HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO

•   STELLATO-LUPO: coesione e rilancio,
i nostri impegni per Taranto

•   COMUNICATI STAMPA DEL M5S


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•  Centro di Documentazione


•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO


•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
Comunicazioni M5S
martedì 19 settembre 2017

G. L'Abbate, E. Scagliusi, deputati M5S



**********

da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
Ordine dei Giornalisti della Puglia
Tessera n. 105289
valerio.labbate@camera.it
www.giuseppelabbate.it

342.8632827


SCUOLA: GARANTIRE LA SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI

 

Interrogazione M5S al ministro dell’Istruzione per chiedere l’adozione di misure chiare a tutela dell’incolumità degli alunni ed a garanzia del ruolo dei Dirigenti, in un sistema normativo che vede gravare su di loro una responsabilità eccessiva sulla sicurezza degli edifici scolastici

 

Si torna sui banchi di scuola e ricominciano i dubbi sulla stabilità e la sicurezza di molti edifici scolastici. Il Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro (Dlgs 81/2008) prevede, a tal riguardo, che sia lo stesso Dirigente scolastico ad occuparsi degli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare l’incolumità della scuola. Ciò senza, però, specificare su chi ricadano le responsabilità qualora si concretizzino danni a cose e persone. Ma la sicurezza strutturale degli edifici scolastici dovrebbe essere affidata a chi possiede le competenze necessarie per una corretta valutazione e, di conseguenza, i Dirigenti scolastici che assolvono i loro obblighi dovrebbero essere esentati da responsabilità.

 

“Con le disposizioni attualmente vigenti, il Dirigente scolastico si assume più responsabilità di quelle che può effettivamente espletare considerando che gli edifici scolastici pubblici sono di proprietà degli enti territoriali e che i presidi non hanno poteri decisionali illimitati sulla manutenzione del bene immobile. In più – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – i Dirigenti scolastici non hanno competenze, conoscenze e informazioni tecniche relative all’immobile nel quale si svolge l’attività scolastica e non possiedono le competenze ingegneristiche per valutare con precisione le situazioni di pericolo. Sarebbe, inoltre, auspicabile sapere se gli edifici scolastici abbiano i certificati di agibilità perché non ci risulta che ciò sia stato fatto da parte di Comuni e Province. Partendo da questi presupposti – continua L’Abbate (M5S) – abbiamo presentato una interrogazione al ministero dell’Istruzione per chiedere quali iniziative intenda assumere per assicurare l’adozione di misure chiare che tutelino da un lato la sicurezza degli alunni e, dall’altro, garantiscano ai Dirigenti scolastici un sistema normativo adeguato, non potendo gravare su tale figura la responsabilità relativa al tema della sicurezza degli edifici”.



********************


da Vito Galluzzi
Assistente Parlamentare
del Deputato Scagliusi Emanuele
e-mail vito.galluzzi@camera.it

DOPO TRE ANNI SI TORNA A LAVORARE SULLE ADOZIONI INTERNAZIONALI

 

La Commissione per le Adozioni Internazionali è tornata finalmente a riunirsi. Scagliusi (M5S): “sicuramente una buona notizia, ma chi ha gestito l’ente pubblico a proprio piacimento deve pagare!”

 

A distanza di oltre 3 anni dall’ultima convocazione, si è tenuto il primo incontro della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) convocato dalla nuova vice Presidente, la Dott.ssa Laura Laera. Da quanto si apprende dal sito istituzionale della CAI, nel corso della riunione si è dato conto della precedente gestione e si è fornita ampia documentazione a tutti i commissari attestante numerose irregolarità tra cui, la mancata corrispondenza tra numeri di protocollo assegnati ai documenti e i documenti stessi e l’assenza di numerosi allegati pur in presenza del numero di protocollo relativo. In altre parole, un vero e proprio tunnel senza uscita dove i genitori: una volta entrati, non riuscivano più a capire in che mani fossero.

 

“Mi conforta leggere – dichiara il deputato Emanuele Scagliusi (M5S), da anni in prima linea nel denunciare la cattiva gestione della Commissione da parte dell’ex presidente e vicepresidente allo stesso tempo, Silvia Della Monica – che la Commissione abbia intenzione di riavviare le verifiche a tutti gli enti autorizzati, di attivare i canali diplomatici per verificare la validità degli accordi bilaterali sottoscritti dalla precedente gestione, di liquidare i rimborsi delle spese sostenute dalle coppie adottive del 2011 e di istituire il fascicolo coppia digitale al quale potranno accedere le famiglie attraverso l’identità digitale in un’ottica di sempre maggior trasparenza dell’operato della Commissione. Tuttavia – prosegue il deputato 5 Stelle – sarò vigile sull’operato della CAI per verificare che le buone intenzioni siano messe in atto”.

 

Con l’arrivo della Dott.ssa Laura Laera alla guida della Commissione Adozioni Internazionali è stato subito chiaro un netto cambio di rotta rispetto alla vecchia gestione.

