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La protesta di Agostino Di Molfetta
mercoledì 12 aprile 2017
proprietario del "BAR DEL TEMPO" (zona porto mercantile Taranto)

da williamdimolfetta@gmail.com



Io sottoscritto, Di Molfetta Agostino, proprietario dell'attività commerciale bar/tabacchi "BAR DEL TEMPO" sito nella zona del porto mercantile, apprendo oggi, dai vari canali di informazione locali, la notizia che conferma l'ufficialità dello spostamento dell'area di scambio dei trasporti su gomma, nella zona del "Parco Cimino".
In merito a questa notizia, sento di esprimere tutto il mio rammarico verso chi si occupa della gestione della cosa pubblica, poiché ad oggi, le attività commerciali presenti all'interno della stazione autobus del porto mercantile, non sono state rese partecipi della decisione riguardante la creazione della nuova area di scambio.
In merito all' ordinanza della giunta comunale sugli interventi a tutela della qualità dell’aria e dell’ambiente nel territorio, mi sento preso in giro ulteriormente.
Mi chiedo che significato ha spostare il terminal dei bus con la motivazione che: “la zona nel corso degli anni sarebbe stata interessata da un incremento delle emissioni inquinanti relative all'aumento degli autobus”, quando a 10-15 km di distanza dall'area del porto mercantile ha inizio la zona industriale del territorio tarantino e l'area portuale stessa vede arrivare più di trenta mercantili al mese. In linea d'aria, per altro, entrambi i siti risultano egualmente distanti dall' area del "Parco Cimino".

Inoltre, com’è possibile iniziare dei lavori di costruzione di un nuovo terminal nella zona "Croce", rinunciando ad un sito archeologico, strategicamente importante per la città di Taranto, se poi comunque si decide di spostare lo scambio degli autobus in una zona come "Cimino" per le suddette problematiche ambientali?

La cosa che più mi preme sottolineare riguarda l'incapacità da parte delle amministrazioni, di trovare soluzioni adatte alla "reale" situazione ambientale, che non si risolve con lo spostamento di un capolinea degli autobus, ma con delle scelte politiche serie e concrete, che vadano verso uno sviluppo del tessuto economico, differente da quello messo in campo negli ultimi 50 anni.

Con questa manovra l'attuale giunta comunale di Taranto, firma il suo ennesimo fallimento politico, oltre a non percepire minimamente la serie di disservizi che si vanno a causare ai passeggeri e alle compagnie di linea. La giunta conferma l'inesperienza nella gestione dell'amministrazione cittadina, fatta di ordinanze senza nessun tipo di ragionamento e conoscenza.
Una decisione presa con la peggiore delle scuse, “quella ambientale”, non favorendo assolutamente nè l'utenza nè i commercianti del borgo antico.
In merito a questa vicenda, non e’ chiaro se la Confcommercio ha percepito il danno e la beffa che subiranno tutte le varie strutture e le attività che operano e che hanno investito tra porto mercantile, città vecchia e zona borgo, pertanto invito la stessa ad esprimersi .





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