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Comunicazioni CoR (Conservatori e Riformisti)
sabato 30 aprile 2016

- ONCOLOGICO DI BARI, ZULLO INVITA ALLA RESPONSABILITA'
- GRUPPO COR ANCHE AL COMUNE DI ANDRIA
- DA VENDOLA A EMILIANO, ZULLO: DOPO 11 MESI NON E' CAMBIATO NULLA. ANZI!





ZULLO: “DA VENDOLA A EMILIANO NON CAMBIA NULLA, SIAMO PASSATI DAI 100 CHILI A 1 QUINTALE. CON UNA DIFFERENZA: ALMENO PRIMA C’ERANO ASSESSORI AUTOREVOLI E AUTONOMI”

A 11 mesi esatti dalle ultime Regionali e dall’elezione di Michele Emiliano a presidente della Regione il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, traccia un bilancio impietoso della nuova legislatura regionale

 

Ad ogni tornata elettorale echeggia la parola cambiamento, senza mai capire se in meglio o in peggio, sono convinto, però, che questa volta la Puglia e i pugliesi si aspettassero da Emiliano magari non  il cambiamento totale delle politiche avendo, il suo Pd,  sostenuto Vendola  e condiviso le politiche messe in atto, ma almeno un cambio di passo.

Purtroppo con Emiliano non cambia nulla!

Non cambiano i problemi in Sanità: permane la tassazione, permangono i super-ticket, si allungano le liste di attesa, nessuna riduzione di sprechi e clientele, si diffonde sempre più la propaganda su assunzioni che poi non si materializzano, sul riordino ospedaliero che resta sempre sulla carta, sul potenziamento della medicina territoriale che resta una chimera, sulle verifiche dei Direttori Generali mai puntuali, sulle scelte fondate sulla tessera di partito e non sul merito, su gare perennemente ed illegalmente prorogate in barba ad ogni regola dell’anticorruzione. Tutto questo nel mentre le strutture sanitarie si depauperano sempre più di personale, cadono a pezzi per assenza di manutenzione ordinaria e per vetustà, vetustà che investe anche le dotazioni strumentali.

Non cambiano le dinamiche nell’Ambiente: la raccolta differenziata non decolla, le discariche sono colme e i rifiuti per strada, la tassa rifiuti in continuo aumento a carico dei cittadini, l’ecotassa che incombe e dissangua come un salasso, la chiusura del ciclo ormai dimenticata. Nella depurazione delle acque continuano ad essere impegnate ingenti somme derivanti dai finanziamenti europei e dalla tassazione AQP dei cittadini sulla depurazione ma di miglioramenti dell’efficienza depurativa nemmeno l’ombra.

Nessuna propulsione nelle dinamiche dello Sviluppo economico: ritardi nei bandi europei, nessuna riduzione dei tempi della burocrazia, nessuna attività di semplificazione di una legislazione regionale ipertrofica e poco chiara , nessuna decisione sul PPTR con settore dell’edilizia che non decolla, agricoltura trascurata, spesa dei fondi comunitari insufficiente. Ora addirittura Emiliano litiga con Renzi anche per i fondi comunitari e non firma per il patto per il Sud e siamo a posto.

Tutto invariato nella gestione del Personale: nessuna decisione sui precari, sui vincitori di concorso, sugli idonei non vincitori al concorso e sul personale delle Province e delle societĂ  da queste partecipate.

Tutto tace sullo Sport, sulla Cultura, sull’Istruzione e di scandali, disservizi  e aumenti deliziava Vendola nei Trasporti e negli Enti strumentali altrettanto copiose sono le cronache che quotidianamente leggiamo o ascoltiamo sui giornali, in rete o in tv con Emiliano.

Non cambia il senso del dovere e della responsabilitĂ  che un Presidente di Regione eletto dovrebbe sentire per  poter dare risposte alla collettivitĂ  amministrata con un impegno a tempo pieno nell’esercizio delle funzioni. Vendola inseguiva il suo carrierismo politico lanciando sfide ai Presidenti di Consiglio di turno e a Bersani per contendere loro leadership nazionali, Emiliano altrettanto sta facendo con Renzi.

Con una differenza: mentre Vendola aveva saputo delegare ampi margini di autorevolezza e di autonomia decisionale ai suoi assessori, Emiliano li ha resi nulli, accentrando tutto su di sé che però è più presente in TV che in Puglia.

Di fatto balliamo tra Renzi che propaganda lo sblocca Italia ed Emiliano che blocca la Puglia.

