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Che disastro di commedia, tutta da ridere al Teatro Orfeo, martedì 6 febbraio

da Vito Piepoli

Dopo il successo internazionale dello scorso anno e la messa in scena in contemporanea in diverse capitali europee, Londra, Parigi, Budapest, Varsavia, Atene e Roma, torna in teatro “Che Disastro di Commedia“, il 6 febbraio al Teatro Orfeo di Taranto.
“Lo spettacolo ha avuto una gestione abbastanza lunga perché gli inglesi hanno provato questo spettacolo prima in un atto unico di 1 ora ed un quarto, debuttando in un piccolo teatro pub di sessanta posti. Poi piano piano lo spettacolo cominciava a funzionare con maggiore pubblico, per cui lo hanno allungato ad 1 ora e mezza, 1 ora e tre quarti e poi è diventato di 2 ore” ha riferito Gianluca Ramazzotti, il progettista artistico dello spettacolo.
Il giallo comico “Che Disastro di Commedia” ha fondamentalmente dall’inizio alla fine, lo stesso ritmo di una coreografia che va rispettata perché se salta un passo salta tutto il resto.
Un aspetto importante è la cifra comica, nel senso che è molto differente rispetto al normale linguaggio comico presente in Italia.
E “la difficoltà non è stata tanto nel riadattare la traduzione all’italiano ma nel rendere credibili le reazioni degli attori in scena, nel momento in cui arrivano i disastri. Noi siamo chiamati a mettere in scena una partitura musicale, una coreografia vera e propria, per dar vita ad un ingranaggio così perfetto che genera delle risate veramente impensabili. Perché se poi il tempo comico di quando deve scendere un oggetto non è quello, abbiamo toppato, invece la cosa proprio bella, la cosa difficile è il sincronismo che c’è fra la parte tecnica e la parte attoriale. Il codice che c’è in questo spettacolo è molto semplice, arriva subito immediatamente al pubblico, senza grossi pensieri senza grandi sofismi, ma sopratutto arriva il codice del divertimento anche ai bambini” ha precisato Gianluca Ramazzotti.
É una commedia che va storta. Prendete una compagnia di giovani attori allo sbaraglio, una scenografia che non sta in piedi, un regista senza talento né esperienze, una prima attrice vittima di svenimenti, un modello che vuol fare l’attore a tutti i costi, una direttrice di scena che si improvvisa attrice, e fate loro recitare un giallo di serie B, con una trama sconnessa, battute impronunciabili e un finale senza senso. Aggiungete porte che non si aprono, scene che crollano, oggetti di scena che scompaiono e ricompaiono come e dove non dovrebbero e attori che come se nulla fosse continuano a dire eroicamente le loro battute.
I disastri si accumulano in un crescendo senza controllo, e così il divertimento del pubblico, in questo strepitoso pasticcio teatrale che mette insieme il gioco del teatro nel teatro di “Rumori fuori scena” e la comicità irriverente dei Monty Python.

I personaggi e gli attori sono degli “eroi”, sostanzialmente, vanno avanti, portano in scena questo giallo fino all’ultimo, nonostante tutto intorno, crolla.
Praticamente uno show sensazionale in cui gli attori si divertono tantissimo a farlo, ma ancor di più il pubblico a vederlo.
“The play that goes wrong” (Che disastro di commedia) venne messo in scena dal regista Mark Bell nel 2012 in un minuscolo teatro all’interno del pub londinese The Old Red Lion. Con massimo 60 spettatori a sera e la scenografia costruita dagli attori stessi. Il successo fu tale da essere riallestita al Dutchess Theatre di Londra, dove debuttò in prima mondiale nel 2014.
Vincitrice degli Olivier Awards 2015 e del Premio Molière 2016 come migliore commedia dell’anno, è ormai un successo planetario, rappresentata a Londra, Parigi, Budapest, Atene, Buenos Aires, in Australia e negli Stati Uniti.

Attualmente in scena a Londra e in vari Teatri Inglesi e Irlandesi, sta per terminare la Tournée Australiana ed è sbarcata a Broadway (NY), prodotta da JJ Abrams.
Nella stagione teatrale 2016/2017 è stata rappresentata per la prima volta in Italia, rimanendo in scena per ben 7 settimane a Roma.
"Che Disastro di Commedia” nella prossima stagione teatrale porterà scompiglio e divertimento in numerosi teatri Italiani, tra i quali: Teatro Carcano di Milano, Teatro Brancaccio di Roma, Teatro Michelangelo di Modena, Teatro Gioiello di Torino, Teatro Orfeo di Taranto e molti altri.

“Che Disastro di Commedia” è uno spettacolo esilarante pieno di colpi di scena di Henry Lewis, Jonathan Sayer, Henry Shields, con la traduzione Enrico Luttmann, la regia di Mark Bell, con Luca Basile, Valerio Di Benedetto, Yaser Mohamed, Marco Zordan, Stefania Autuori, Viviana Colais e la partecipazione di Gabriele Pignotta.




Vito Piepoli
giornalista tess. n. 99479
cell. 3472293761





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