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Ecomostri di "Cosa...Nostra"
martedì 25 novembre 2014

da osservatoriolegnc@libero.it




Libero OSSERVATORIO della LEGALITA' onlus ・ TARANTO - Cell

Libero OSSERVATORIO della LEGALITA' onlus  – TARANTO -  osservatoriolegnc@libero.it

                   

AMIANTO –  Problema ……… IRRISOLTO !   Anzi, no ! ……… PRESCRITTO !!!


L’Amianto è al bando dal ’92, norme estremamente severe lo hanno posto definitivamente fuorilegge.
Da oltre un decennio viviamo nell’emergenza AMIANTO, poiché provoca l’insorgere di asbestosi
e di mesotelioma tumore che colpisce i polmoni, con incubazione che dura anche 35-40 anni.
Un decreto del ’94 ha affidato alle Regioni il Censimento Obbligatorio e Vincolante.
Grande è l’attenzione che si vorrebbe prestare ad un problema cui sono riservati esclusivamente PAROLONI … ma NULLA VIEN FATTO!

Per una corretta bonifica di luoghi e manufatti contenenti amianto occorre infatti rivolgersi a ditte abilitate alla rimozione, i cui elenchi sono consultabili presso l’ARPA.
Tutto giusto, ma (?) il dramma, quello vero, si vive quotidianamente poiché tutto ciò che vien prospettato da chi invece dovrebbe urgentemente e seriamente rimboccarsi le maniche, rimane e si aggira nei meandri della Burocrazia e della Teoria, del VEDREMO INTERVERREMO FAREMO; di concreto il solito e scontato “NULLA”.

Basta aggirarsi le periferie cittadine per trovare a bordo strada tra i soliti enormi cumuli di rifiuti, immancabili manufatti contenenti fibre d’amianto che con facilità si liberano nell?aria atteso lo stato di degrado dei manufatti distrutti in più parti... Perché continua ad accadere ciò?
Chi si ritrova a detenere manufatti contenenti amianto, vive il problema in maniera drammatica, atteso gli elevati costi inerenti l’intervento di rimozione - motivo “principe” per cui ci ritroviamo ammassi di rifiuti d’amianto (tettoie e coperture serbatoi e componenti in eternit) sparsi ovunque tra gli immancabili cumuli di rifiuti (già di per sé inquinanti) che arricchiscono indecorosi scenari delle ns. periferie.
L’Osservatorio in più occasioni è intervenuto, riscontrando però il solito assordante SILENZIO delle istituzioni, le quali spero non possono negare di aver ricevuto interventi, segnalazioni e suggerimenti.
Determinati personaggi, appena occupano determinate poltrone, non ritengono dover accettare consigli e suggerimenti, all’improvviso si diventa “ONNISCENTI”.

Per l’ennesima volta l’Osservatorio suggerisce che si potrebbe rimediare al truce fai da te tipico di chi ritiene illegalmente disfarsi dell’amianto coinvolgendo i COMUNI i quali d?intesa con Province e Regioni hanno l’obbligo di organizzare lo smaltimento in maniera organica, controllata e capillare.
La maniera certa perché ciò avvenga è innanzitutto quella di procedere alla Mappatura dell’amianto esistente sul territorio, invitando poi chi è in possesso di manufatti d’amianto a collaborare “Senza Costi Aggiuntivi” alla rimozione degli stessi. Chi si ritrova ad effettuare la sostituzione degli elementi AMIANTO, deve inevitabilmente affrontare il costo di acquisto e messa in opera di altro materiale sperando di non si debba scoprire tra qualche anno la pericolosità. Giusto e logico che in qualche maniera gli si debba accordare un aiuto in termini economici dell’operazione di smontaggio e trasporto a pubblica discarica che in definitiva è quello che incide maggiormente.

Dove il risparmio in termini sociali?

Lo stesso si configura nella certezza di non ritrovarsi ovunque e comunque rottami di amianto agli angoli delle strade, la cui rimozione non potrà non ricadere per ovvi motivi che a carico della comunità.
Occorre prendere coscienza che il problema AMIANTO è un problema SOCIALE, non causato e dunque non voluto dal singolo cittadino che se ne trova in possesso che per ovvi motivi finisce per divenirne schiavo e che riterrà anche di disfarsene illegalmente, non potendone affrontare la spesa dello smaltimento.

Chi l’ha acquistato, utilizzato, non l’ha certo brevettato e pubblicizzato o commercializzato, chi l’ha fatto, a suo tempo ne ha tratto enormi benefici e vantaggi, lo STATO da parte sua, lo ha accettato, lo ha utilizzato.

Solo oggi, dopo la messa al bando, persegue chi lo detiene; il che è causa di determinati deprecabili per certi versi purtroppo anche comprensibili - comportamenti, a seguito dei quali la comunità si ritrova a doversi far carico dello smaltimento a mezzo rimozione dei rifiuti d’amianto dagli angoli delle strade e del trasporto e stoccaggio in opportune discariche all’uopo abilitate.

