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Il degrado delle periferie. Sciopero della fame e della sete ai Tamburi di Taranto
venerdì 1 maggio 2015

da Monica Altamura
candidata M5S consiglio regionale Puglia


candidata M5S regione Puglia

Il degrado delle periferie delle città è un classico paradigma dell’imputridimento della società capitalistica in tutti i paesi occidentali, ma se aggravato dall’inettitudine di taluni politici di alcune gestioni comunali del sud Italia allora l’incuria si avvicina quasi alla vergogna più totale!
Il comune di Taranto è l’archetipo di questa situazione, sono ormai anni che il M5S denuncia la totale assenza da parte dell’amministrazione comunale dai quartieri della città e da ciò che dovrebbe essere una normale conduzione del territorio, e ciò che si sta verificando nelle periferie è qualcosa di agghiacciante, l’inefficienza, l’indolenza e la non curanza della pubblica amministrazione in alcune zone limitrofe (Tamburi, Paolo Sesto, Lama, San Vito ecc….) ha di recente raggiunto livelli davvero insostenibili.
La conseguente esasperazione dei tarantini è arrivata allo stremo, tanto che alcuni stanno già intraprendendo azioni di forza. E’ di questa mattina infatti, la presa di posizione drastica di diversi cittadini facenti parte del Partito Comunista dei Lavoratori, i quali hanno iniziato uno sciopero della fame e della sete ad oltranza se non saranno rispettate le normali regole del vivere civile, e se non saranno prese in considerazione le loro sacrosante richieste di cittadini e contribuenti.
I residenti della zona che circonda la Piazza Giambattista Savino (ex Piazza G. Pascoli) del rione Tamburi, hanno deciso quindi di scendere in piazza al fianco degli attivisti del PCL e far valere i loro diritti. Essi denunciano lo stato di degrado vergognoso in cui versa lo slargo in questione, che alla vista appare come una zona di guerra appena bombardata: asfalto quasi inesistente, marciapiedi ormai ridotti ad un puzzle della lego, buche quasi ovunque nelle quali possono accomodarvisi persino macchine per tutta la loro lunghezza, ed il tutto condito da lampioni d’epoca di Giolittiana memoria, fatiscenti arrugginiti ed a rischio caduta, un cantiere edile sarebbe un posto di estremo relax al confronto, ma in quei luoghi di costruzione, però non è consentito a dei bambini di trascorrere i loro momenti spensierati di giochi, cosa che invece purtroppo avviene ovviamente in Piazza Giambattista Savino.
Lo stato di degrado e di totale abbandono in cui versa la suddetta piazza, non solo offende il decoro dei civilissimi abitanti del quartiere, ma costituisce un estremo rischio per lo stato di pubblica incolumità degli stessi abitanti.
A fronte dei sempre pochi denari che vengono spesi per abbellire le zone più ricche della città i quartieri popolari vengono invece trattati come fossero campi di concentramento in cui lasciare marcire interi strati di lavoratori, donne, anziani, e bambini.
La situazione penosa di questa particolare zona però risale a ben prima che si insediasse questa ennesima amministrazione infatti l’ultimo rifacimento dell’asfalto risale al 1965 anno in cui la piazza ospitò una manifestazione olimpica di pattinaggio a rotelle.
La candidata al consiglio regionale per il M5S Monica Altamura chiede agli organi competenti, di porre immediatamente rimedio alla situazione incresciosa che si è venuta a creare, tranquillizzando in primis i cittadini ponendoli in uno stato di distensione e di sicurezza per la loro salute, ed impegnandosi a stretto giro a risanare finalmente lo stato dei luoghi ed esaudire almeno in parte le loro giuste richieste.






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