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da Press Noiconlitalia
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POLICLINICO DI BARI, ZULLO: AZIENDA OSPEDALIERA E UNIVERSITARIA ALLO SBANDO! EMILIANO NOMINI SUBITO IL DIRETTORE GENERALE

Grido di allarme per la situazione caotica del presidente del gruppo regionale Direzione Italia-Noi con l’Italia, Ignazio Zullo



Il Policlinico di Bari? Un’azienda ospedaliera e universitaria completamente allo sbando!

Da sei mesi senza direttore generale e con Giancarlo Ruscitti costretto a dividere il suo tempo fra il più grande nosocomio della Puglia, del quale è commissario, e il Dipartimento Salute della Regione, del quale è il direttore, e chiaramente non riesce ad assicurare la gestione ordinaria sanitaria e amministrativa: dal toner delle stampanti ai referti che non vengono acquistati, dalle grandi apparecchiature diagnostiche sottoutilizzate ai contratti individuali dei dirigenti non rinnovati è caos completo. E’ come una grande nave senza capitano in balia di onde e tempeste e a risentire di questa gestione fallimentare sono i pazienti e gli operatori. Senza contare che nel Policlinico si formano i medici del futuro, questa situazione penalizza anche la Facoltà di Medicina di Bari che risente dei disagi di mancanza di organizzazione!

Ieri in Consiglio regionale abbiamo approvato le linee guide per la nomina dei direttori generali, ora il presidente Emiliano, anche in qualità di assessore alla Sanità, non ha più alibi: nomini al più presto il direttore generale del Policlinico di Bari… a meno che non voglia tenere per sé anche questa nomina così come l’Ambiente, i Lavori Pubblici, lo Sviluppo economico e chi più ne ha più ne metta!


Bari, 11 aprile 2018


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DISCARICA VERGINE, VENTOLA-PERRINI: C’E’ VOLUTO UNO SCOOP GIORNALISTICO PER CONOSCERE IL FUTURO… SCONCERTANTE PER LA POLITICA!

Così i consiglieri regionali di Noi con l’Italia, Francesco Ventola e Renato Perrini, al termine dell’audizione del direttore Ager, Grandaliano, in Commissione Ambiente


Scoprire così del futuro della Discarica Vergine (in località del Comune di Lizzano) è paradossale per la politica tutta: la Regione Puglia, attraverso una società strumentare (Aseco?!? di proprietà dell’Acquedotto pugliese), ha deciso di sostituirsi al privato, di procedere a proprie spese alla bonifica, ma soprattutto al riempimento con materiale biostabilizzato (quindi di fatto la sta riaprendo) e una volta riempita di chiuderla. Nel frattempo ha avviato un procedimento amministrativo-giudiziario di “esecuzione in danno” che chiaramente porterà alla confisca del bene, visto che i privati sono falliti, che diventerà di proprietà della Regione. Ma per fare cosa? Quale progettualità c’è dietro tutto questo?

C’è voluto un servizio televisivo del Tgnorba che paventava l’acquisizione della discarica da parte della Regione Puglia per poter finalmente avere un’audizione dove, per la verità, avremmo voluto che a relazionare ci fosse il presidente Emiliano, nonché titolare della delega all’Ambiente, e non un tecnico come il direttore dell’Ager, Gianfranco Grandaliano, che in modo puntuale quanto lapalissiano ci ha svelato che da circa 20 giorni (praticamente da quando c’è stato che stato lo scoop giornalistico) l’avvio di una proceduta di esecuzione in danno per procedere alla bonifica, riempimento, chiusura della discarica.

E quando pensava il presidente Emiliano di informare il Consiglio? Ma anche la sua stessa maggioranza visto che l’audizione di oggi è stata richiesta da tutti i consiglieri regionali tarantini (di centrosinistra-centrodestra e M5S) che sono letteralmente caduti dal pero di fronte alle parole di Grandaliano? E quante altre situazioni analoghe vengono gestite in questo modo senza nessuna politica di programmazione, ma agendo a macchia di leopardo spinti da questa o quella emergenza???

Ricapitoliamo,: più di quattro anni fa la Discarica Vergine, una delle più grandi della Puglia, viene sequestrata dai carabinieri su mandato della Procura di Taranto per sospetto inquinamento – tanto meno dell’aria - che costringe le popolazioni a tenere chiuse le finestre nel periodo estivo, oltre che disturbi fisici come bruciore agli occhi, nausea etc. etc. Un anno fa, di fronte al silenzio più totale sul futuro, sui rischi di inquinamento abbiamo come partito presentato la richiesta di un’audizione per conoscere da Arpa e Asl se ci fossero problemi di inquinamento della falda, visto che i pozzi sentinella presentano in alcuni periodi dell’anno livelli anomali nei materiali rilevati. Misteriosamente questa audizione non ci viene concessa. Ma oggi molte cose sono chiare, ma alimentano anche tanti altri dubbi derivanti sicuramente da un presidente e una giunta regionale che pensano di governare in segreto, solo pochi devono sapere quello che accade davvero. Ma perché? A chi giova tutto questo?


Bari, 11 marzo 2018



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per informazioni
mariateresa d'arenzo
338/2447026



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