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Comunicazioni Conservatori e Riformisti

giovedì 10 marzo 2016
- Ventola: incontro su famiglia, unioni civili, adozioni
- Distaso: olio tunisino, l'errore è all'origine
- Altieri: migranti. Renzi ... Puglia #staiserena
- Gruppo CoR: olio tunisino, siamo stati completamente ignorati da UE

da conservatorieriformisti.puglia@gmail.com





Famiglia, unioni civili e adozioni

INCONTRO dibattito con i deputati d’ambrosio, fucci e ginefra, organizzato dal consigliere regionale cor ventola

Famiglia, unioni civili e adozioni, è questo il tema di assoluta attualità sul quale si confronteranno tre autorevoli parlamentari di diversa appartenenza politica, in un incontro organizzato dal consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola.

Ad ospitare l’appuntamento sarà la sede de “Il Laboratorio di Francesco” di via Giuliani (angolo via Rovetta, nei pressi di piazza Terme), domani, 11 marzo, a Canosa di Puglia, alle ore 19.

Sono previsti gli interventi dei deputati Giuseppe D’AMBROSIO del Movimento Cinque Stelle, Benedetto FUCCI dei Conservatori e Riformisti e Dario GINEFRA del Partito Democratico.

“Come è noto, dopo l'ok del Senato, il disegno di legge Cirinnà è passato a Montecitorio. L’obiettivo dichiarato del governo Renzi – sostiene Ventola -  è quello della successiva approvazione alla Camera, anche con l’uso della fiducia se dovesse servire, affinché sia legge dello Stato entro il prossimo mese di maggio. Pertanto, il confronto, oltre che attuale, è di particolare interesse. Dopo il caso eclatante e le polemiche sull’utero in affitto e mamme surrogate alimentate dalla vicenda Vendola, sul tappeto rimangono gli argomenti che da sempre mobilitano ampie fasce sociali perché sempre maggiori sono le persone direttamente  coinvolte. A fare da sfondo  rimangono la famiglia, così come tutelata dalla Costituzione italiana - artt. 29,30 e 31 – ed i dritti dell’individuo. Un confronto – conclude Ventola -  tra rappresentanti di partiti di diversa appartenenza consentirà di capire più da vicino le rispettive posizioni politiche e fornire utili spunti di riflessione”

 

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OLIO TUNISINO, DISTASO: “IL DANNO AL NOSTRO EXTRAVERGINE  SI POTEVA EVITARE! L’ERRORE E’ ALL’ORIGINE”

Dichiarazione del deputato dei Conservatori e Riformisti, on. Antonio Distaso

 

L’iter che autorizza l’ingresso di ulteriori 35mila tonnellate di olio tunisino, senza dazio, in Europa è iniziato il 17 settembre scorso con un accordo-aiuto con la Tunisia.

Questa premessa è essenziale per comprendere che quello che è successo oggi era un copione già scritto difficilmente modificabile in extremis. L’Italia, in modo particolare il ministro all’Agricoltura che oggi si dice contrariato, avrebbe dovuto far valere le ragioni del made in Italy, ma soprattutto difendere la nostra produzione di olio di oliva extravergine allora. A settembre. Sei mesi fa!

Il nostro leader Raffaele Fitto fu il primo in quei giorni a gettare il grido di allarme, a presentare un’interrogazione alla Commissione Europea, ma anche a chiedere al Governo italiano una mobilitazione trasversale e immediata per impedire che una vera e propria “colata” di olio africano travolgesse  il nostro territorio a scapito dell’extra vergine di oliva.

Anche noi parlamentari dei Conservatori e Riformisti ci muovemmo in modo analogo con un’interrogazione urgente al Ministro all’Agricoltura, proprio perché consapevoli degli effetti non solo disastrosi dal punto di vista economico, per la concorrenza sul mercato di un prodotto ad un prezzo inferiore e di qualità non eccellente, ma anche sui consumatori italiani che potrebbero non essere sufficientemente informati sulla qualità e la provenienza dell’olio acquistato, soprattutto, attraverso i grandi marchi.

