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Comunicazioni Movimento 5 Stelle

lunedì 16 novembre 2015

- Meetup Pulsano: "Il Comune di Pulsano in ritardo sul Piano delle Coste, intervenga la Regione"
- Petraroli: “Emissioni odorigene nella città di Taranto, si adottino dei provvedimenti per risolvere il problema”


da giuseppe.mastronuzzi@gmail.com





Le emissioni odorigene di gas provenienti dalla zona industriale di Taranto sono diventate un problema serio per i cittadini della cittĂ  dei due mari. Queste emissioni sono state giudicate responsabili di diversi malori che hanno reso necessarie, in alcuni casi, le cure ospedaliere.

 

La raffineria Eni di Taranto – afferma Cosimo Petraroli, deputato del MoVimento 5 Stelle - è considerata tra i possibili impianti responsabili delle “fughe di gas”. L’Arpa ha eseguito, diverse volte nel corso degli anni, delle ispezioni all’interno dello stabilimento, eseguito dei prelievi di acque e verificato le condizioni della qualità dell’aria attraverso la propria rete di monitoraggio, anche su incarico della procura tarantina che già in passato ha avviato indagini per individuare i responsabili delle fastidiose emissioni.

I dati sono rilevati, da Arpa Puglia, – spiega Petraroli (M5S) – dalle "centraline presenti all’interno della Raffineria Eni e in città". Nell’ambito delle "sostanze odorigene", le relazioni, stilate dall’agenzia regionale, considerano esclusivamente "il solfuro d’idrogeno (H2S), composto da zolfo molto odoroso anche a basse concentrazioni", sottoprodotto di alcune attività industriali tra le quali la raffinazione del petrolio. La normative vigenti, sia quella europea, sia quella nazionale – prosegue il pentastellato, membro della commissione politiche dell’UE – non stabiliscono valori limite, soglie di allarme e/o valori obiettivo di qualità dell’aria per questo particolare composto chimico.

Per questi motivi, a seguito della nuova inchiesta avviata dalla magistratura tarantina sulle nubi di gas, ho depositato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente Galletti per capire se il Governo ha intenzione di attivare tutti i provvedimenti necessari per risolvere definitivamente il problema.




Cosimo Petraroli

 

*********************************************

 

Il Comune di Pulsano, con delibera di G.M. n°55 del 8/3/2013 avente ad oggetto “Atto di indirizzo – avvio procedure per la redazione del Piano Comunale della Costa (PCC) avviava la formazione del PCC ai sensi della L.R. 17/2006, successivamente abrogata.

La Regione Puglia, infatti, con Legge Regionale 17 del 2015 disciplinava la tutela e l'uso della costa, assegnando alcuni compiti e alcune funzioni ai Comuni.

Entro quattro mesi dalla data di approvazione del PRC (Piano regionale della Costa), la Giunta comunale adotta il PCC ovvero adegua quello previgente, dandone ampia pubblicitĂ . Il Piano deve essere depositato presso la Segreteria comunale e posto in visione di chiunque ne faccia richiesta.
Le eventuali osservazioni sono presentate presso il comune entro trenta giorni dalla data di deposito del piano ed entro e non oltre trenta giorni dallo scadere del termine per il deposito delle osservazioni, il Consiglio comunale deve approvare il PCC, pronunciandosi anche sulle proposte e osservazioni pervenute.

Ai fini della verifica di compatibilità al PRC, il PCC approvato viene inviato alla Giunta regionale, che si pronuncia entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricezione, decorso il quale l’esito s’intende favorevole. Ai fini dell’efficacia, è approvato in via definitiva dal Consiglio comunale, in conformità alla deliberazione della Giunta regionale. Le varianti al PCC sono adottate con le medesime procedure utilizzate in sede di prima approvazione.

I PCC possono essere presentati con le stesse modalitĂ  da piĂą comuni consorziati limitrofi o dalle unioni dei comuni ove esistenti.

In caso di inadempienza, la Giunta regionale, previa diffida a provvedere nel termine di sessanta giorni, si sostituisce al comune per l’osservanza degli obblighi di legge, nominando a tal fine un tecnico della struttura pubblica competente quale commissario ad acta, che adempie alla redazione del Piano nel termine di centottanta giorni. Il compenso e il rimborso delle spese per l’espletamento dell’incarico sono posti a carico del comune inadempiente.

Stante l'importanza di questo strumento, che interviene sulle procedure di concessione
demaniale di competenza comunale (ad. esempio quelle turistico-ricreative), e l'assenza di documenti successivi all'atto di indirizzo del marzo 2013, abbiamo chiesto alla Regione Puglia di diffidare il Comune di Pulsano ad adempiere alla redazione di questo piano entro 60 giorni e, in caso di inerzia, di nominare un Commissario ad acta così come previsto dalla L. R. 17/2015.  

 




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