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Comunicazioni Conservatori e Riformisti
domenica 22 gennaio 2017

- Zullo a Emiliano: Piano Riordino, la colpa non può essere sempre degli altri
- Liuzzi: Beni culturali, un peccato la Puglia dei trulli fuori
- Zullo a Emiliano: Piano di riordino, cosĂŹ fanno i dittatori!






PIANO DI RIORDINO, ZULLO (COR) A EMILIANO: CON VENDOLA MOLTI ASSESSORI ALLA SANITA’ ERANO DEL PD. FERMATI, IL PROVVEDIMENTO HA BISOGNO DI UN’ANALISI FINANZARIA!

Il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, ribadisce la necessitĂ  che vengano accertati i costi-ricavi del provvedimento


La Sanità in Puglia va a rotoli? Per il presidente Emiliano è sempre colpa di qualcun altro: del suo predecessore Nichi Vendola o dei medici di famiglia che ora minaccia di mettere “sotto controllo”.

Emiliano, invece, dovrebbe avere l’umiltà di ammettere che da quando si è insediato, ormai circa un anno e mezzo fa, non è stato fatto nulla, ma soprattutto dovrebbe assumersi anche la responsabilità delle scelte del governo Vendola visto che all’epoca la stragrande maggioranza degli assessori alla Sanità erano del suo partito, il Pd, mentre lui ricopriva i ruoli di presidente o segretario regionali.. Il suo IO smisurato fa ricadere le colpe sempre sugli altri. E siamo certi che lo farà anche alla fine dell’anno quando i conti di questo sciagurato Piano di Riordino si ritorceranno contro il Sistema Sanitario Regionale costringendoci a manovre correttive per scongiurare deficit e piani di rientro.

E allora siamo ancora una volta a invitare Emiliano a non procedere con l’attuazione del Piano in mancanza di una valutazione economico-finanziaria. Il provvedimento se attuato rischia di portare molti ospedali oltre il deficit consentito dal combinato disposto del DM 70 del 2015 e Legge di Stabilità 2016 e quindi in Piano di Rientro. Questo accadrà senza uno straccio di business-plan che metta a confronto costi e ricavi in un sistema che prevede l'assoggettamento al piano di rientro di quegli ospedali che non pareggiano i conti nel limite di uno squilibrio del 10% o di perdite superiori a 10 milioni di euro. Per questo ribadiamo la richiesta che il Piano faccia un passaggio anche in Commissione Bilancio, lo diciamo anche nell’interesse dello stesso Emiliano ma soprattutto dei pugliesi, anche per verificare se vengono rispettate le percentuali di spesa che prevedono che di tutta la spesa sanitaria regionale solo il 44 per cento venga spesa per gli ospedali, mentre il restante vada per il 5 alla prevenzione e per il restante alla medicina territoriale. È chiaro che se la spesa ospedaliera supera il 44 per cento si andranno a togliere risorse dalla prevenzione e dal territorio, due settori importanti per assicurare la salute e le cure dei pugliesi.

Bari, 22 gennaio 2017

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Beni Culturali, Sud: Liuzzi (CoR), "Peccato che la Murgia dei Trulli sia fuori"


"Che fa' la Murgia dei trulli, salta il turno, aspetta tempi migliori per decollare sul vasto orizzonte del turismo e dell'incoming nel Sud?". Se lo chiede il senatore Piero Liuzzi, capogruppo Cor in commissione beni culturali di Palazzo Madama, a margine della "call" voluta dal Mibact al fine di selezionare i progetti piÚ interessanti per migliorare l'attrattivita' delle "aree vaste omogenee" selezionate nelle regioni meridionali. "Il cosiddetto Decreto Bocci - incalza il parlamentare pugliese - negli scorsi giorni ha individuato 19 progetti che, se sviluppati, consentiranno ad altrettanti comprensori ad attrattivita' turistica di usufruire di ingenti risorse per fare dell'industria turistico-ricettiva il principale campo di occupazione nel Sud. Ma il programma di sviluppo del comprensorio della Valle d'Itria/Murgia dei Trulli non è destinatario di finanziamenti per progettare il suo sviluppo, con grave pregiudizio per la crescita occupazionale nell'area". "Il comprensorio che gravita su Alberobello-città Unesco - conclude Liuzzi - non può restare fuori dalle grandi opportunità messe a disposizione dal Mibact che, d'intesa con la Regione Puglia, dovrebbe negoziare migliorie ed integrazioni al progetto ritenuto non meritevole di finanziamenti, per non mortificare una popolazione di oltre 150 mila abitanti di cui il 15 % gravita nel settore connesso alle bellezze paesaggistiche, architettoniche ed artistiche della Murgia".

Roma, 21 gennaio 2017


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PIANO DI RIORDINO, ZULLO (COR): EMILIANO NEGA L’EVIDENZA E I PROBLEMI POLITICI E COME IL PADRONE DEL PALLONE DECIDE CHE LA PARTITA E’ FINITA. COSI’ FANNO I DITTATORI!

Il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, replica alla nota inviata dal presidente della Regione, Emiliano, nella tarda serata di ieri

Ma Borraccino e Campo sono passati all’opposizione e, quindi, siederanno con noi nei banchi del centrodestra o con i grillini? Sembrerebbe così a leggere la nota del presidente Emiliano, che se la canta e se la suona da solo sul Piano di riordino .

Emiliano, infatti, sostiene che il Piano di Riordino Ospedaliero è stato approvato da tutta la maggioranza di centrosinistra e, quindi, mi fa dedurre che i colleghi Borraccino, con Sinistra Italiana, e Campo, con il Sindaco della sua Manfredonia, siano fuori dalla maggioranza: la sensazione è che siano iniziate le "purghe staliniane".

Il presidente sembra non voler riconoscere quello che è davvero accaduto sotto gli occhi di tutti e prende le distanze da un risultato, quale la duplice bocciatura in Commissione Sanità, idealizzando una sua maggioranza che non rappresenta la totalità dei suoi elettori ma, anzi, marginalizza il consenso sul Piano. Un meccanismo di difesa tipico del “narcisista” che si nutre del suo IO che è utile solo a lui, ma non alla Puglia che quel Piano ha bocciato con i suoi rappresentanti in Commissione Sanità e con le comunità locali, professionali, sindacali e scientifiche.

Mi permetto di dire ad Emiliano che con questi comportamenti - che si addicono più al bimbo dispettoso che padrone del pallone se lo porta via e impedisce agli altri di giocare - non dimostra quel carisma e quell'autorevolezza che contraddistinguono un leader. Nella storia italiana e non erano tanti i “personaggi” che si affacciavano da un balcone per suonarsela e cantarsela al ritmo delle ovazioni del popolo applaudente ed osannante solo per timore di ritorsioni, mentre gli oppositori erano esiliati. Ma questa è la storia delle dittature e delle tirannie. Non può essere la storia della Puglia.

Bari, 21 gennaio 2017


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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026





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