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Comunicazioni Movimento 5 Stelle
venerdì 28 aprile 2017

da Meetup Pulsano, Pedicini





Da Giuseppe Mastronuzzi

 

 

Meetup Pulsano: “Idrovie, in caso di sentenza sfavorevole fondi UE da restituire da parte dal Comune di Pulsano

 

 

E' giunta la risposta da parte della Commissione UE, a nome della Commissaria Corina Cretu, all'interrogazione formulata dalla portavoce europea del M5S, Rosa D'Amato, sul progetto idrovie che dovevano collegare i Comuni della litoranea, da Campomarino a Taranto, e che vedeva come Comune capofila il Comune di Pulsano.

Tale progetto rientrava nel P.I.S. 12 (Progetto integrato Settoriale) Normanno – Svevo – Angioino e finanziato con fondi POR Puglia 2000-2006, misura 5.2

Il Comune di Pulsano aveva promosso avviso pubblico, rivolto al partenariato sia pubblico che privato, per il implementare il progetto; a tale avviso la società AMAT S.p.A. manifestava il proprio interesse e si candidava quale soggetto per l'attivazione del Servizio Idrovie. Il Comune di Taranto manifestava, altresì, la volontà di condividere le azioni promosse dal PIS 12 nelle isole amministrative rivierasche ed, in prospettiva, di vedere utilizzate le risorse dell'Area Vasta per ampliare questo progetto.

In data 20/5/2008 La Commissione assetto del Territorio del Comune di Taranto prevedeva un punto di approdo nell'area ricompresa tra Tramontone – mare e San Tomai.

Alla chiusura del programma, il progetto PIS è stato considerato sospeso a causa di procedimenti giudiziari e verrà completato con fondi nazionali.

La Commissaria si riferisce al contenzioso sorto tra la società aggiudicatrice della gara d'appalto ed il Comune di Pulsano, che ha agito avverso il decreto ingiuntivo n. 374/2010 proposto dalla società. Il Tribunale di Taranto con sentenza esecutiva n. 2988/2015 ha rigettato la domanda di cessione della materia del contendere, ha rigettato l'opposizione proposta dal Comune di Pulsano avverso il citato decreto ingiuntivo ed ha revocato il decreto ingiuntivo n. 374/2013 poiché, nelle more del giudizio, le somme vantate dalla società sono state corrisposte. Il Comune di Pulsano è stato, inoltre, condannato al pagamento in favore della predetta società degli interessi moratori e delle spese di giudizio. Il Comune di Pulsano ha, pertanto, pagato la somma di € 43.974, 19 in favore della società aggiudicatrice dell'appalto (somme che saranno ripetute nei confronti dei Comuni di Leporano, Lizzano, Torricella e Maruggio). Il Comune di Pulsano ha proposto appello contro questa sentenza.

Secondo la Commissaria Cretu l'opera dovrĂ  essere completata e totalmente operativa entro la chiusura del procedimento giudiziario. Qualora venisse emanata una sentenza sfavorevole nei confronti del beneficiario, le spese relative al progetto dovranno essere ritirate dagli importi ammissibili del programma operativo regionale e qualsiasi importo di fondi dell'UE assegnato dovrĂ  essere reintegrato nel bilancio dell'UE.

Sul Comune di Pulsano, pertanto, pende una spada di Damocle di 552.039,10 € concessi per l'opera a titolo del FESR che, conoscendo i tempi della giustizia, ricadranno sulla futura amministrazione comunale, ennesimo regalo ai pulsanesi da parte di un'amministrazione inadeguata.  

 

 

*****************************************

 

 

PIERNICOLA PEDICINI - Eurodeputato del M5S

Coordinatore della Commissione ambiente e sanitĂ 

 

Ufficio comunicazione - 28 aprile 2017

 

ALLARME SMOG IN PUGLIA, PEDICINI: LA UE BOCCIA L'ITALIA E IL MINISTRO GALLETTI CONTINUA A FARE ANNUNCI E PROCLAMI

 

Nuova bocciatura per il ministro dell'Ambiente Galletti e per il governo italiano.

La Ue ha aperto la seconda fase di una procedura di infrazione contro l’Italia per non aver adottato misure per contrastare l'inquinamento da biossido di azoto prodotto principalmente dal traffico automobilistico in 14 regioni. L’Italia rischia di essere deferita alla Corte di Giustizia europea se entro due mesi non attuerà «azioni appropriate» per ridurre le emissioni di polveri sottili (Pm10) in trenta zone del Paese, tra cui la Puglia, dove sono stati superati i limiti giornalieri consentiti dalla normativa europea.

In Italia il biossido di azoto è responsabile di circa 22mila morti premature all’anno. In Europa le morti premature sono circa 400mila all'anno.

"Ancora una volta - ha commentato l'eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini - il ministro Galletti dimostra la sua inefficienza e incapacità. Si è insediato oltre tre anni fa e finora non ne ha indovinata una: Ilva, Tap, Terra dei fuochi, estrazioni petrolifere, discariche, inceneritori, depuratori. Ed ora l'allarme smog con il richiamo della Ue che potrebbe costare all'Italia fino ad un miliardo di euro di sanzioni, oltre alla più grave e drammatica ricaduta in termini di malattie respiratorie e perdite di vite umane.

Anche in questo caso - ha osservato Pedicini - Galletti sembra che viva nel paese delle meraviglie e si è difeso con i soliti annunci e proclami: faremo, verificheremo, ci attiveremo. Ma in questi anni dove è stato? Cosa ha fatto? Se per tre anni non ha fatto nulla, sarà pressoché impossibile che possa fare qualcosa nei due mesi di tempo che la Ue ha dato all'Italia per attuare le misure finora disattese.

Va anche detto - ha aggiunto Pedicini - che la Ue, da un lato richiama gli Stati membri inadempienti, ma dall'altro, solo pochi mesi fa, in occasione dell'approvazione della nuova direttiva che ha rimodulato i limiti delle sostanze inquinanti per il periodo 2020-2030, ha indebolito gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Quindi, è bene precisare - ha sottolineato l'eurodeputato del M5S - che le scelte del ministro Galletti, dei governi e delle istituzioni europee non sono improvvisate, ma nella gran parte dei casi mirano a difendere i petrolieri, le lobby degli inceneritori, oltre che le lobby del settore agricolo, infatti l'inquinamento da Pm10 in Italia è dovuto principalmente alle emissioni provocate dal consumo di energia, dal riscaldamento, dai trasporti, dall'industria e dall'agricoltura".

 

Ufficio comunicazione - Cellulare 3920460174

 

PIERNICOLA PEDICINI - Eurodeputato del M5S

 





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