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Comunicazioni Movimento 5 Stelle
mercoledì 6 luglio 2016

- Amici di Beppe Grillo Taranto: lottizzazione aree costiere Taranto
- Grano, Giuseppe L’Abbate: l’emergenza cresce ma il ministro Martina rimane ancora silente
- Amici di Beppe Grillo Taranto: sul Pronto Soccorso di Taranto e Grottaglie





 

Meet Up Amici di Beppe Grillo Taranto: le aree costiere
non possono diventare quartieri  residenziali

 

Il Meet Up Amici di Beppe Grillo Taranto si oppone, con fermezza e senza alcuna possibilità di compromesso, al progetto di lottizzazione in zona Lama - Battaglia. La valorizzazione e la salvaguardia delle aree costiere non è compatibile con la realizzazione di unità immobiliari, sia ad uso privato che turistico alberghiero. “Questo modello di sviluppo ha fallito totalmente il suo scopo e ha reso Taranto un'immensa periferia senza speranza,” - sostengono gli attivisti dello storico Meet Up tarantino - “e 40 anni di espansione urbanistica sono stati pretestuosamente giustificati con l'incremento della popolazione legata alle attività industriali insistenti sul nostro territorio. Ormai è sotto gli occhi di tutti che queste attività "produttive" si avviano tutte alla fine del loro ciclo di funzionamento, ci lasciano con un territorio devastato e una popolazione che, dopo un paio di decenni di incremento demografico, ora si avvia a ridursi drasticamente per invecchiamento e per emigrazione.”

 

Gli attivisti del Meet Up Amici di Beppe Grillo Taranto combatteranno qualsiasi forma di consumo del territorio, speculazione edilizia, cementificazione selvaggia: ci schieriamo fermamente contro i progetti di Auchan, San Cataldo, Piano Salinella, e il progetto qui in discussione su Lama - Battaglia. Investitori e politici vogliono far passare queste speculazioni per grandi opportunità di sviluppo, ma il modello economico su cui si basano è vecchio di 50 anni ed ha reso Taranto una bidonville sommersa di spazzatura.




 

 

Gli attivisti del Meet Up Amici di Beppe Grillo Taranto

 

 

 

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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate

 

GRANO: L’EMERGENZA CRESCE MA IL MINISTRO MARTINA RIMANE ANCORA SILENTE

 

Dopo la risoluzione in Commissione Agricoltura a Montecitorio, il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate presenta una interrogazione parlamentare sulla guerra del grano in corso per comprendere se e cosa intenda fare il ministro Martina

 

La giornata di domani, mercoledì 6 luglio, si prospetta davvero molto calda alla Camera di Commercio di Foggia in vista del nuovo incontro della locale Borsa Merci che dovrebbe dare il nuovo prezzo al grano. La scorsa settimana fu impossibile stabilirlo, visto che la parte agricola fece saltare il tavolo per i prezzi addirittura sotto i 20 euro al quintale. Un’emergenza che vede in forte fibrillazione l’intero comparto cerealicolo dalla Capitanata all’Emilia Romagna ma che non ha sinora suscitato l’interesse del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina. E se la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, guidata da Luca Sani (PD) si accinge a dare avvio alla discussione sulle risoluzioni per il rilancio del settore cerealicolo, depositate nei giorni scorsi, il portavoce 5 Stelle pugliese Giuseppe L’Abbate ha presentato anche una interrogazione parlamentare per chiedere se il dicastero agricolo intenda adoperarsi con un immediato intervento.

 

“Con la risoluzione abbiamo dettato le linee guida dell’intervento ministeriale ma visto sia l’apparente menefreghismo del ministro Maurizio Martina sia l’urgenza di dover dare una svegliata a chi dovrebbe agire da mesi, come da direttive parlamentari, ma continua a prendere tempo – dichiara il deputato pugliese, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio – ho presentato una interrogazione per comprendere come il Governo intenda affrontare la crisi del comparto cerealicolo e se non ritenga di dover urgentemente promuovere ed incentivare, anche alla luce della recente normativa comunitaria in materia di Organizzazione Comune dei Mercati dei prodotti agricoli, l’organizzazione di filiera delle produzioni cerealicole e di attivare la Commissione Unica Nazionale (CUN), introdotta con un mio emendamento alla legge 91/2015, per il mercato del grano duro al fine di ridurre il divario tra produttori e industriali e garantire trasparenza e regole certe, eliminando i conflitti di interesse al tavolo di concertazione”.

