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Comunicazioni Movimento 5 Stelle

mercoledì 8 febbraio 2017

da on. De Lorenzis, on.Pedicini, Meetup Pulsano





da Giovanni Vianello

Collaboratore del cittadino portavoce Diego De Lorenzis

 

 

Decreto Mezzogiorno: modifiche approvate.

De Lorenzis (M5S): Grazie al M5S formazione per le Bonifiche.

 

In merito agli emendamenti approvati in commissione al decreto Mezzogiorno interviene Diego De Lorenzis, deputato pugliese del M5S in Commissione Commissione Trasporti, Poste e Comunicazioni alla Camera.

 

“Crolla il ricatto occupazionale dell’Ilva!†- dichiara Diego De Lorenzis - “Il Governo ha scommesso sulla "ambientalizzazione" dell’Ilva per mantenere i livelli occupazionali e oggi si può dire che esce ampiamente sconfitto. Purtroppo mentre il Governo a Roma scommette e gioca sul futuro di Taranto, i cittadini continuano ad ammalarsi e a morire mentre migliaia di lavoratori andranno in cassa integrazione. Grazie ad un mio emendamento approvato, i 24 milioni di euro per i lavoratori in cassa integrazione saranno utilizzati anche per la formazione professionale per la gestione delle bonifiche. E’ la strada che abbiamo sempre indicato al fine di avviare una reale e duratura riconversione economica di Taranto.â€

 

“Il PD è scandaloso e i suoi emendamenti inutili! †- incalza Diego De Lorenzis - “Cerca goffamente di prendersi i meriti sulla bonifica della Cemerad dimenticando che già a giugno 2016, il Commissario delle Bonifiche, la dott.ssa Vera Corbelli, aveva già stilato il cronoprogramma per la bonifica del sito! Si sa che il PD non conosce vergogna!â€

 

Nel comunicato del 21 Giugno 2016 il Commissario per le Bonifiche, Vera Corbelli, aveva già indicato il cronoprogramma per la bonifica della Cemerad che prevede l’ultimazione di indagini propedeutiche (fine luglio 2016), il completamento di progetto ed atti di gara per l’affidamento del servizio di rimozione, riconfezionamento colli, trasporto e conferimento dei rifiuti presso operatori autorizzati (agosto-settembre 2016), il procedimento di conferenza di servizi (settembre-ottobre 2016), l’espletamento delle procedure di gara (febbraio 2017), le operazioni di rimozione, riconfezionamento colli, trasporto e conferimento dei rifiuti presso operatori autorizzati (ottobre-novembre 2017) e infine l’attività di caratterizzazione e bonifica del sito ai fini del rilascio privo da vincoli idrogeologici (marzo-aprile 2018).

 

Inoltre De Lorenzis commenta anche l’art.4 che riguarda il porto di Taranto.

 

“Stanno creando l’ennesimo carrozzone inutile andando contro le leggi vigenti, utilizzando i lavoratori come scudo. La recente riforma sui porti non permette alle Autorità di Sistema Portuale di creare questa agenzia. Si crea un ente inutile. E’ incredibile come il PD speculi alle spalle di 900 famiglie, illudendole ancora. Questa situazione è l’ammissione del loro fallimento su una politica industriale inesistente dato che la situazione drammatica non è certo da ricondurre ad una carenza di formazione professionale del personale del porto.†- dichiara Diego De Lorenzis - “I lavoratori potevano essere salvati con altri strumenti già vigenti oppure approvando il reddito di Cittadinanza!â€

 

“Questi politicanti continuano a giocare con la vita delle persone. Il PD ripropone un modello ottocentesco di sviluppo. Al contrario, quello che il M5S propone, è un futuro davvero sostenibile per Taranto, per la Puglia e l’intero Paese che passa necessariamente da una riconversione economica dell’intera area jonica, puntando esclusivamente a modelli virtuosi come turismo sostenibile e culturale, produzione distribuita di prodotti ed di energia rinnovabile†- conclude Diego De Lorenzis del M5S - “Presto saremo al Governo e attueremo noi queste proposte come già accaduto in altre parti d’Europa!â€