Per evitare illeciti comportamenti di chi costretto a disfarsi dell’amianto non segue o non riesce a seguire le indicazioni di legge, Comune - Provincia - Regione, devono esaminare l’opportunità di venire incontro ai cittadini... vittime involontarie quest’ultime di un problema calato dall’alto, che di certo non potrà essere risolto senza l’intervento e l'impegno delle Istituzioni che hanno l’obbligo di trovare una soluzione a detta emergenza di carattere sociale, atteso che la stessa investe l’intera comunità.

 

A nulla valendo la ferma volontà di voler confidare nella Legalità, l'intero procedimento avverso l'ecatombe provocato dall'amianto prodotto dall'ETERNIT... tutto cade in PRESCRIZIONE.


Taranto lì, 20.11.14                                                                                                                                                                  il presidente


***************************

Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ –  (TA) – 342.0606124 osservatoriolegnc@libero.it

 

                                                                       

 

EcoMostro Talsano

 

EcomostroMartina

EcomostroStatte


La presente lettera
è indirizzata a chiunque riterrà utile intervenire al fine di ottenere un unico atto amministrativo volto all’ eliminazione di tanto DEGRADO dovuto all’Indifferenza Amministrativa che le comunità non devono più sopportare, ovvero la visione dei:

 

GEMELLI DIVERSI della FATISCENZA EDILIZIA di

TARANTO – MARTINA FRANCA - STATTE

mostruosi BIGLIETTI DA VISITA IN PESSIME CONDIZIONI della Provincia di Taranto.

Causa i tanti - gravi problemi che nessuno mai ha inteso affrontare cercando i risolverli anche solo in parte, affondiamo sempre più nel Degrado, nell' Abbandono.


Quante colpe dovremmo riconoscerci noialtri cittadni?
Perché prendersela esclusivamente con gli amministratori?
Atteso l'immobilismo, perché NESSUNO si ribella?
Perché non si chiede la rimozione di dirigenti, amministratori e/o responsabili vari ?
Perché attendere e confidare sempre che siano altri a togliere le castagne dal fuoco?
Ecco che a fronte di una Splendida Città da sempre malamente amministrata, complice anche e soprattutto i residenti, ci ritroviamo a vivere nell'emergenza inquinamento dovuto alla Grande Industria (non solo ILVA) Vittime sacrificali di un abominevole traffico annodato e disordinato, complice una disastrata strategia di viabilità.
Insomma, se a Taranto non ci resta che piangere... state ben certi che la Provincia non può ridere.
L’Osservatorio della Legalità annualmente non dimentica di rivolgere a Taranto, Martina, Statte, gli AUGURI di buon compleanno per le "tre strutture" che rappresentano i
"Gemelli Diversi" della Fatiscenza Edilizia.

 

…GEMELLI perché "coevi"

…DIVERSI perché “simili” tra loro,

 

Tragico retaggio dell’atavico disinteresse amministrativo che si tramanda di generazione in generazione.
Già dall’Agosto 2003 proponemmo il singolare “GEMELLAGGIO” : Taranto – Martina - Statte.
I tre gemellini frutto di “parto trigemino”, sfortunati discendenti di genitori scellerati, amministratori di dx e sx della serie
"Tutti Colpevoli... Nessun Colpevole".


Nessuno ha mostrato interesse al problema rappresentato da detti “biglietti da visita in cattive condizioni” nessuno mai si è curato e, quel che è peggio NESSUNO continua a curarsi del VIOLENTO IMPATTO AMBIENTALE che per i rispettivi territori, comporta la presenza :


1 – del vecchio MOTEL sito al bivio di Talsano;
2 – dello Scheletro che affaccia sulla Valle d'Itria;
3 – del MOTEL sulla SS.7 direzione Massafra.

Quello dell’abbandono è dunque un gravissimo problema che investe tutte le comunità della nostra Provincia, in diverse occasioni abbiamo finanche cercato di sollecitare l'intervento dell’Ente Provincia affinché provasse a mediare azioni volte alla rimozione di dette devastanti brutture.... tutto inutile.


Ciò premesso:


L'Osservatorio ripropone, l’emissione di un’ordinanza gemellata, volta alla soluzione del problema dannoso all’immagine delle tre comunità, atteso che, per quanto "privati" comportano innegabile “scempio pubblico”.

 
L’Osservatorio rivolge appello ad ITALIANOSTRA sez. di Taranto affinchè sia data risonanza alla necessità divenuta IMPELLENZA di ELIMINARE detto Problema.

 

Atteso l'inconcepibile atavico disinteresse amministrativo,

sopportarle oltre, potrebbe continuare a dar VOCE allo “stolto di turno” quando sostiene che "la nostra comunità" : " Mangia - Beve - Balla "... e sta bene così.

Si faccia in modo che finalmente si possa dire, che il “BELPAESE“ è per davvero l’ ITALIANOSTRA.

 

Taranto lì, 20.11.14                                    il portavoce

 

 




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