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ILVA: BONELLI (VERDI),SCANDALO PIANO AMBIENTALE SCOMPARSO CONTINUA.
lunedì 14 aprile 2014

ESPOSTO A AUTORITA' GIUDIZIARIA PER VERIFICARE SE C'E' STRATEGIA OMISSIVA

da Ufficio Stampa Verdi




 

VELOCI AD APPROVARE DECRETI SALVA ILVA , IMMOBILI NEL RISPETTO DELLE TUTELE AMBIENTALI

 

"Lo scandalo del Piano ambientale Ilva scomparso e sconosciuto continua". Lo denuncia il leader dei Verdi e consigliere comunale a Taranto Angelo Bonelli che aggiunge: "A distanza di un mese dalla ‘presunta' approvazione del piano ambientale nel Consiglio dei Ministri del 14 marzo, con  due settimane di ritardo dal termine di legge previsto per la presentazione (28 febbraio) non si ha traccia del piano e nessuno ad oggi ne conosce i contenuti: queste ragioni, dopo aver inviato un esposto all’Unione Europea ho ritenuto opportuno inviare un esposto alll'Autorita' giudiziaria affinche' apra un'indagine per verificare se dietro questo ritardo ci sia una precisa strategia omissiva con lo scopo di mettere, ancora una volta in secondo, piano ambiente e salute”.

 

"Come è possibile che un documento così importante, un piano che secondo il governo dovrebbe ridurre l’inquinamento e quindi ridurre l'impatto sanitario non sia stato reso noto o dimenticato? - prosegue il leader ecologista -. Il ministro dell'Ambiente dice che il piano e' all'esame degli organi di controllo (Corte dei Conti). Possibile che si impieghi tanto tempo nel controllarlo mentre si è stati tanto celeri ad approvare decreti Salva Ilva che violano le leggi in materia di inquinamento e salute e tanto lenti, anzi lentissimi quando si devono applicare misure ambientali?”.

 

"Temo che la spiegazione di questa vergogna stia tutta nei commi 5 e 6 dell'art.1 del decreto 61/2013. Si rallenta la pubblicazione del piano ambientale per dare più tempo alla presentazione del piano industriale su cul quale Bondi ha problemi per la questione del prestito ponte e del possibile intervento della  Cassa Depositi e Prestiti su cui il governo sta lavorando. Il comma 6 dice che il piano industriale va presentato entro 30 giorni dalla pubblicazione del piano ambientale. Bondi non è ancora pronto e quindi non pubblicano il DPCM del piano ambientale perchè se non scatterebbero i 30 giorni”.

 

“Il governo insieme a Bondi, poi, sta valutando l'ipotesi di inserire nel piano industriale che sarà, anche quello, approvato con DPCM, il prestito ponte per ILVA  per consentire di attuare l'80% delle misure ambientali previste. Ma cosi stanno violando le direttive europee in materia ambientale e la convenzione di Aarhus che prevede trasparenza e partecipazione nell’adottare provvedimenti di questo genere - conclude Bonelli -. Come se non bastasse al danno si somma la beffa di un mini condono mascherato: l’ultimo decreto legge (Terra dei Fuochi-Ilva), inoltre, ha determinato uno 'sconto quantitativo' alle misure ambientali da adottare nella misura del 20% che significa una riduzione degli interventi economici dell’Ilva ovvero un condono ambientale ed economico".

 




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