 

“Di certo, non si può semplicemente girare pagina e far finta di nulla, rispetto a quella che è stata la gestione di Silvia Della Monica – ammonisce Scagliusi (M5S) – Qualcuno deve pagare per l’assurda gestione di un ente pubblico che, lo ricordo, è gestito dalla Presidenza del Consiglio. Se un cittadino sbaglia, anche se si pente, paga per le sue negligenze. Perché la presidente di un ente pubblico non dovrebbe rispondere dei suoi errori e del suo modus operandi anarchico? Chi risponderà di questi anni di silenzio e di mala gestione? Chi darà le risposte negate alle coppie – conclude il deputato 5 Stelle – che hanno subito questo atteggiamento vergognoso da parte della Commissione per le Adozioni Internazionali nella gestione Della Monica?”



********************


da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
Ordine dei Giornalisti della Puglia
Tessera n. 105289
valerio.labbate@camera.it
www.giuseppelabbate.it

342.8632827


AGRICOLTURA: STILATA LA NUOVA GRADUATORIA DEI GRUPPI DI AZIONE LOCALE

 

Dopo gli errori commessi dall’Assessorato regionale alle Politiche agricole che hanno comportato ricorsi al TAR vittoriosi per i Comuni, finalmente promulgata la nuova classifica dei GAL con i relativi finanziamenti. L’Abbate (M5S) invita a fare presto: “Non c’è altro tempo da perdere!”

 

L’autorità di gestione del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, nella persona del prof. Gianluca Nardone, ha finalmente pubblicato la tanto attesa graduatoria delle Strategie di Sviluppo Locale (SSL) dei GAL. I Gruppi di Azione Locale ammessi a finanziamento in Puglia sono 23, per un corrispettivo totale di oltre 162 milioni di euro. A guidare la classifica è il Meridaunia con un punteggio di 88, seguito da Capo di Leuca e Ponte Lama (84), Porta a Levante e Gargano Agenzia di Sviluppo (82), Terre del Primitivo 81, Sud Est Barese e Daunofantino (80) e via via tutti gli altri. La fetta più grande della torta complessiva dei finanziamenti l’ha ottenuta Meridaunia grazie a 3 milioni di euro del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) ma soprattutto ai 16,1 milioni di euro della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) dedicata appunto al rilancio socio-economico di questi territori, caso unico in Puglia. A superare gli 8 milioni di euro di fondi, invece, sono il GAL Gargano, Porta a Levante, Ponte Lama e Terra D’Arneo. Del corrispettivo totale, infine, i fondi FEAMP dedicati al mondo della pesca sono appena 12 milioni suddivisi per le zone costiere aderenti a 9 Gruppi di Azione Locale: 2,03 milioni di euro per il Daunofantino; 1,65 al Gargano Agenzia di Sviluppo; 1,55 a Ponte Lama; 1,45 a Terra D’Arneo; 1,25 a Porta a Levante; 1,05 a Alto Salento; 1,02 al Sud Est Barese e 1 milioni di euro rispettivamente a Terra dei Trulli e del Barsento e Valle d’Itria.

 

“Siamo finalmente giunti alla fase conclusiva – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Circa un anno fa avevamo ammonito la Regione Puglia che gli errori d’interpretazione arbitraria di quanto previsto dal Programma Operativo Nazionale per le zone eleggibili ai fondi relativi al settore pesca, che avevano indotto alcuni Comuni al ricorso, avrebbe condotto il TAR ad annullare la graduatoria. L’Assessorato alle politiche agricole, purtroppo, è stato sordo alle richieste dei territori che hanno poi avuto ragione attraverso gli strumenti di giustizia amministrativa. A causa di una gestione infarcita di errori e protervia, ci ritroviamo oggi con un ritardo che peserà sulle spalle delle nostre imprese agricole nella competizione con quelle nazionali. Sarà fondamentale, pertanto – conclude L’Abbate (M5S) – che l’Assessore Leonardo Di Gioia non perda altro tempo e disbrighi gli ultimi adempimenti affinché vi sia la piena operatività dei GAL. Anche le polemiche, condotte da alcune forze politiche sinora silente, in questo momento appaiono strumentali nonché dannose per l’agricoltura, la pesca, l’agroalimentare e il marketing territoriale pugliese”.

 

Per la nuova programmazione PAC 2014-2020, la Regione Puglia ha optato per una “strategia plurifondo”, che vede l’impiego dei fondi comunitari FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), con l’obiettivo di ottimizzare l’impatto degli interventi in termini di miglioramento socio-economico realizzando sistemi di aggregazione tra territori rurali e costieri. Una strategia che individua nei Gruppi di Azione Locale (GAL) i beneficiari delle misure finalizzate allo sviluppo sostenibile agricolo e delle zone di pesca. Ai fini, pertanto, dell’eleggibilità agli interventi disposti dal Regolamento comunitario 508/2014 relativo al FEAMP, con la determina n. 59 dell’aprile 2016 il Dirigente della Sezione Caccia e Pesca della Regione Puglia ha definito la delimitazione territoriale tenendo conto che l’unità di base è il “comune” e non la “zona di pesca”. Ciò ha comportato l’ineleggibilità di quei comuni che, pur non in possesso dei parametri, rientravano in una zona di pesca eleggibile in virtù dei requisiti complessivamente posseduti e derivanti dall’insieme dei comuni afferenti. Dopo i ricorsi, la situazione è cambiata ma ha comportato un anno di ritardo per l’intero strumento di finanziamento dei territori.  

 

 

 




Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   societĂ    ambiente   delfinario   blunote