosi atti parlamentari. Peccato che ci si svegli sempre troppo tardiâ€.

Secondo i 5 Stelle, infatti, con l’arbitrato internazionale i tempi si allungherebbero ulteriormente e, per questo, sarebbe stato opportuno intraprendere questa via fin dal primo giorno di detenzione dei due militari italiani. “Risulta evidente – prosegue Scagliusi (M5S) – che oggi Latorre e Girone stanno pagando gli slogan scanditi da Matteo Renzi e dai ministri Pinotti e Gentiloni: si abbia almeno la decenza di fare mea culpa e di chiedere loro scusaâ€. Alla fine, dunque, è saltata la soluzione diplomatica negoziata e, molto probabilmente, si procederà con un contenzioso per stabilire dove verranno processati i due marò pugliesi: in India, in Italia o in un Paese terzo. Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, trattenuti in India dal 2012, purtroppo dovranno ancora restare nel limbo, in attesa del verdetto. “Tutto il tempo che si è perso, succubi delle bizze del Governo Indiano, è assolutamente inspiegabile ed inaccettabile – conclude Scagliusi (M5S) – Una perdita di tempo sulla quale, una volta liberati i Marò, auspico venga fatta chiarezza individuando le colpe ed i colpevoliâ€.

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da
Valerio L'Abbate
342.8632827
Alberto De Giglio
342.8673606

SCUOLA: IL MOVIMENTO 5 STELLE IN PIAZZA A SOSTEGNO DI DOCENTI E STUDENTI

La candidata governatrice Laricchia (M5S) ha preso parte al corteo tenutosi a Bari per protestare contro la riforma della scuola voluta da Renzi, ricordando l’alternativa a 5 Stelle presentata da tempo in Parlamento e rigettata dalla maggioranza PD

Palcoscenico della protesta di docenti e studenti contro la riforma scolastico fortemente voluta dal premier Renzi anche Bari dove, secondo gli organizzatori, avrebbero partecipato circa 25mila persone. Pullman non solo dal resto della Puglia ma anche dalla Basilicata e dalla Calabria con i due cortei, quello dei docenti e quello degli studenti, che si sono uniti confluendo verso la tappa finale di piazza Prefettura a Bari, dove hanno preso la parola i rappresentanti sindacali. Il tasso di partecipazione, secondo gli organizzatori, si è attestato attorno all’80-90% nelle scuole pugliesi. Ad accompagnare il corteo, apertosi con un ironico funerale della scuola pubblica, con tanto di feretro e di banda musicale, anche numerosi attivisti del Movimento 5 Stelle, forza politica che in Parlamento ha presentato da tempo la propria alternativa alla riforma renziana.

“Ma, come al solito, il PD dice sempre no! – commenta a margine della manifestazione, a cui ha partecipato con il consigliere comunale Sabino Mangano (M5S), la candidata governatrice per i 5 Stelle, Antonella Laricchia – Il partito di governo, infatti, ha sempre risposto negativamente alla nostra proposta in 7 punti per il rilancio della scuola italiana. I tagli dovrebbero essere indirizzati all’abolizione dei finanziamenti pubblici alle scuole private, mentre si recupererebbero somme dalla digitalizzazione del materiale scolastico, tramite ad esempio gli eBook. Abbiamo anche proposto di abolire la norma Tremonti del 2008 sulle classi pollaio, così da creare 90.000 posti di lavoro e classi più vivibili ma Renzi ha preferito tagliare sull’istruzione, sulla stabilità del lavoro degli insegnanti e assegnare uno spropositato potere di gestione della scuola e delle relative assunzione ai dirigenti. Operare tagli sulla scuola – ha proseguito Antonella Laricchia (M5S) – vuol dire tagliare sul futuro. L’ennesima dimostrazione che a questo tipo di politica non interessa l’avvenire delle nuove generazioni, quanto piuttosto le prossime elezioni. Il premier, così come il suo ddl orwelliano, può essere annientato tra meno di un mese, il 31 maggio, relegandolo a misere percentuali con un semplice gesto di matita nella cabina elettorale. Stesso identico discorso per una cosiddetta destra che oggi grida allo scandalo, ma che aveva lanciato una proposta praticamente identica con il ministro Gelminiâ€.

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