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La rinuncia da parte del Comune di Taranto del finanziamento di oltre 196mila euro per forestazione urbana
venerdì 12 dicembre 2014

- richiesta WWF di incontro con il Comune di Taranto per le dovute spiegazioni
- resoconto WWF incontro con il Comune

da Dr Fabio Millarte presidente WWF Taranto




Taranto da sempre indossa la maglia nera nel rapporto tra il verde pubblico fruibile e gli abitanti, come da  L'Atlante di Save the Children , a Taranto, dove ogni bimbo ha a disposizione come verde uno spazio equivalente a una foglia di insalata (0,2 metri quadri)  e che dire della norma che dovrebbe garantire la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato. Piccoli accorgimenti che in una città martoriata dal grave dramma ambientale e epidemiologico hanno il sapore di un attenzione indispensabile verso i più grandi alleati dell’uomo nella lotta all’inquinamento: gli alberi e i loro ecoservizi.

Alla luce di tutto ciò suona davvero beffarda la rinuncia da parte del Comune di Taranto del finanziamento di oltre 196mila euro che la Regione Puglia attraverso i fondi del Piano di Sviluppo Rurale – Misura 223 “Boschi periurbani” per la realizzazione di un bosco latifoglie di 20 ettari al quartiere Paolo VI.

La rinuncia in realtà risalirebbe ad alcuni mesi fa e la revoca definitiva del finanziamento da parte dell’Autorità di Gestione sembra ormai definitiva.

A pensare che il Comune di Taranto era stato avvantaggiato dal massimo punteggio previsto dallo stesso bando che guarda caso assegnava maggiori premialità e quindi maggiore attenzione e maggiori risorse proprio a favore dei territori caratterizzati da forti problematiche ambientali.

Così il Comune di Taranto, dopo aver ottenuto la prima e la seconda proroga per l’avvio dei lavori alla fine avrebbe presentato proprio nel marzo scorso una istanza di rinuncia che di fatto fa svanire il progetto di una piccola foresta urbana proprio a ridosso di una delle aree industriali più inquinate d’Europa.

Ora il WWF chiede all’amministrazione comunale come mai si è arrivati a questo punto in spregio ad un territorio che ha sete, nonché bisogno estremo, di interventi di bonifica che già in quel piccolo intervento di venti ettari avrebbero potuto restituire alla città speranza e ossigeno.



dott. Fabio Millarte
WWF TARANTO ONLUS
3931617701
www.wwftaranto.com
taranto@wwf.it

 



********************************


A seguito della nostra richiesta d’incontro con il Comune di Taranto per capire le motivazione che hanno spinto  alla rinuncia a partecipare alla seconda fase del bando per la piantumazione di una foresta periurbana, a seguito di avviso pubblico emanato dalla Regione Puglia, comunichiamo che il Comune ha prontamente convocato il Wwf Taranto per spiegare le ragioni del diniego.

Dall’incontro sono emerse alcune considerazioni degne di merito, come l’alto costo per la manutenzione del bosco in oggetto di circa 20 ettari, per un numero di alberi considerevole di 1200 ad ettaro, in fitocelle  e l’impegno a sostituire tutti gli alberi che per 5 anni sarebbero morti. Normalmente il 20% delle piantumazioni di alberi cosi piccoli, va sostituita per una fisiologica percentuale di alberelli morti. Inoltre, il Wwf Taranto ha sempre consigliato la piantumazione di alberi adulti per evitare che vengano sradicati per atti di vandalismo, per questo riteniamo poco efficace la piantumazione di fitocelle  in zone urbane di difficile controllo. Differente sarebbe stato la piantumazione in zone limitrofe la città, come ad esempio la zona della Circummarpiccolo, anche in seguito alla presenza di numerosi corsi d’acqua che avrebbero consentito un migliore approvvigionamento idrico.

Un ulteriore motivo, per cui il Comune ha ritenuto di non partecipare al bando regionale, è stato dettato dall’alto costo di manutenzione che a conti fatti risultava essere della stessa entità del finanziamento, ovviamente a carico del Comune, in poche parole, l’Ente avrebbe dovuto innaffiare, gestire la manutenzione, che nel bando obbligava sia l’aratura pre impianto, e successivamente al decespugliamento della zona, che come già detto era di 20 ettari, il che comportava un grande sforzo economico. In caso di non ottemperanza dei suddetti obblighi progettuali, previsti dal bando, il Comune avrebbe dovuto restituire la somma percepita. Lo stesso Comune si è ripromesso di intervenire, per la nuova programmazione economica per l’anno successivo, dialogando con la Regione Puglia, per affinare lo strumento di finanziamento, indicando e suggerendo di modificare i bandi, prevedendo nell’erogazione le  modalità di manutenzione ed eventuali sostituzioni di alberelli secchi.

Per tanto era nostro dovere informarVi

Cordialmente ​

 

 

dott. Fabio Millarte
WWF TARANTO ONLUS
3931617701
www.wwftaranto.com
taranto@wwf.it

 

 




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