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Intervista a Mister Ungaro, allenatore Asd Albatros
mercoledì 1 marzo 2017

da francescoreteuno@hotmail.it





EVOLUZIONE ALBATROS

A tu per tu con Mr Ungaro, allenatore dell’A.s.d. Albatros, giovane realtà calcistica ionica, prepotentemente balzata all’attenzione di addetti ai lavori e non, grazie a tutte le componenti che ne hanno innalzato i valori, dal tecnico al tattico, moralità, attitutidini pedagogiche e, soprattutto, tanta tarentinità.

Mister Ungaro, vorremo conoscere meglio l’Albatros.

 

“A questo punto della stagione possiamo sicuramente affermare che l’A.S.D. ALBATROS è una bella realtà del calcio giovanile tarantino. Il Presidente Franco Troccoli può essere orgoglioso del suo progetto perché la Scuola Calcio ALBATROS è, di fatto, un giocattolo che ha preso forma in tempi a dir poco sbalorditivi”. Bella realtà, ci dice Mr. Ungaro, Istruttore della categoria Giovanissimi Provinciali. “Si, devo congratularmi con la Dirigenza perché è riuscita a creare una bella realtà esaltando il concetto di Scuola Calcio, ponendo al centro dell’interesse la salvaguardia e la tutela dei giovani calciatori affinché svolgano l’attività con tanto entusiasmo e voglia di imparare. Per noi l’aspetto educativo-didattico è importantissimo perché è nostra convinzione che la cosa che debba stare più a cuore a tutti gli attori é il “PROCESSO DI CRESCITA E DI MATURAZIONE” dei ragazzi. Siamo attenti anche e soprattutto ai loro rendimenti scolastici ed interveniamo a supporto delle famiglie cercando di educare i ragazzi ad un maggiore senso di responsabilità nell’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SCOLASTICO . Puntiamo sul RISPETTO DELLE REGOLE, sulla CAPACITÀ DI SOCIALIZZAZIONE IN UN GRUPPO, sulla CAPACITÀ DI GESTIRE L’ANSIA ATTIVATA DAL METTERSI IN GIOCO, sulla CAPACITÀ DI SAPER TOLLERARE I MOMENTI AVVERSI, sulla CAPACITÀ DI DIVENTARE AUTONOMI NEGLI SPOGLIATOI, sulla CAPACITA’ DI CONDIVISIONE e sull’EDUCAZIONE ALIMENTARE con l’obiettivo, SALUTE e BENESSERE, di far acquisire ai ragazzi una forma mentis su un corretto regime alimentare che possa accompagnarli a prescindere dallo sport che fanno o che faranno. Esigiamo il rispetto dei ruoli perché riteniamo con estrema convinzione che quanto dato ai ragazzi dai genitori, dalla scuola e dalle strutture ecclesiastiche non possa essere dato dalla scuola calcio e viceversa. Ognuna di queste istituzioni deve sinergicamente contribuire alla crescita dei ragazzi affinché diventino degli adulti sereni. Se diventa chiaro a tutti che, nel rispetto dei ruoli, un genitore non può sostituirsi ad un insegnante o ad una catechista o ad un istruttore scuola calcio e viceversa, allora saremo tutti vincenti nel trasferire ai ragazzi segnali univoci e coerenti nell’ottica di un sano processo di maturazione e di crescita. Un plauso va a Franco Troccoli, Roberto D’Onofrio, Emanuele Boccuni, Ciccio Mignogna, al Dott. Contino e a tutto lo Staff, da Filippo Crocco e Tommaso Troccoli che si prendono cura rispettivamente dei Piccoli Amici e dei Pulcini, a Giovanni Pulpito ed il sottoscritto che seguono le categorie Esordienti e Giovanissimi Provinciali; per non parlare di coloro che sostengono la causa con il loro prezioso apporto e mi riferisco ad Augusto Balestrieri e Goffredo Trombetta. Certo pur prestando indistintamente la giusta attenzione su tutti i ragazzi, ed in particolar modo su quelli che non hanno marcate attitudini, non nascondiamo però l’ambizione di un progetto che, a partire sin già da quest’anno e dalla categoria Giovanissimi Provinciali da me guidata, traguardi un po’ più in là incentrando anche l’attenzione su alcuni giovani che mostrano di aver talento. A tal proposito sono sicuro che già per il prossimo anno alcuni nostri ragazzi nati nel 2003 potranno approdare in qualche settore giovanile professionistico per affrontare un campionato Giovanissimi Nazionali. Insomma che dire, l’ALBATROS ha spiccato il volo ed ha posto le basi per un progetto importante che sicuramente darà tante soddisfazioni al Presidente Franco Troccoli e tutta la Dirigenza”. Grazie, Mr. Nicola Ungaro