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“Il rivoluzionario e futurista D’Annunzio seppellisce definitivamente il lamento di Pascoli”.


di Pierfranco Bruni



Pierfranco Bruni e Maria Giovanna Russo






Taranto ha celebrato Gabriele D’Annunzio a 150 anni dalla nascita con un incontro di studi che ha visto protagonista la relazione di Pierfranco Bruni e l’intervento di Maria Giovanna Russo

 

 

Celebrato Gabriele D’Annunzio a 150 anni dalla nascita con un incontro di studi organizzato dalla Libreria Mondatori di Taranto, che ha visto protagonista Pierfranco Bruni, che ha delineato le linee critiche dell’opera dello scrittore nato a Pescara tratteggiando un profilo caratterizzate e fuori dagli schemi comuni e antologici e Maria Giovanna Russo Caradonna che ha parlato di D’Annunzio e il cibo tra sesnualità e passioni.

Ma il 2013 è l’Anno delle Celebrazioni dedicate a D’Annunzio e per l’occasione Pierfranco Bruni (Vice presidente nazionale del Sindacato Libero Scrittori), dopo diversi studi sul Novecento letterario, ha nuovamente posto l’attenzione, con “Lo scrittore e il viandante”, sul D’Annunzio rivoluzionario nella lingua e nella politica, sciamano e deciso conoscitore della cultura Mediterranea e Albanese.

Maria Giovanna Russo ha scelto come tema conduttore il legame che il poeta aveva con il cibo proponendo una serie di ricette che sono stati elementi di discussione ampia anche per un rapporto tra sensualità e gusti gastronomici.

Si è discusso dell’estetica dannunziana ma anche di tradizioni, usi e sulla funzione letteraria e sui sentieri di un Novecento tutto vissuto su griglie simboliche che trovano in D’Annunzio un punto di riferimento e una chiave di lettura di un secolo che continua a vivere tra linguaggi, forme e poesia.

Pierfranco Bruni, che più volte si è occupato di D’Annunzio in diversi scritti e testi, pubblicherà prossimamente, un saggio che traccerà le metafore del “Notturno” come alchimia del “fuoco” e “contemplazione della morte” (“Gabriele D’Annunzio. L’alchimia del fuoco e lo sciamamo notturno”) in un attraversamento onirico e tragico. Un annuncio di una pubblicazione che vedrà protagonisti studiosi italiani ed internazionali con contributi di diverse università estere.

D’Annunzio era nato il 12 marzo del 1863 a Pescara e morto il 1 marzo del 1938 a Gardone Riviera.

Tra Pierfranco Bruni e Maria Giovanna Russo si è subito innescato un confronto che è stato sviluppato su tesi e tematiche letterarie e storiche ma anche su una lettura di alcuni testi che hanno permesso una suggestiva interpretazione e provocazione estetica.

Infatti la straordinaria forza letteraria di D’Annunzio ha permesso di una chiave di lettura in una visione non solo analitica ma fortemente comparativa sia con gli strumenti critici che con l’impostazione che le culture hanno adottato nel confrontarsi con un poeta e un uomo al centro di un’epoca che ha dettato i modelli linguistici della contemporaneità.

Importante la sottolineatura di Bruni che ha concluso il suo intervento parlando di un D’Annunzio legato al Futurismo e ai modelli innovati della pubblicità sostenendo che in D’Annunzio c’è il Novecento e “La pioggia nel pineto” chiude una stagione romantica e crepuscolare tra nenia e lamento.

“D’Annunzio seppellisce definitivamente Pascoli”. Con queste parole Bruni ha chiuso la sua relazione.

 




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