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Protesta ambulanti pro-abusivi.
Anche a Taranto si è ripetuto lo sgradevole episodio di San Pietro in Bevagna.

martedì 14 luglio 2015

da meridionalista@libero.it

COMITATO LAVORO dello U.O.I

COORDINAMENTO PROVINCIALE DI TARANTO

LIZZANO (TA) – LARGO BINO 6 – TEL.345 76 414 87 . meridionalista@libero.it






Al Prefetto di Taranto

p.c. Ministro degli Interni

p.c. Questore di Taranto

p.c. Presidente Regione Puglia

p.c. Sindaci Pugliesi

p.c. procura della repubblica di Taranto

p,c, stampa cartacea e televisiva




Oggetto: denuncia per aver disturbato e interrotto manifestazione pubblica Pro-Abusivi a Taranto sulla Rotonda il 12 luglio 2015


Anche a Taranto si è ripetuto lo sgradevole episodio di San Pietro in Bevagna.

Infatti, nel pomeriggio di domenica, alcuni vigili, chiamati da un “funzionario del patrimonio” (così si è presentato, abbastanza adirato, come se fosse il comandante dei vigili urbani di taranto), si sono presentati sulla rotonda e hanno dichiarato, senza esserne a conoscenza e soprattutto in mancanza di una risposta dell’amministrazione comunale, alla nostra richiesta di suolo pubblico, che non avevamo alcuna autorizzazione a stare sulla rotonda (come se le manifestazioni di protesta dovessero avere una autorizzazione, da parte del Sindaco), alla discussione mancava la presenza della Digos, che avrebbe “spiegato dettagliatamente” ai solerti vigili, “comandati” da un funzionario “anomalo”, che la manifestazione “doveva tenersi sulla rotonda” e che il suolo pubblico era l’unico tema che i vigili e l’amministrazione comunale avessero idea oppure decidersi di concederla oppure negarla e quindi procedere ad eventuale verbale, senza intimorire i partecipanti (terrorizzandoli), cosa che, si è ripetuta, tale e quale a san pietro in bevagna, i vigili non hanno voluto ascoltare le nostre ragioni, preferendo e preoccupando i tanti partecipanti, attraverso il solito comportamento, nel denunciare i partecipanti presenti sulla rotonda, alchè gli associati vistosi “aggrediti” hanno preferito abbandonare la manifestazione, ritenendola «occupata» da uno stato di polizia.

Tale comportamento non viene per niente usato, da anni, nei riguardi degli “amici”, ma sopravviene ogni qualvolta una realtà sociale e sindacale, chiede la soluzione del precario ambiente degli abusivi, che da tempo è stato consentito proprio dal comando dei vigili, “guidato” da qualche funzionario o dall’assessore al ramo. Dimenticando i tanti mercati abusivi e antiigienici, che insistono su Taranto.

Nel tardo pomeriggio, altri partecipanti (una diecina) hanno deciso di manifestare, ma da subito, sono arrivate notizie preoccupanti, già messe in giro da qualche sindacato di comodo di categoria, «si diceva che l’assessore insieme a tutti gli organi di controllo sarebbero venuti sulla “piazza”» .

Una strana strategia del “terrore”, veniva messa in piedi, proprio lo stesso giorno della manifestazione sulla rotonda, dimostrando chiaramente, che non vi era alcun interesse a risolvere la drammatica situazione degli abusivi.

Si preferiva, usare le maniere forti, di repressione, NON ACCETTANDO ALCUNA PROPOSTA DI SOLUZIONE.

Infatti, giĂ  alla notizia i partecipanti, abbandovano la rotonda, ritenendo questo Paese, ingiusto e gestito da burocrati giustizialisti, che ancora oggi vogliono dimostrare di aver ragione con uno stato di polizia, che non rende giustizia, ma iniqiotĂ -discriminazione-sottomissione.

Il cosiddetto blitz (che tanto i giornali hanno strombazzato) non era altro, che la risposta del Sindaco di Taranto e del Prefetto, ad una loro convinzione, diremmo pregiudizio, di controllare-multare-sequestrare-cacciare-allontanare, dalla strada-piazze-marciapiedi, qualsiasi esercente che non abbia tutta la documentazione necessaria, le varie autorizzazioni, che neppure l’ilva e altre industrie inquinanti posseggono.

Insomma, non si rendono conto che la città è strapiena di abusivi e soprattutto hanno da sempre protezione-sostegno, proprio dalle tante associazioni sindacali o dagli ambienti assessorili e istituzionali.

Riteniamo, che tale intervento, serviva a pubblicizzare negativamente la categoria degli ambulanti;

serviva a sprecare danaro pubblico, per tutto lo straordinario che vigili-dipendenti usufruiranno per aver lavorato di domenica a sera;

è soprattutto serviva per criminalizzare i partecipanti alle manifestazioni pro-abusivi e continuare a demolire l’unica realtà sociale e sindacale, che ha una proposta costruttiva-umana-evolutiva- che riporta equità nell’ambiente e produce legalità, giustizia ed economia.


per il comitato lavoro, Peppe Quaranta
Taranto,13 luglio 2015

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