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Blasi su autorizzazione ricerca petrolio alle Tremiti
martedì 12 gennaio 2016

da sergio.blasi@libero.it


“L’autorizzazione alla ricerca di giacimenti petroliferi a largo delle Tremiti ha il sapore di un contentino che il Governo ha voluto dare all’industria petrolifera prima dell’entrata in vigore di norme più stringenti. Come Regione abbiamo il dovere di impugnare in tutti i modi questo provvedimento, messo in atto con una destrezza burocratica degna di miglior causa. Così come è necessario che sul tema generale delle trivellazioni in mare le regioni costiere parlino con una sola voce, continuando a tenere aperto il confronto politico con il Governo.

In un paese come l’Italia, la cui politica energetica è da decenni in mano alle burocrazie ministeriali in mancanza di un serio piano energetico nazionale è poi necessario che attraverso strumenti come i referendum siano i cittadini a dire la propria. A questo proposito mi auguro che la Consulta dia il via libera ad una nuova fase nella quale saranno i cittadini a far comprendere che l’Italia, e in particolare il Sud, vogliono abbandonare il terreno dei combustibili fossili a favore di politiche più moderne e meno dannose per i territori e la salute.

Mi auguro che il Governo faccia dietro front sull’autorizzazione a Petroceltic Italia. Anche perché far passare l’idea che la tutela dell’ambiente marino delle Tremiti, minacciato dall’air gun, possa essere svenduta a 5 euro al chilometro quadrato è un segnale pericoloso di allontanamento non solo dalla sensibilità dei cittadini ma dallo stesso senso di realtà”.


Sergio Blasi
Consigliere regionale Pd in Puglia




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