HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO
•   ECCO PERCHE’ L’IMMUNITA’ NON E’ STATA TOLTA A EX-ILVA OGGI
ARCELOR MITTAL.

•   Resoconto del convegno sulla Xylella fastidiosa.


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•  Centro di Documentazione


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO



•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
APPELLO AL PRESIDENTE NAPOLITANO
mercoledì 24 luglio 2013

Un altro delitto contro i cittadini di Taranto

da biagiodemarzo@alice.it




Associazione Impatto Zero Onlus

 

APPELLO AL PRESIDENTE NAPOLITANO

 

 

Oggetto: Un altro delitto contro i cittadini di Taranto

 

Signor Presidente della Repubblica,

 

abbiamo esitato un po’ prima di decidere di ricorrere a Lei proprio in questo periodo di Suo breve riposo. La partita a cui stiamo assistendo, però, è enorme e temiamo che si concluda con l’ennesimo delitto di Stato verso i cittadini di Taranto per la vicenda Ilva.

Ella conosce bene tale vicenda, fin dalla sua nascita alla fine degli anni ’50 e, di recente, ha espresso profondo rammarico per decisioni che hanno prodotto l’opposto di quanto atteso.

In questi giorni si stanno prendendo altre decisioni importanti che rifiutiamo .Ci riferiamo in particolare alla soppressione della figura del Garante decisa in prima lettura dalla Camera dei Deputati durante la conversione in legge del D.L. 61 del 4 giugno 2013. Tale decisione, a Taranto, è contestata compattamente dalle associazioni civiche ed ambientaliste, dai sindacati e dalla cittadinanza nelle sue varie espressioni, tutti “miracolosamente” uniti come non era accaduto mai prima, comprese alcune frange estremiste che avevano rifiutato di incontrare il Garante nella sua prima visita a Taranto. Anche il prof. Assennato, DG di ARPA Puglia, che aveva manifestato qualche perplessità su possibili sovrapposizioni con il Garante, vista l’attività concreta e i risultati fin qui ottenuti, si è ravveduto ed ha fatto forti dichiarazioni pubbliche a favore del Garante.

Nel D.L. 61/2013, predisposto dal Governo, che Ella ha approvato e promulgato, non è stata minimamente messa in discussione la figura del Garante, figura “inventata” nel terribile autunno 2012, decretata definitivamente con la legge 231 del 24 dicembre 2012 ed entrata in funzione i primi giorni del 2013 con la nomina del dr. Vitaliano Esposito, già Procuratore Generale della Corte di Cassazione, nome che Ella ha suggerito al Governo, come ha riferito il dr. Corrado Clini allora ministro dell’ambiente. Al di là della denominazione formale, la nascita di quella figura inedita mirava a rassicurare la cittadinanza, e implicitamente la Magistratura , mettendo in campo un personaggio assolutamente al di sopra delle parti, in grado di ricomporre, soprattutto nei cittadini di Taranto, un minimo di fiducia nello Stato.

Il rigore, la competenza e il senso dello Stato messi in campo da quel Garante nei pochi mesi di intensa attività mirata al raggiungimento di quel sacrosanto obiettivo, hanno provocato il reazionario art. 2 quater (Soppressione del Garante e promozione di iniziative di informazione e consultazione) della legge di conversione del DL 61/2013 attualmente in esame al Senato.

La motivazione di quell’articolo aggiuntivo è che ormai la presenza del commissario straordinario rende inutile l’autonoma presenza del Garante, ritenuto, dai promotori dell’art. 2 quater, un semplice promotore “di iniziative e consultazioni finalizzate ad assicurare la massima trasparenza per i cittadini in ordine alle vicende dell’Ilva di Taranto” anziché quello di chi è chiamato a vigilare, nel senso più nobile ed esteso del termine, sulla effettiva realizzazione delle prescrizioni dell’AIA di Ilva. Le recenti polemiche innescate dai comportamenti del commissario straordinario dimostrano che non può essere, né diventare sul serio, un Terzo al di sopra delle parti, a garanzia dei cittadini di Taranto.

Buon senso e rispetto civico vorrebbero che i ruoli di Commissario straordinario e di Garante siano tenuti ben distinti: il Commissario straordinario gestisce lo stabilimento commissariato e risponde del suo operato al Governo; il Garante resta Garante della Legge nei confronti della collettività.

Signor Presidente, in altre circostanze la Sua moral suasion ha fatto sì che venissero modificate decisioni scellerate. La preghiamo con tutto l’ardore possibile di intervenire in tempo per scongiurare l’ennesimo delitto di Stato verso Taranto.

 

Taranto 24 luglio 2013

 

                                                                         “Associazione Impatto Zero Onlus”

                                                                                              Il Presidente

                                                                                      Raffaella Cavalchini

 

 





Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   società   ambiente   delfinario   blunote