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Manovra di Bilancio, promesse elettorali Lega-M5s al capolinea
giovedì 6 settembre 2018

E il Governo del Cambiamento perde uno zero: da 100 a 10 miliardi

Tra qualche giorno il Def e manovra di Bilancio ci mostreranno con esattezza la sostanza del Cambiamento che Lega-M5s dicono di interpretare da quando sono al governo. Lo faranno con la concretezza dei numeri. Si parte da una stima delle promesse elettorali di circa 100 miliardi, ma alla prova dei fatti, da quel che filtra, il Cambiamento potrebbe perdere per strada uno zero, passando da 100 a 10 miliardi, tanta è la distanza tra le promesse elettorali e la realtà.
Ciò significa che il leggendario reddito di cittadinanza del M5s, che doveva raggiungere 2,8 milioni di famiglie sotto la soglia di povertà relativa, garantire 780 euro e costare da solo costa circa 17 miliardi, diventa un più modesto allargamento dell’attuale reddito di inclusione alle famiglie sotto la soglia di povertà assoluta (e non relativa). Una manovra da circa 3 miliardi. Da qui le ire del ministro Di Maio, sempre più nervoso, sempre più con l’acqua alla gola.

 

Stesso discorso per la mitologica Flat Tax al 15% della Lega, che sarebbe dovuta partire già nel 2019 e costare da sola, contratto alla mano, qualcosa come 50 miliardi. Ebbene, a sentir Salvini in doppio petto intervistato dal Sole 24 Ore (“non posso pretendere che l’anno prossimo tutti paghino il 15%â€), la cosa nel concreto dovrebbe ridursi a un allargamento del regime forfettario delle Partita Iva. Un po’ pochino per colui che avrebbe dovuto prendere a calci mercati ed élite europee al grido di “prima gli italianiâ€.

 

E che dire infine della legge Fornero, il cui sbandierato smantellamento sarebbe dovuto costare all’incirca 14 miliardi, e che invece con ogni probabilità non si smantella più? Semmai “si supera e per andare in pensione si propone di raggiungere “quota 100â€, ossia limite anagrafico fissato a 64 anni e almeno 35 di contributi per andare in pensione. Che è qualcosa, sia chiaro, ma non più che una manovra da 3-4 miliardi.

Insomma, per le luccicanti carrozze elettorali di Lega e M5s si avvicina la mezzanotte e a quel punto, come nella favola di Cenerentola, di quelle carrozze e di quel Cambiamento non rimarrà che una zucca. Senza neanche troppa polpa.

 

--

Sergio Blasi

Consigliere regionale Pd in Puglia

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