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TARANTO LIDER SUL FERTILITY DAY
sabato 3 settembre 2016

da tarantolider@libero.it





Il tema della fertilità e della procreazione sta molto a cuore al nostro Governo, lo stesso Governo dei dieci decreti pro Ilva, per intenderci.

Il tema della fertilità sta molto a cuore anche alle coppie della città di Taranto, costrette ad inseguire il sogno di un figlio senza alcun sostegno da parte del Governo, né morale né economico!

“La Costituzione tutela la procreazione cosciente e responsabile”, recita uno degli slogan lanciati dalla campagna promossa dal Ministro Lorenzin, volta a spingere donne e uomini a riprodursi prima che sia troppo tardi! Si cita la Costituzione, proprio quella che vogliono stravolgere. Un’offesa spudorata a chi vede trascorrere il tempo sotto i propri occhi e inerme, di fronte a infiniti test di gravidanza negativi, piange lacrime amare. Terribili e amarissime perché proprio chi dovrebbe tutelare la SALUTE RIPRODUTTIVA di donne e uomini, permette all’industria criminale di emettere nell’aria, nell’acqua e nel suolo inquinanti, ostacolo principale alla fertilità.

A Taranto una coppia su quattro è infertile, non è un’invenzione o uno slogan giornalistico. Studi accreditati di ricercatori del Policlinico di Bari l’hanno affermato anni addietro e noi stessi abbiamo fatto da cassa di risonanza agli esiti di questi studi. Il Ministro Lorenzin lo sa?

Sa il Ministro che a Taranto le “giovani coppie creative” devono combattere prematuramente con malattie gravissime causate dall’industria inquinante e dai complici criminali che non la chiudono per sempre?

Sa il Ministro che le donne a Taranto devono lottare con una malattia chiamata endometriosi, legata alla contaminazione presente sul territorio, una malattia cronica e invalidante che distorce e distrugge l’apparato riproduttivo femminile causando sterilità? La risposta è Sì, il Ministro lo sa, perché ha inserito l’endometriosi nei nuovi LEA. Il Ministro è al corrente di cosa comporta essere ammalate di endometriosi.

Il Ministro dovrebbe preoccuparsi di lanciare una campagna informativa a tappeto fra le giovani donne, per preservarle dai danni procurati dall'endometriosi non diagnosticata. Ecco, forse questo potrebbe essere utile.

ll Ministero della Salute dovrebbe tutelare la salute ed il benessere delle donne e dei futuri bambini, assistere nella procreazione e nell'infanzia, non invitare genericamente a fare figli.

Le donne, tutte, meritano rispetto per la loro essenza e non in virtù del loro poter procreare, in virtù di una maternità che deve essere una scelta, tra l'altro spesso negata da un inquinamento di Stato.

Ribadiamo con forza la prerogativa di vivere in un ambiente sano nel quale poter formare una famiglia e rispediamo al mittente una campagna vergognosa ed offensiva, una comunicazione superficiale e lesiva della sensibilità di chi una famiglia la vorrebbe e anche di chi, in vita sua, non l’ha mai desiderata.

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