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Attività, interventi, info da Movimento 5 Stelle

lunedì 13 aprile 2015
- L'Abbate: Primi passi per sostenere il settore lattiero-caseario.
- L'Abbate: l’IMU agricola torna al centro del dibattito dell’aula di Montecitorio.

da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate





 

Approvata a Montecitorio la risoluzione con impegni precisi al ministro Martina per il rilancio del comparto. Per i 5 Stelle, bene l’interprofessione e la rintracciabilità ma presto nuovo intervento su revisione aiuti PAC, per ora esclusi

 

La Commissione Agricoltura della Camera approva la risoluzione con cui si impegna il Governo Renzi ad avviare diverse azioni, normative e non, per rafforzare il settore lattiero-caseario italiano, specie dopo la fine del regime delle quote latte. “Avremmo voluto ancora di piùdichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Comagri a Montecitorioma l’approvazione di questa risoluzione ci sembra un ottimo primo passo nella direzione del sostegno concreto al settore. Il nostro Paese deve impegnarsi affinché un comparto così importante come il lattiero-caseario non soccomba alla grossa crisi di mercato che si è aperta in questi ultimi anni e, per questo, siamo soddisfatti dell’approvazione di questi impegni che, tra le altre cose e grazie al nostro contributo, propone di sviluppare finalmente l’interprofessione nel settore. Un altro segnale importanteprosegue L’Abbate (M5S)è quello del rafforzamento delle misure per la rintracciabilità e scadenza del latte fresco, senza dimenticare l’impegno per una effettiva e corretta applicazione dell’articolo 62 della legge n. 27 del 2012 relativo ai contratti dei prodotti agricoli ed alimentari”.

 

Rammarico per i 5 Stelle, invece, sulla mancata revisione dei criteri utilizzati per la distribuzione degli aiuti accoppiati nel settore latte. “Un punto su cui non mancheremo di intervenire nuovamentecommenta il deputato puglieseSarebbe auspicabile, infine, che a livello comunitario si avviasse finalmente una seria e concreta discussione sulle condizioni di lavoro e di tutela ambientale che fanno da cornice alla produzione di latte e derivati nei diversi Stati Membri, al fine di ristabilire una parità di condizioni di base che, di certo, andrebbe a vantaggio di produzioni di qualità come quella italiana”.

 

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Iniziata la discussione sulle mozioni del M5S e di Forza Italia ma la maggioranza PD si dichiara, sin da subito, pronta a rigettarle. L’Abbate (M5S): “Agli agricoltori non sono sufficienti i tweet di Renzi, servono fatti e prese di posizione chiare e precise”

 

Se per il premier Renzi la questione relativa all’IMU agricola è stata chiusa con un tweet in cui ha affermato “penseremo all’IMU il prossimo anno”, per l’Aula di Montecitorio il tema è ancora caldo e di impellente attualità. È iniziata oggi, infatti, alla Camera dei Deputati la discussione delle mozioni presentate da Forza Italia e Movimento 5 Stelle in materia di esenzione sull’imposta municipale unica per i terreni agricoli. Ma la maggioranza guidata dal Partito Democratico, per bocca del deputato Giuseppe Romanini, si è già espressa in maniera contraria agli impegni presentati dalle opposizioni. “Tutta la fiscalità ruraleha affermato il parlamentare emiliano del PDsarà interamente rivista il prossimo anno e rigetteremo le mozioni perché ritenute strumentali”.

 

Come ci sembra assurda e incostituzionale questa incredibile imposta che pesa ulteriormente su un settore, come quello primario, ritenuto solamente un bancomat dal Governo Renzi, persino nell’anno dedicato all’alimentazione con l’evento degli scandali Expo 2015, così ci appare inconcepibile l’atteggiamento del Partito Democratico che non vuole assolutamente discutere dell’IMU agricola dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla CameraSe ai parlamentari della maggioranza basta un tweet del capo per credere di fare il bene degli agricoltori, noi abbiamo bisogno di fatti concreti e di prese di posizione nette, precise, chiare e trasparenti. Se il PD intende rivedere la fiscalità rurale si inizi a parlarne da oggi in Aula: i loro parlamentari possono votare i nostri impegni al Governo Renzi. Soprattutto per le questioni relative alle fitopatie ed alle altre calamità che hanno colpito ad esempio il Salento e la Puglia nell’ultimo anno, a cui l’Esecutivo aveva dato parere favorevole approvando il mio ordine del giorno solamente un mese fa”.

 

Quattro gli impegni al Governo Renzi richiesti dal Movimento 5 Stelle. Viene richiesta una revisione complessiva delle norme in materia di fiscalità rurale e, in particolare, ad esentare i terreni agricoli dall’applicazione dell’IMU dall’anno 2015. Si richiede il rimborso ai proprietari dei terreni agricoli che, in base a quanto previsto dalla legge 34/2015, abbiano proceduto al pagamento dell’imposta entro il 31 marzo scorso, compensando i comuni interessati dal minor gettito derivante dalla mancata entrata tributaria anche attraverso la riduzione degli sgravi da interessi passivi di banche ed assicurazioni previsti dall’art. 96 del Testo Unico delle imposte sui redditi. Particolare attenzione ai piccoli agricoltori: si richiede l’esenzione dal pagamento dell’IMU per quei coltivatori il cui fatturato non sia superiore 15.000 euro annui nonché a quelli ubicati in comuni vittime di calamità naturali verificatesi a partire dall’anno 2014, così come individuati dai relativi decreti del Ministero delle Politiche agricole. Infine, i 5 Stelle chiedono al Governo Renzi di procedere con urgenza all’aggiornamento del catasto agricolo nonché della classificazione Istat dei comuni italiani, tenendo conto dell’evoluzione e della trasformazione del territorio e del settore primario degli ultimi decenni, ponendo l’accento sulla redditività dei terreni agricoli.

 

 




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