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Comunicazioni Conservatori e Riformisti
domenica 18 settembre 2016

- ILVA, COR: GESTIONE COMMISSARIALE CON POCHI CONTROLLI SU SICUREZZA
- TARANTO/ CENTRO DI SALUTE E AMBIENTE, ZULLO (COR): “EMILIANO DOUBLE FACE
- DECARBONIZZAZIONE, NON DIVENTI ENNESIMO RING PD






ILVA, COR: LA MORTE DI UN GIOVANE OPERAIO E’ UNA TRAGEDIA. ANCHE NON METTERE IN SICUREZZA LA FABBRICA LO E’!

Dichiarazione del gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola)



Morire a soli 25 anni sul lavoro è una tragedia.

Morire nell’Ilva aggiunge alla tragedia la rabbia per il verificarsi dell’ennesimo incidente in una delle più grandi acciaierie italiane ed europee, da quattro anni commissariata dal Governo nazionale e gestita a colpi di decreti dal nome che sa di beffa “Salva Ilva”.

Apprezziamo le parole di cordoglio del ministro all’Ambiente Galletti, così come la voglia di confronto del vice ministro Bellanova, ma essendo loro i diretti protagonisti della nuova gestione del siderurgico è giusto che alle parole aggiungano dei fatti ma, soprattutto maggiori controlli.

Come gruppo regionale Conservatori e Riformisti siamo stati fra i primi a porre in Regione Puglia l’attenzione sull’azienda e sui problemi ambientali e occupazionali, ma ogni giorno continuiamo a raccogliere denunce di operai e dipendenti dell’Ilva e dell’indotto che sostengono che l’amministrazione Riva era più tempestiva nel soddisfare le richieste di sicurezza sul lavoro e ambientale che giungevano. Ora le segnalazioni di disfunzioni che vengono segnalate rimangono inevase o soddisfatte con grande ritardo con gravi rischi per chi lavora.

E’ così? Il presidente Emiliano che oggi si indigna ci dia una mano a capire se la situazione è davvero questa all’interno del siderurgico invece che riempirsi la bocca di progetti anti-renziani.

Bari, 17 settembre 2016

***************

TARANTO/ CENTRO DI SALUTE E AMBIENTE, ZULLO (COR): “EMILIANO DOUBLE FACE, IN FIERA LO ESPONE E LO MAGNIFICA… IN PROCURA LO DENUNCIA”

Il presidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, chiede al presidente Emiliano di venire a riferire in aula su una struttura che Vendola definì “un modello per tutta l’Italia”


Il presidente Vendola lo definì “un modello per tutta l’Italia”.

Il presidente Emiliano lo espone in Fiera magnificandone le attivitĂ  dai lato e dall'altro ne fa, incoerentemente, un caso da portare in Procura.


Quale verità per il centro di salute e ambiente di Taranto? Ce lo chiediamo - e per questo vogliamo che Emiliano venga in Consiglio a darci le risposte – dopo le ultime denunce di alcuni organi di informazione.

Per il Centro il governo Vendola, come ricorderanno bene l’allora assessore alla Sanità Donato Pentassuglia e il deputato Michele Pellillo (entrambi tarantini e del Pd), aveva ricevuto una dotazione finanziaria di circa 18 milioni di euro. Così l’allora governo regionale intendeva dimostrare la sua attenzione ai problemi di salute e ambiente di Taranto, attraverso un’attività di screening delle patologie tumorali più importanti.
Un’ingente cifra che sarebbe stata gestita parte dall’ARPA (per gli aspetti logistici e strutturali) e parte dalla ASL di Taranto per quelli meramente di organizzazione sanitaria.

Ora Emiliano vuole vederci chiaro. Probabilmente anche sotto il profilo penale se ha deciso di portare le carte in Procura. Avrebbe fatto prima a portare i suoi colleghi magistrati alla Fiera del Levante. Perché i visitatori della Campionaria nello stand proprio della ASL di Taranto trovano esposti tutti i risultati dell’attività svolta come Centro. Allora delle due l’una: se questo Centro ha dei ritardi nella realizzazione (a chi sono imputabili e perché?) com’è che poi la ASL espone addirittura in Fiera tutto il lavoro meritorio e apprezzato svolto?

Il problema della salute e dell’ambiente a Taranto è cosa serissima. Leggiamo ancora oggi gli appelli del presidente Emiliano a non lasciar morire i cittadini di tumore. Essere sensibili verso la patologia neoplastica significa non dare all'opinione pubblica, come invece Emiliano dà, la sensazione che quello che si dice con la bocca non corrisponda a quello che si pensa con la mente. Facciano pace, primo fra tutti in Emiliano, bocca e cervello e subito dopo venga in aula a spiegarci se ci sono “scandali” al Centro tarantino.
E, su un tema che non ammette strumentalizzazione e guerre intestine, Emiliano faccia pace soprattutto con il suo predecessore. La sensazione è che anche in questa vicenda vi sia la volontà di screditare quello che Vendola considerava un suo “fiore all’occhiello” (e per il quale i suoi uomini dell’Arpa avevano lavorato alacremente). Noi abbiamo avversato Vendola a viso aperto, lealmente e chiaramente nell'interesse della Puglia e dei pugliesi. Non ci sembra che Emiliano sia animato dallo stesso spirito; piuttosto è chiara l'idea di una guerra intestina finalizzata a sostituire i vendoliani con i propri fedelissimi per fini che nulla hanno a che vedere con la Puglia e i pugliesi.

Bari, 17 settembre 2016

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Decarbonizzazione, Zullo (COR): “Non diventi l’ennesimo ring del PD. Le imprese interessate devono essere coinvolte”

Dichiarazione del presidente del gruppo Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo



La decarbonizzazione di Brindisi e dell’Ilva, così come il No alle Trivelle, non sono argomenti appannaggio di una cultura ambientalista che si colloca necessariamente a Sinistra. I temi ambientali sono temi sensibili sempre e per tutti.

Per questo l’approccio demagogico del presidente Emiliano ci infastidisce, teso più a essere una spina nel fianco alle Politiche energetiche di Renzi che davvero impegnato a difendere la Puglia.

Oggi leggiamo questo bel separietto fra lui e il vice ministro Bellanova – ricordiamo entrambi del Pd – che promettono di incontrarsi per parlare della DECARBONIZZAZIONE (la Tap abbiamo capito, lo ha capito anche Emiliano, che è un discorso, invece, chiuso!). Va benissimo, se vengono coinvolte anche le imprese interessate.

Il dibattito non può chiudersi nel recinto del Pd in un continuo scontro fra renziani e anti-renziani. Qui è in ballo anche lo sviluppo industriale della Puglia che deve sapersi coniugare con una tutela ambientale e della salute. Oggi tutto questo si può fare: salvare posti di lavoro e la salute degli operai altrove nel mondo si fa. La parola magica è concertazione: le imprese devono essere presenti e partecipare a questo percorso, non subirlo o peggio fallire!

Bari, 16 settembre 2016

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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026





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