 

 

 

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PIERNICOLA PEDICINI - Eurodeputato del M5S

Membro della Commissione ambiente e sanità

 

Ufficio comunicazione - 8 febbraio 2017

 

VACCINAZIONI, INTERVENTO DEL FISICO-MEDICO EURODEPUTATO DEL M5S PEDICINI: IL M5S NON È CONTRO I VACCINI, MA CONTRO L'ABUSO CHE SE NE FA

 

Vaccinazioni obbligatorie o vaccinazioni basate sulle raccomandazioni di medici e pediatri e sulle attività di prevenzione e informazione. Su questo interrogativo, che ha aperto un ampio dibattito nazionale tra governo, Regioni e comunità scientifiche, è intervenuto con una lunga e articolata nota Piernicola Pedicini, medico-fisico, eurodeputato del M5S e membro della Commissione ambiente e sanità del Parlamento europeo.
"Pur non trovandoci di fronte a una fase di emergenza epidemica - scrive Pedicini -, il nuovo programma nazionale vaccini 2017-2019 del ministro alla Sanità Beatrice Lorenzin estende l'offerta vaccinale fino a 13 vaccini (di cui 4 obbligatori), in totale controtendenza rispetto alla scelta dei principali Paesi europei.

Infatti - spiega l'eurodeputato del M5S -, in quindici Paesi europei l'obbligatorietà non esiste per nessun vaccino (tra questi Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito). I dati dimostrano che in questi Paesi la copertura vaccinale è simile a quella presente nei Paesi in cui vige l'obbligatorietà.

Per queste ragioni - precisa l'eurodeputato - il Movimento 5 Stelle non è contro i vaccini, ma contro l'abuso che si fa dei vaccini, anche perché - aggiunge - va ricordato che i vaccini non sono esenti da effetti collaterali ed espongono ad un rischio ogni individuo che li assume.
Il concetto di 'obbligatorietà' si contrappone al concetto di 'promozione' della salute che è alla base di qualsiasi efficace azione preventiva. L'approccio più giusto è quello basato sulla 'raccomandazione'. Esso intende favorire l'esercizio cosciente della libera scelta, sia nell'interesse della salute dei propri figli che nell'interesse collettivo. In questo ambito - sottolinea il medico-fisico pentastellato - assume un'importanza fondamentale il ruolo del medico/pediatra, come intermediario tra le istituzioni e le famiglie, per una scelta consapevole e informata.
Inoltre - evidenzia Pedicini -, durante un dibattito al Parlamento europeo ho chiesto un parere al direttore del Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc). La sua risposta ha confermato tutti i dubbi del Movimento 5 Stelle rispetto al piano nazionale vaccini presentato dalla Lorenzin: infatti, secondo l'Ecdc non c'è nessuna garanzia secondo cui l'obbligatorietà assicuri una maggiore copertura vaccinale".
Per concludere, Pedicini chiude la sua nota esponendo una serie di proposte del M5S riferite ad un approccio alle vaccinazioni basato sulla 'raccomandazione'. Le proposte sono le seguenti: potenziare campagne di informazione ed educazione pubblica sulle vaccinazioni che coinvolgano attivamente Asl, pediatri e medici; rafforzare i centri vaccinali regionali, introducendo appropriate modalità di dialogo tra i genitori e i responsabili dei centri vaccinali; sostenere politiche ed interventi per ricostruire la fiducia fra genitori critici e medici di base/pediatri; fornire a tutti i cittadini la corretta informazione e rendere pubblici i dati conoscitivi sull'uso dei vaccini e sui possibili rischi e complicanze; attuare riforme sociosanitarie per indirizzare su vaccinazioni personalizzate in base alla situazione epidemiologica e alle condizioni del singolo bambino valutate caso per caso dai pediatri (rapporto rischio-beneficio); migliorare il più possibile le condizioni igieniche delle scuole in modo da ridurre ulteriormente il rischio infettivo; sostenere la corretta e sana educazione alimentare per rafforzare il sistema immunitario; istituire appositi protocolli di intesa tra Regione e Università per il sostegno alla formazione e all’aggiornamento in ambito vaccinale per tutti gli operatori sanitari coinvolti; promuovere interventi mirati ad aumentare la copertura vaccinale in specifici gruppi di popolazione (esempio: profughi emergenza immigrati).

