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Intervista a V.Oliva, "capitano coraggioso" della Rari Nantes.
giovedì 14 novembre 2013

da F. Cafaro
Uff.Stampa
Rari Nantes Taranto

 
 
RARI NANTES. OLIVA, CAPITANO CORAGGIOSO: “TARANTO, CREDO IN TE”
 
 Ventiquattro anni di cui quattordici trascorsi con la Rari Nantes Taranto. Questa in estrema sintesi la scheda anagrafica di Valerio Oliva, capitano della squadra che affronterà il prossimo campionato di serie B. Difensore centrale, studente di medicina, il giocatore tarantino parla di sé, della squadra, del rapporto con il fratello-pallanuotista Davide e dell’apporto alla squadra fornito da coach Dusan Vidovic:

PANE E PALLANUOTO. “Ho iniziato questo sport da piccolo, grazie alla passione dei miei genitori per la pallanuoto (la mamma Marisa è vicepresidente della Rari Nantes e il papà Raffaele è dirigente della società – ndr) e devo dire che questa disciplina sin da subito è entrata a far parte della mia vita. Inoltre in squadra con me c’è mio fratello Davide, diciannove anni, che però ha un ruolo opposto al mio. Lui è un giocatore dalle spiccate doti offensive, a me invece piace difendere e bloccare le incursioni d’attacco degli avversari.
Pratico questo sport da sempre, non è facile conciliare gli studi di medicina con la pallanuoto, l’unico modo è fare leva sulla propria volontà. Occorre dedicarsi a questa attività per raggiungere risultati importanti. Credo che il segreto sia eliminare il superfluo, cioè non utilizzare tempo se non per studiare, andare a lezione ed allenarsi. Ovviamente mi costa molti sacrifici ma, se fatti con cuore e passione, so che verranno ripagati. Il lavoro settimanale in vasca richiede grandi energie, anche perché svolto tra Taranto, San Giorgio Jonico e Bari, ma razionalizzando il tempo a disposizione si possono unire tutte le esigenze sportive e di studio.”
CON VIDOVIC NON SI SBAGLIA. “Ci stiamo preparando ad affrontare un campionato molto difficile, ma credo che la nostra guida tecnica sia la migliore in circolazione. Avere un allenatore esperto e preparato come Dusan Vidovic consente a noi di fare un salto qualitativo in avanti e di lavorare in maniera diversa, più pregnante per la serie B. Il coach ha portato a Taranto una mentalità di gioco più evoluta, movimenti in vasca diversi e tattiche innovative. Devo dire che anche grazie alle nostre basi formate dai tecnici Sabato (che è anche il presidente della squadra – ndr) e Semeraro, i giocatori stanno rispondendo molto bene ai dettami impartiti da mister Dusan.
Stiamo assimilando la sua mentalità di gioco, lui ci dice sempre che dobbiamo giocare come un ‘carro armato spedito verso la salvezza’ e credo che questa sia l’unica ricetta da sperimentare per la prossima stagione”.


PRIMA LA SALVEZZA E POI CI DIVERTIREMO. “Grazie anche alla cura Vidovic vedo notevoli miglioramenti nella nostra squadra. Le altre formazioni si sono rinforzate e di molto, poi c’è sempre l’incognita delle siciliane che sfruttano il fattore campo e riescono a trasformarsi durante ogni partita.
Se i valori della nuova serie B dovessero rivelarsi come quelli già testati nella nostra esperienza in questo torneo due anni fa, allora dico che la salvezza dovrebbe essere alla nostra portata. Poi una volta raggiunto l’obiettivo potremmo toglierci qualche altra piccola soddisfazione, l’importante è restare con i piedi per terra, ricordando di essere una matricola ma al tempo stesso di rappresentare una squadra dalla grande tradizione sportiva.”.




AMICI, ATLETI, TARANTINI ORGOGLIOSI. “Essere capitano della Rari Nantes Taranto è una responsabilità che gestisco con estrema serenità. E’ un prestigio rivestire questo ruolo in un torneo prestigioso come quello di serie B. Sento relativamente il ‘peso’ del capitano perché nello spogliatoio, dopo tanti anni, è come se fossi in famiglia, conosco benissimo i miei compagni grazie a tanti campionati affrontati insieme. La nostra formazione è composta da gente molto motivata ed oltre alle ‘ex giovani leve’, pallanuotisti ormai ventenni, c’è qualche elemento più esperto che garantisce un apporto di stabilità e tranquillità all’intero gruppo. Non è difficile creare armonia tra di noi, siamo compatti e determinati perché abbiamo lo stesso fine e la stessa passione per questo sport”.
WATERPOLO JONICA: SALTO DI QUALITA’. “La pallanuoto a Taranto credo che si esprima solo in parte rispetto al suo potenziale. In generale vedo delle buone qualità nelle formazioni giovanili gestite dalla nostra società. Ovviamente nelle squadre Under 13 e Under 15 il vero obiettivo è quello di divertirsi ed imparare questa disciplina, i risultati sono importanti in un momento successivo. Comunque sia devo dire che c’è già più di qualche elemento molto interessante ed in possesso dei cosiddetti ‘numeri’.
 
 Ufficio stampa Rari Nantes Taranto 1996

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