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RICHIESTA DI INTERVENIRE URGENTEMENTE E DI INCONTRARE IL COMITATO LAVORO
martedì 1 maggio 2018

da Giuseppe Quaranta
masaniello.40@gmail.com




COMITATO LAVORO    componente dello U.O.I.

AL PREFETTO

AL MINISTERO DEL LAVORO

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

con sede a Taranto

p.c. alle redazioni stampa, cartacea e televisiva

OGGETTO: RICHIESTA DI INTERVENIRE URGENTEMENTE E DI INCONTRARE IL COMITATO LAVORO

La sopraindicata organizzazione, già da anni si è attivata denunciando all'ufficio  provinciale del lavoro, sia di Brindisi che di Taranto, il comportamento chiaro dei datori di lavoro (in agricoltura) nel consentire la raccolta di personale, utile alla loro impresa "agricola", ad una specie di negrieri "incapaci e inumani", che usano personalità giuridiche illegittime, nel trasformarsi di fatto in veri e propri collocamenti, cosi' come ricercano persone automunite (pulmini) chiaramente bisognosi per poter vivere dignitosamente, sono costretti ad essere usati e denigrati con la denominazione di caporali.

Costoro, che Voi conoscete molto bene, sono criminalizzati, proprio perchè prendono in ogni paese (dove le forze dell'ordine a conoscenza di tale traffico, non intervengono per niente, se non chiamati qualche volta, per dimostrare che siete presenti) alle prime ore dell'alba (da grottaglie, francavilla fontana, ceglie messapico, san marzano e in quasi tutti i comuni) per essere portati a centinaia di chilometri (nelle province della basilicata o in quelle leccesi - tarantine e baresi), quindi da casa al lavoro e viceversa (nelle aziende o nei campi dove si deve raccogliere frutta e verdura o preparare i vigneti - oliveti ).

Il fatto grave, che mai nessuno ha rilevato, che il personale trasportato in modo illegale, viene consegnato ai datori di lavoro che consentono di farli entrare sui campi e quindi nelle aziende agricole, anch'esse in modo illegale.   Ci chiediamo, perchè tanto favoritismo e immunità che proprio gli ispettori fanno nei loro confronti (perchè abbiamo sollevato da tempo un tale evento, ma rileviamo un assordante silenzio da parte degli Uffici del lavoro di taranto e brindisi).

SE CI FOSSE UN CONTROLLO VERO, NON SAREMMO TESTIMONI DI ABUSI E PERSINO DI MORTI SOSPETTI.

Non tutti operano, camuffandosi di società commerciali in agricoltura, quando nei fatti sono dei collocamenti che i signori del ministero del lavoro non intendono accertare.

Altri, operano col vecchio metodo, le aziende chiedono il personale (quando obbligatoriamente dovrebbero chiederle all'uffico del lavoro) ai soliti disperati auto-muniti di pulmino (non idoneo, visto che ne prevede 9 posti, arrivino a portarne 15).  Infatti raccoglie personale nei comuni, tanti quanti ne vengono richiesti dai datori di lavoro (infatti, sono loro "datori di lavoro" i veri caporali, non possono che essere loro).

Le loro qualità stanno proprio nel pagare i braccianti (che percepiscono dai 25 ai 40 €) con assegni nominali non trasferibili, ma di importo superiore alle giornate svolte in quella settimana, che devono essere restituiti allo stesso "negriero" per poter dividerli con tutti i braccianti, in modo che quando uno di loro PRETENDERA' IL DOVUTO, i furbastri si presenteranno con l'assegno non trasferibile intestato proprio alla persona che chiede i suoi diritti.

inoltre, tutti i braccianti non vengono retribuiti dai contratti di lavoro (ccnl), ma dal prezzo di mercato imposto dai datori di lavoro, i quali molte volte riescono a sottomettere i braccianti facendoli firmare documentazione fasulla (buste paghe).

Vi alleghiamo alcune ns richieste all'ufficio prov.le del lavoro, che a tutt'oggi non ha ancora risposto.  nel contempo vediamo che i lavoratori terrorizzati abbandonano il comitato per continuare a stare sottomessi a questi negrieri e CAPORALI (che a tutt'oggi non avete scoperto e nè la stampa configura tale responsabilità alle imprese agricole.)

Pertanto, Vi invito ad intervenire, così come ad ascoltarci, visto che mai c'è stata da parte vostra un'apertura alle nostre numerose richieste che vanno dagli abusivi (dove avete preferito escluderci per costruire un papocchio che non serve ai rottamatori, perchè non hanno in modo reale gli impianti necessari per riciclare frigoriferi e materiale ferroso), ai migranti (dove avete consentito l'occupazione in fabbricati comunali inagibili o privati da accertare consegnando migliaia di immigrati a persone "identiche ai caporali", senza che questi possano ottenere una integrazione che meritano, ma con una presenza massiccia di operatori "capaci e impegnati nel sociale", proprio per non vedere davanti ad ogni attività commerciale il solito migrante (che pare sia stato consegnato a personaggi funzionali a questo sistema (dove nessuno controlla, lasciando la rabbia dei cittadini che nei fatti reagiscono anche violentemente) alla lotta all'abusivo facile "blitz di tutte le istituzioni contro coloro che hanno bisogno di lavorare e non delinquere", anche qui abbiamo proposto soluzioni, ma come se l'avessimo detto al muro, che non vengono ascoltate e che quindi torneremo non a proporre ma ad imporre interventi contro tutti gli abusivi, che voi conoscete ma evitate di intervenire in modo radicale.   Pensiamo di essere stati chiari.

Nell'attesa di essere prontamente chiamati per illustrare dettagliatamente il contenuto di questa nostra lettera, salutiamo distintamente.                                                                          

Il presidente del Comitato Lavoro                                                  Taranto, 28 aprile 2018                                           peppe Quaranta


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