 

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Al COMUNE DI ANDRIA si costituisce il gruppo dei CONSERVATORI E RIFORMISTI. Si rafforza la presenza sul territorio della BAT della formazione politica che fa riferimento all’on. RAFFAELE FITTO

 

L’arrivo di  Francesco Lullo, da ieri piĂą il capogruppo di Andria in Movimento, consente ai due consiglieri fittiani, eletti nella lista  “Oltre con Fitto”, Pietro Sgaramella e Sabino Miccoli, di costituire ufficiale il gruppo consiliare che prende il nome dal partito fondato dall’eurodeputato Raffaele Fitto, Conservatori e Riformisti.

Il duplice annuncio durante una conferenza stampa con i deputati Antonio Distaso e Benedetto Fucci, il consigliere regionale Francesco Ventola, la coordinatrice cittadina del partito Maria Teresa Forlano.

Distaso ha sottolineato che “quello varato da Raffaele Fitto è un progetto che ha il suo caposaldo in Puglia ed è sicuramente destinato a crescere”, mentre Fucci ha scandito: “Eravamo, siamo e saremo fortemente ancorati al centrodestra e al suo programma. Continueremo a sostenere in maniera convinta l’Amministrazione comunale, ma senza rinunciare a un ruolo di stimolo e di proposta”.

“In questa fase politica di ricostruzione – ha osservato invece Ventola – è importante ragionare partendo da basi solide e persone coerenti con le proprie idee e il proprio impegno”.

 

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IRCCS Oncologico, Zullo (CoR): “Più senso di responsabilità e meno proclami”

Il presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti invita a un comportamento più sobrio e vero quando si parla di riorganizzazione dell’Istituto

 

 

Pensare al potenziamento dell'IRCCS Oncologico di Bari è oltremodo indifferibile ma proclamare che tutto ciò possa avvenire con lo scopo di aumentare il fatturato e raggiungere il pareggio di bilancio senza impegnarsi per il miglioramento della qualità dell'assistenza non solo nell'oncologico ma in tutta la sanità pugliese é da irresponsabili.

Mi sembra di rivivere le scene di ostentazione delle proprie truppe di guerra che Mussolini spostava da una parte e dall'altra per accreditarsi l'alleanza di Hitler.

Qui non si tratta solo di spostare ma di riorganizzare funzioni assistenziali che richiedono competenze, esperienze, affiatamento in Ă©quipe, servizi di supporto che chi sa di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari non scommetterebbe mai su tanta faciloneria che viene prospettata sui giornali.

E, ammesso (e non concesso) che spostando si migliora l'Oncologico come tutti desideriamo, al contempo non si deve penalizzare l'assistenza in quei presidi dai quali servizi, attrezzature e risorse umane vengono tolte.

In sintesi, la riorganizzazione complessiva non può essere un'iniziativa di un Direttore Generale che sa a priori che l'Oncologico per come è messo non potrà mai salvarsi dal piano di rientro per uno squilibrio grave tra fattori produttivi e ricavi da una parte e costi esorbitanti dall’altra derivanti non dagli stipendi degli operatori sanitari ma dagli stipendi di poltrone manageriali ipertrofiche per 80 posti letto. É bravo questo Direttore Generale a crearsi alibi; un giorno ci dirà: "ma io avevo suggerito le soluzioni".

ResponsabilitĂ  vuole che le soluzioni debbano essere di sistema altrimenti si rischia di inaugurare una stagione di frega-compagni tra direttori Generali. Io tolgo una cosa a te e sistemo i fatti miei, tu datti da fare con qualcun altro.

In tutto questo, si dĂ  l'idea che ognuno pensa al proprio sedere da mantenere caldo sulla poltrona e non alla salute e alla vita del paziente che ha diritto ad una sanitĂ  di qualitĂ  tanto all'oncologico quanto al San Paolo o in altri presidi.

Prudenza nelle dichiarazioni, valutazioni approfondite nella programmazione, studio nei processi organizzativi, sinergie con OO.SS e operatori, gioco di squadra tra management aziendali e assessorato, rispetto, responsabilitĂ  ed eticitĂ  nei confronti di chi soffre e paga tasse e super ticket.

Nei proclami manca tutto questo ed abbonda tanta faciloneria.

 

Bari, 30 aprile 2016

 

--

 

Info

Mariateresa D’Arenzo

tel 338/2447026

 

 





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