HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO

•   STELLATO-LUPO: coesione e rilancio,
i nostri impegni per Taranto

•   COMUNICATI STAMPA DEL M5S


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•  Centro di Documentazione


•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO


•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
Blasi replica a Gabellone su gestione dei beni culturali provinciali
giovedì 12 maggio 2016

da blasi.ufficiostampa@gmail.com



Sergio Blasi



“Più che ai beni culturali Gabellone sembra affezionato agli appalti per la gestione”

 

Negli anni da presidente della Provincia di Lecce il Presidente Gabellone è riuscito a polverizzare il lavoro ventennale che i suoi predecessori avevano fatto sul fronte dell’identità culturale del Salento. In tempi più recenti si è reso protagonista di una lamentazione continua sul fatto di non avere i soldi per pagare neanche il riscaldamento nelle scuole. Oggi, con una destrezza degna di miglior causa, dichiara di aver trovato i soldi per pagare i dipendenti di musei e biblioteche e gli agenti della polizia provinciale e rivendica, in barba a quanto prescrive la legge sul riordino delle funzioni, la stessa che fino a ieri reclamava a gran voce, la gestione dei beni culturali del Salento. I quali, pur restando di proprietà della Provincia, dovranno ora essere valorizzati dalla Regione.

Il motivo è presto detto: la nuova legge manda in fumo i piani di Gabellone riguardo all’assegnazione di quei beni. Il presidente non vuole mollare l’osso costituito da operazioni come quella di Palazzo Comi di Lucugnano, che senza alcun motivo plausibile aveva pensato bene di assegnare per trent’anni ai privati congiuntamente con il Circolo Cittadino di Lecce. Oppure manda all’aria i piani, evidentemente già in stato avanzato, sull’assegnazione degli spazi del Convitto Palmieri, per la gestione della Biblioteca Bernardini.

Insomma, è molto facile comprendere come dietro questa ritrovata energia, anche finanziaria, dell’ente presieduto da Gabellone, ci sia solo la necessità di continuare a amministrare quei pochi appalti riguardanti la gestione del bene. Insomma, solo una questione di potere nella quale la valorizzazione dei beni culturali locali non c’entra nulla.

Dopo aver chiuso, da presidente della Provincia e da presidente del Cda, l’orchestra Tito Schipa, dopo aver portato la biblioteca Bernardini di Lecce alla chiusura temporanea, la stessa che oggi dice di aver trovato i soldi per gestire, dopo aver concepito bandi di assegnazione che per restare in tema potremmo definire barocchi, Gabellone con questo presunto colpo di scena pensa di poter riaprire partite chiuse. Se vuole anche solo un po’ di bene alla cultura salentina e a quei beni ai quali tenta di restare avvinghiato con tutte le forze, passi la mano senza ulteriori indugi. Fare peggio di quanto ha fatto la “sua” Provincia sarà davvero difficile.

 

 

Sergio Blasi

Lecce, 12 maggio 2016





Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   societĂ    ambiente   delfinario   blunote