ATTIVITA' REGIONALE COR 13 GENNAIO 2016
da grupporegionalecorpuglia@gmail.com
Dichiarazione del presidente del gruppo Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo
Non è possibile che gli agricoltori pugliesi continuino a essere tartassati da un Consorzio di bonifica che ha le tariffe più alte d'Italia e i servizi più scadenti che siano mai stati offerti.
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CONSORZI DI BONIFICA, VENTOLA: “TRIBUTO 630? CI RISIAMO. OCCORRERA’ RICORRERE IN COMMISSIONE TRIBUTARIA”.
Dichiarazione del consigliere regionale Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola
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Dichiarazione del consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti,
Erio Congedo
Mentre la Regione “studia” gli operatori del settore vito-vivaistico salentino continuano la loro via crucis.
Abbiamo apprezzato l’interessamento e le rassicurazioni fornite durante il Consiglio regionale di ieri, 12 gennaio, dall’assessore Di Gioia che ha dichiarato che sono allo studio del suo Assessorato sia la possibilità di prevedere un sostegno ai vivaisti per l’acquisto dei costosi macchinari per trattare le barbatelle (considerate dall’Unione Europea a rischio contagio Xylella) sia quello di dimostrare la non razionalità del provvedimento adottato che penalizza fortemente e inutilmente il settore.
Belle parole accompagnate, siamo certi, dalla seria volontà dell’assessore di risolvere il problema, ma allo stato dei fatti per gli addetti oltre il danno si profila una beffa di dimensioni abnormi. Perché per poter commercializzare il prodotto gli operatori hanno, comunque, provveduto di tasca propria ad acquistare i macchinari per la termoterapia (il cui costo oscilla tra i 150 e i 180 mila euro) e sono anche pronti a farli funzionare non appena saranno consegnati - per non perdere ulteriore tempo prezioso sul mercato, tutto a vantaggio di altri vivaisti concorrenti - salvo però che nessun protocollo è stato previsto per la certificazione dell’avvenuto trattamento.
Insomma, dopo aver comprato le costose macchine e aver “lavato a caldo” le barbatelle per essere commercializzate i vivaisti hanno bisogno di chi certifica l’avvenuto trattamento altrimenti siamo al punto di partenza, con il serio rischio che gli operatori possano aprire nei confronti della Regione un contenzioso per l’ulteriore tempo perso in un settore ormai allo stremo.
Bari, 13 gennaio 2016
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PATTO PER TARANTO, PERRINI: “SE SI VUOLE UN VERO RILANCIO DOBBIAMO ANDARE OLTRE GLI STECCATI IDEOLOGICI” Dichiarazione del consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Renato Perrini
La grave emergenza socio economica in cui versa il territorio ionico richiede, oggi più che mai, coesione e unità di intenti. In questa direzione ci stiamo muovendo attraverso quel "patto per Taranto" che ci ha visti, come consiglieri regionali del territorio, metterci insieme per raggiungere un ambizioso obiettivo: definire una piattaforma comune. La politica, dunque, superando ogni steccato ideologico, prova a ricercare, sul piano del metodo, i motivi di una condivisione di strategie e obiettivi, pur nel rispetto delle diverse sensibilità e valori. Uno sforzo significativo che rischia di essere vanificato se, come si continua a verificare, l'esempio non viene seguito dalle altre istanze del territorio: istituzioni, associazioni, rappresentanze di categoria. Noto, in particolare che, da parte di alcune importanti organizzazioni del territorio si continua ad assumere posizioni che segnalano una tendenza a privilegiare alcune relazioni con le rappresentanze politiche di una parte, venendo meno quindi a quell'impegno, troppo spesso solo formale, a dialogare con tutte le forze politiche e a favorire coesione e unità d'azione. Auspico che vi sia un cambio di rotta e che si comprenda che atteggiamenti isolazionistici, o peggio conflittuali, non producono crescita e progresso, ma, al contrario, indeboliscono tutti, e in particolare chi ne è responsabile.
Bari, 13 gennaio 2016
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PRIMARI A SCAVALCO, MANCA: “NON SI POSSONO ASPETTARE GLI ACCORPAMENTI. SOSTENGO L’AZIONE DEL PRIMARIO DI GALATINA CHE SI OPPONE” Dichiarazione del vice presidente della Commissione Sanità e consigliere dei Conservatori e Riformisti, Luigi Manca
Siamo seriamente preoccupati che in attesa degli annunciati accorpamenti, per i quali vista la complessità della materia (Piano di riordino dei servizi sanitari) non si prevedono certo tempi brevi, la nomina di “primari a scavalco” non solo con tingerebbe ad alimentare una sorta di anarchia fra gli addetti ai lavori di alcuni reparti ospedalieri, ma rischia ancor di più di mettere a repentaglio il buon funzionamento degli stessi, con la possibilità concreta che possano verificarsi casi di malasanità, dovuti alla non continua presenza del primario, l’unico chiamato ad assumersi scelte mediche che devono invece essere prese nell’immediatezza.
Mi riferisco in modo particolare a quei reparti come Chirurgia o Ginecologia-Ostetricia, anzi proprio in quest’ultimo settore stiamo assistendo a una serie di eventi tragici che stanno interessando non poche donne italiane in gravidanza e a maggior ragione la presenza di un primario- responsabile diventa essenziale per il funzionamento del reparto. Per questo condivido e sostengo l’azione del collega primario di Ginecologia dell’Ospedale di Galatina che si rifiuta di essere anche primario di COPERTINO. Un’opposizione che rivela l’alta professionalità di chi avendo a cuore la salute delle donne non intende metterla a rischio dividendosi in due reparti di cittadine diverse.
Ora le rassicurazioni date dal governo nel corso del Consiglio regionale di ieri, 12 gennaio, non possono essere accolte: il sapere, anzi, che le “nomine a scavalco” saranno evitate quando ci sarà l’accorpamento dei reparti ci lascia intendere che chissà quanto altro tempo dovrà passare per risolvere un problema che deve essere affrontato urgentemente se non vogliamo aumentare il rischio di una qualità sempre più scadente delle prestazioni ospedaliere a fronte di uno sforzo immane degli operatori sanitari.
Bari, 13 gennaio 2016
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