Tutto questo si consumava a settembre scorso sull’asse Roma-Bruxelles. Forse in tempo per poter modificare quanto meno il quantitativo dell’olio tunisino da far entrare in Europa o prevedere misure di sostegno alternative all’olivicoltura italiana, ma in modo particolare a quella pugliese.

L’Unione Europea è un’opportunità sulla quale noi Conservatori e Riformisti abbiamo scommesso più di altri, ma mai a scapito delle nostre eccellenze, che non possono essere penalizzate per colpa di un Governo nazionale che in Europa è totalmente ininfluente in tema Agricolo, ma non solo.

Roma, 10 marzo 2016

 

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Migranti, Altieri (CoR): "Renzi dice Puglia #staiserena invece di attivare UE su emergenza"

“Il governo afferma con una spiazzante sicurezza che non c’è alcun allarme per un’ondata di migranti in arrivo sulle coste della Puglia, ma non vorremmo fosse il remake del famoso hashtag renziano "Puglia #staiserena". Al contrario analisti e istituzioni internazionali sono convinti che con la chiusura delle frontiere da parte di Slovenia e Serbia il flusso di migranti arrivati dai Balcani sarà dirottato dall’Albania all’Italia. Oltre centomila persone potrebbero sbarcare in Puglia nei prossimi mesi. Il presidente del Consiglio ha il dovere di far sentire la voce dell'Italia per evitare che il nostro Paese si ritrovi a dover affrontare una nuova emergenza immigrazione”, lo afferma in una nota Nuccio Altieri, deputato dei Conservatori e riformisti.
“Il problema, a questo punto, è capire se Renzi ha la forza per tutelare gli interessi dell’Italia in un Europa dove ormai i 28 paesi vanno in ordine sparso. Il nostro Paese rischia di diventare la grande vittima finale della discordia europea di fronte alla crisi dell’immigrazione. Il governo deve, se ne è capace, proporre una politica seria altrimenti saremmo costretti a fronteggiare numeri incontenibili e ingestibili. Mi sembra, però, che in questi mesi l’operato del premier tutto incentrato su annunci, scontri (più o meno reali) con Juncker e Merkel non abbia prodotto risultati tangibili. Speriamo che a pagare il prezzo di questo atteggiamento avventato e di questa mancanza di strategia non sia l’Italia”, conclude Altieri.

 

 

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OLIO TUNISINO, COR: “L’AMAREZZA PIU’ GRANDE E’ QUELLA DI ESSERE STATI COMPLETAMENTE IGNORATI DA QUESTA EUROPA”

 

I consiglieri del gruppo Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola) avevano presentato un ordine del giorno, approvato dal Consiglio regionale il 6 dicembre scorso, nel quale esprimevano la loro contrarietà all’arrivo in Europa dell’olio tunisino

 


Quelle che erano solo preoccupazioni più volte sollevate - anche con un nostro ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 6 dicembre scorso – sono diventate una realtà e l'amarezza più grande è quella che nonostante la nostra pronta mobilitazione, ma anche quella delle associazioni di categoria, l'Europa è rimasta sorda agli appelli sulla difesa del Made in Italy, ma in modo particolare del nostro olio extravergine d'oliva.

Il 6 dicembre scorso tutti i consiglieri regionali della Puglia esprimevano la loro contrarietĂ  all'inondazione di olio tunisino sui nostri mercati, a discapito dei nostri produttori agricoli, per altro nel Salento alle prese giĂ  con il problema della Xylella, quindi con il rischio di essere fortemente penalizzati sul mercato. Un appello unitario e trasversale totalmente inascoltato.

Non siamo contrari ad aiutare gli agricoltori tunisini che vivono sicuramente una situazione politico-economica difficile, ma chi aiuta gli agricoltori pugliesi? La nostra preoccupazione è che l’Europa finisca per essere più vicina all’Africa e meno all’Italia.

 

Bari, 10 marzo 2016

 

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Info

Mariateresa D’Arenzo

tel 338/2447026

 




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