 

La questione organizzativa della produzione, infatti, per i 5 Stelle appare uno dei nodi strutturali più rilevanti. L’organizzazione di filiera risulta indispensabile non solo per affrontare le sfide del mercato globale ma anche per aumentare la capacità di negoziazione della parte agricola e qualificare e valorizzare il prodotto. Mentre si attendono dallo scorso autunno i decreti attuativi relativi alle Cun che consentirebbero ai produttori di poter collocare il proprio prodotto ad un prezzo congruo e garantirebbero la trasparenza nelle relazioni contrattuali tra gli operatori di mercato e nella formazione di prezzi. Si attendono cenni dal ministro Maurizio Martina.

 

 

 

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Nel nome del RISPETTO, lasciateci almeno la DIGNITA’. PRONTO SOCCORSO: la Verità?


Assistiamo, in questi primi giorni di luglio, ad indecorose cadute di stile da parte di un PD che dichiara una finta guerra a se stesso. Oggi si accorge dell’assoluta necessità di scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati (in agro di Statte) e, puerilmente, inizia a tirare la giacchetta ai padroni sovraordinati suggerendo suggestive quanto inutili fiaccolate; proponendo avanguardiste petizioni on-line che non hanno un concreto valore legale se non accompagnate dalla firma digitale di ciascuno; organizzando tardivi quanto estemporanei tentativi di distrazione. O distruzione.

Ogni tentativo di “distruzione” – perché di distruzione dei diritti si tratta, è stato già esperito. Tutto è già stato stabilito dai “babbi” (=padri) PD che stanno più in alto. 

Così, un PD agonizzante tenta di trovare un sicuro ricovero in un Pronto Soccorso e tenta di strumentalizzare le decisioni dei “babbi” chiamando a raccolta cittadini ed utenti. Questo agonizzante PD non si è reso conto del fatto che, sciaguratamente, quel Pronto Soccorso nel quale cercava riparo è stato già chiuso proprio dai suoi “babbi” un mese fa.

Adesso, nel nome del RISPETTO, lasciateci almeno la DIGNITA’ di stare dall’altra parte della barricata. Perché i cittadini non dichiarano false-guerre: i cittadini pretendono RISPETTO, un RISPETTO che SOLO il MoVimento 5 Stelle ha mostrato dal momento stesso in cui è stata resa pubblica la notizia della chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati. Subito. Non a scoppio ritardato!

Il M5S, ad opera dei locali MeetUp, si è attivato immediatamente: in particolare il MeetUp di Statte ed il MeetUp di Taranto hanno operato in tandem sin dal primo momento. Gli attivisti di Taranto e di Statte si sono coordinati velocemente ed hanno lanciato la raccolta firme. Il MeetUp “Amici di Beppe Grillo” di Statte è stato il primo ad iniziare la petizione il 17 giugno unitamente al MeetUp di Taranto! Semplicemente perché l’ospedale Moscati è situato nel territorio di Statte pur accogliendo le emergenze di Paolo VI, Montemesola, Monteiasi, Crispiano e Statte.

Il 17 giugno il banchetto del MeetUp “Amici di Beppe Grillo” di Statte iniziava la raccolta firme per le strade e nelle piazze, incontrando i cittadini DAL VIVO… In 15 giorni sono state raccolte 3000 firme VERE…
Per questo chiediamo la VERITA’: perché il 13 giugno era stata presentata un’interrogazione da parte del Consigliere Regionale Marco Galante, ma nessuno ha avuto il buon senso di rispondere.

Eppure i cittadini chiedono solo la VERITA’.




 

 

 

 




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