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Comunicati PD Puglia
sabato 30 giugno 2018

- Sergio Blasi - servizio 118
- Feder. Lecce - Casa dello studente diffusa





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Servizio 118, necessario internalizzare e stabilizzare i lavoratori

 L’Agenzia regionale dell’Emergenza va nella direzione giusta

 

 

 

Il direttore del Dipartimento Salute Giancarlo Ruscitti ha ragione, nella nostra regione l’attuale rete di emergenza-urgenza è un “delirio”, un intricato groviglio di interessi contrastanti tra pubblico e privato in cui gli gli attori in scena sono troppi e la chiarezza su ruoli e responsabilità troppo poca.

Per questo l’idea di un’unica Agenzia regionale dell’Emergenza che accorpi le sei Asl pugliesi in un’ottica di potenziamento e internalizzazione del servizio di 118 va nella direzione giusta. In pratica significa stabilizzare i tanti lavoratori precari (si parla di 4mila assunzioni) che a vario titolo permettono al servizio di funzionare. Si tratta di figure indispensabili quali autisti, soccorritori e infermieri, oggi dipendenti di ditte e associazioni che nel migliore dei casi garantiscono poco e niente sul piano delle tutele lavorative e nel peggiore sono esposte a infiltrazioni della criminalità organizzata. Insomma, come accade in altri settori (vedi quello dei rifiuti), anche in quello sanitario il nodo da sciogliere riguarda la presenza contraddittoria e spesso opaca dei privati. A questo si aggiunga la quota volontaria dei centralisti e il pasticcio tra pubblico, privato e volontariato è presto fatto. Occorre dunque fare chiarezza, razionalizzare le risorse, puntare all’efficienza. E sono convinto che un’Agenzia regionale dell’Emergenza, in grado di internalizzare il servizio di 118, stabilizzare i lavoratori ed assumersi la piena responsabilità del servizio che eroga, risponda a tutto questo. Di più: costituisce un passo in avanti concreto per l’intero sistema sanitario pugliese, perché un lavoratore tutelato è un lavoratore più sereno e un lavoratore più sereno, specie se fa l’infermiere o l’autista di ambulanza, è un bene per tutti.


 

--

Sergio Blasi

Consigliere regionale Pd in Puglia

Mail istituzionale

Facebook 

 

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COMUNICATO STAMPA

Casa dello Studente diffusa

 

 

Lecce, 27/06/2018

 

La Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Lecce prende le distanze e critica l’intenzione di Adisu Puglia di procedere con un progetto pilota per la nascita di una fantomatica “Casa dello studente diffusa”. Ci sfugge la fretta e l’insistenza con la quale si vuol far nascere questo strumento di intermediazione e ricordiamo che tra le battaglie portate avanti, da tanti anni, per il diritto allo studio, vi è la realizzazione di nuove case dello studente: spetta a chi amministra trovare soluzioni e risorse, siano esse ristrutturazioni o costruzioni ex novo, con fondi europei o statali. Non comprendiamo, altresì, la necessità di avviare progetti pilota per utilizzare immobili sfitti quando esiste lo strumento del “contributo alloggio”, contributo liquido per gli studenti idonei, che risponde a criteri oggettivi di rispetto della legge in materia di affitti e lascia libera scelta agli studenti nel definire la soluzione per loro migliore. E anche per quel che riguarda il tema della facilitazione e/o assistenza nell’individuazione di immobili, esistono già da tempo piattaforme che erogano, senza contributi pubblici – come, peraltro, già accade per la nostra Agenzia per il diritto allo studio –, servizi di aiuto e consulenza per trovare un posto alloggio. Queste non sono solo e semplicemente politiche di sinistra, ma di buon senso, di opportunità, di risparmio e di trasparenza.

Sperando che il Presidente Emiliano possa intervenire per fermare questa iniziativa, che favorisce solamente il privato, sottolineiamo come qualsiasi progetto pilota o “studio di fattibilità” da realizzare, debba comunque passare, sul piano operativo, da bandi pubblici che rispondano alle normative nazionali in tema di appalti e da vere e proprie aggiudicazioni aperte. Confidiamo nel presidente Emiliano affinché possa confermare la Puglia come territorio ospitale per gli studenti universitari, come accade in qualsiasi altro luogo d’Europa che voglia definirsi “a vocazione universitaria”.

Siamo al fianco degli studenti nel difendere le sacrosante battaglie, che ormai da diversi anni portano avanti, per una vera edilizia universitaria. E non si spacci per innovazione ciò che appare un tentativo di appagare le aspettative di pochi.

 

 

 

 

Il responsabile formazione, istruzione e cultura

 

Giacomo Fronzi

La responsabile alle politiche sociali e abitative

 

Francesca Carone

Il segretario provinciale

 

 

Ippazio Antonio Morciano

 





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