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Lettera di Peacelink alla Commissione Europea Concorrenza.
lunedì 19 ottobre 2015

fondi pubblici erogati all'Ilva non per il risanamento ma per coprire i debiti di un'azienda sempre più in perdita?





Peacelink ha inviato oggi una lettera alla Commissione Europea Concorrenza, facendo seguito ad una denuncia effettuata dalla stessa associazione nell’agosto 2014.

 

Antonia Battaglia aveva portato allora la Commissione a conoscenza di una possibile violazione del diritto europeo in materia di concorrenza da parte del governo italiano, finalizzato a erogare fondi pubblici ad ILVA al fine, probabilmente, di coprire i debiti dell’azienda siderurgica e di rilanciarne la produzione.

 

Peacelink, già autrice della denuncia che ha portato la Commissione Europea Ambiente a lanciare una procedura di infrazione contro l’Italia per il non rispetto delle norme in materia di inquinamento industriale, ha voluto sottolineare con questa nuova lettera che la preoccupazione è generata dal fatto che i fondi, che vengono presentati come necessari a opere di risanamento e adeguamento ambientale, potrebbero in realtà essere utilizzati per garantire il funzionamento corrente dell’ILVA.

 

La lettera indica, inoltre, che la questione ambientale è sempre all’ordine del giorno viste le emissioni ( quelle evidenti e non) e considerato che la preoccupazione generata dal continuo impatto ambientale dello stabilimento è molto diffusa e avrebbe portato la magistratura, secondo fonti giornalistiche, ad aprire nuove indagini.

 

Domani a Taranto comincia il processo ILVA. Peacelink chiede quindi alla Commissione Europea di accertare che l’uso di nuovi prestiti delle banche all’ILVA non collida con le direttive europee e non sia finalizzato a tamponare una emorragia di perdite consistenti e continue.

 



************************************
testo originale della lettera.




 

Per Peacelink

Antonia Battaglia

Alessandro Marescotti

Luciano Manna 

 




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