 

Ufficio comunicazione - Cellulare 3920460174

 

PIERNICOLA PEDICINI - Eurodeputato del M5S

 

 

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da Giuseppe Mastronuzzi

 

 

Il Meetup Pulsano ha recentemente presentato in Regione Puglia 2 petizioni incardinate nelle Commissioni VI (POLITICHE COMUNITARIE - LAVORO - FORMAZIONE PROFESSIONALE) e V (AMBIENTE - ASSETTO ED UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO).

La Prima petizione verte sul Ripristino della Consulta Regionale sugli Ecomusei. Gli Ecomusei hanno una particolare rilevanza ai fini del recupero della memoria storica, della valorizzazione della cultura materiale e immateriale del territorio e della diffusione della consapevolezza dei relativi valori promuovendo la più ampia partecipazione dei soggetti pubblici e privati.

L’ecomuseo può essere definito "un'istituzione culturale che assicura in forma permanente, su un determinato territorio e con la partecipazione della popolazione, le funzioni di ricerca, conservazione e valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che lì si sono succeduti"

La Consulta Regionale degli Ecomusei è prevista dalla Legge Regionale 15/2011 e dal Regolamento Regionale 15/2012

Secondo tali disposizioni normative, la Regione Puglia istituisce un elenco degli ecomusei di interesse regionale, annualmente aggiornato. L'inserimento in tale elenco equivale a riconoscimento della qualifica di ecomuseo.

Ogni 3 anni la Regione Puglia verifica la permanenza dei requisiti minimi per il riconoscimento della qualifica di ecomuseo provvedendo ad eventuali cancellazioni, non prima di aver acquisito il parere della Consulta.

La Consulta, nominata dalla Giunta regionale, ha compiti di promozione e attuazione della legge regionale 15/2011. Si esprime, altresì, sulle attività di formazione degli operatori degli ecomusei, svolge azioni di coordinamento nei confronti degli stessi e si occupa della programmazione delle attività di promozione degli ecomusei a livello regionale, nazionale ed internazionale.

La composizione della Consulta è formalizzata con decreto del Presidente della Giunta regionale all’inizio di ogni legislatura, resta in carica per tutta la legislatura e le sue funzioni sono prorogate fino alla sua ricostituzione.

Con la petizione, gli attivisti pulsanesi richiedono l'aggiornamento della sua composizione, cosa non avvenuta all'inizio della legislatura Emiliano, e l'aggiornamento dell'elenco annuale degli ecomusei pugliesi, che risulta non aggiornato.

La seconda petizione verte sul diritto all'acqua potabile ed alla depurazione per i cittadini di Pulsano. Secondo l'Assessore ai Lavori Pubblici di Pulsano, Dott. Laterza, in risposta ad una interpellanza del Consigliere Di Lena nel Consiglio Comunale del 27 Ottobre 2016, pare esserci un progetto del Comune di Pulsano per l'infrastrutturazione idrica e fognante della cittadina che giace all'AIP – Autorità Idrica Pugliese – in una posizione utile in graduatoria regionale per essere finanziato. L'Aspetto finanziario è di competenza della Giunta Regionale.

All'interno di quel Consiglio lo stesso Assessore auspicava un intervento da parte di tutto il Consiglio Comunale, attraverso un atto da presentare in Regione volto a “creare delle situazioni per spingere il Consiglio Regionale, nella fattispecie la Giunta Regionale a finanziare questo progetto.

Parole, quelle dell'Assessore Laterza, che sono rimaste tali e, pertanto, il Meetup Pulsano si fatto parte diligente sostituendosi alle parole vuote della politica nostrana proponendo una petizione con la quale si chiede lo sblocco dei finanziamenti per l'infrastrutturazione idrica e fognante secondo la graduatoria regionale vigente.





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