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Comunicazioni M5S
venerdì 15 settembre 2017

G. L'Abbate deputato M5S



da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
Ordine dei Giornalisti della Puglia
Tessera n. 105289
valerio.labbate@camera.it
www.giuseppelabbate.it

342.8632827

FARINE INTEGRALI: LA LEGGE VERSO IL VOTO FINALE ALLA CAMERA

Approvati in Commissione Agricoltura a Montecitorio gli ultimi emendamenti alla proposta di legge sulle farine integre del deputato L’Abbate (M5S)

Giunge a conclusione l’iter di discussione della proposta di legge “Delega al Governo per la disciplina della produzione, della commercializzazione e dell’etichettatura degli sfarinati integrali di frumento e dei prodotti derivati” a prima firma del deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S). Con la votazione degli ultimi emendamenti in Commissione Agricoltura alla Camera, la proposta si avvia alla sua fase conclusiva verso il voto finale a Montecitorio. Con l’intervento normativo si punta da un lato a dare una corretta e completa informazione al consumatore, dall’altro si cerca di valorizzare le produzioni (quali pane, pasta, fette biscottate, cracker, prodotti da forno, biscotti e dolci) garantendo le opportune distinzioni. Entro 6 mesi dall’approvazione definitiva della legge, infatti, il Governo dovrà emanare un decreto legislativo in cui stabilità le caratteristiche compositive necessaria perché una farina o una semola possa essere definita “integrale” con l’ulteriore specificazione della “assenza di germe di grano”. Infine, si incentiverà la presenza di prodotti integrali nei bandi di gara per gli appalti pubblici di servizi o di forniture di prodotti alimentari destinati alla ristorazione collettiva, scolastica o ospedaliera. Infine, sarà modificato il Decreto del Presidente della Repubblica 9 febbraio 2001, n. 187.

“Ci sono tutte le condizioni affinché si chiuda l’iter normativo nel più breve tempo possibile – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – visti i presupposti del confronto tra le diverse forze politiche presenti in Parlamento, dovrebbe essere anche automatica la decisione di optare per la sede legislativa in Commissione, così da approvare la proposta di legge entro la fine della Legislatura poi anche al Senato. I cittadini potranno finalmente sapere – conclude il parlamentare 5 Stelle – se stanno mangiando veri sfarinati integrali o meno mentre i produttori potranno dare il giusto valore alle loro produzioni artigianali e industriali”.



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AGRICOLTURA: L’OLIO DOP TERRA DI BARI AFFOSSATO COL CETA DAGLI STESSI CHE ORA DICONO DI VOLERLO TUTELARE

 

Siamo da sempre contrari a questi accordi transnazionali perché, per come sono redatti e stipulati, non portano benefici al Made in Italy ma, vista la spaccatura venutasi a creare nel mondo agricolo e agroalimentare nazionale, avevamo richiesto attraverso una interrogazione parlamentare con quali “strumenti di difesa” il ministro Maurizio Martina intendesse procedere nel caso in cui le tanto sbandierate promesse di crescita e i reciproci benefici si rivelassero disastrosi. Servirebbero studi scientifici condotti al fine di valutare l’impatto delle disposizioni del Ceta sui comparti e le filiere italiane. Al primo posto tra gli elementi più rischiosi del trattato Ue-Canada avevamo inserito proprio la grande quantità di certificazioni Dop e Igp italiane. E oggi chi siede tra i banchi della maggioranza parlamentare si stupisce che l’Olio Dop Terra di Bari con le sue 2.549 tonnellate esportate (al contrario del Garda con appena 80 tonnellate portate all’estero) non venga tutelato e protetto in questo scellerato accordo.

 

Rinnovo l’invito già indirizzato a Coldiretti durante le manifestazioni di piazza dello scorso luglio a far dichiarare apertamente a deputati e senatori la propria posizione sul Ceta, così da confrontarla con la prova dei fatti del voto in Aula. Tra coloro che ora si struggono, a parole, del trattato Ue-Canada c’è chi appartiene alle medesime forze politiche che a febbraio 2017 nell’Europarlamento hanno approvato in maniera compatta e convinta il Ceta. Si stanno avvicinando le elezioni o sono rinsaviti o, peggio ancora, pensano che gli italiani siano stupidi?

 

Per quanto concerne l’Olio Dop Terra di Bari, peraltro, è da luglio 2015 che chiedo al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina di prestare attenzione alle problematiche che sta vivendo il Consorzio di Tutela. A causa del decreto De Castro (PD), infatti, rischia di perdere la propria certificazione di qualità per meri motivi burocratici di rappresentatività. Nonostante una interrogazione e una risoluzione in Commissione Agricoltura, la situazione non sembra esser cambiata.

 

Giuseppe L’Abbate

Deputato pugliese

Capogruppo M5S Commissione Agricoltura



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