Anno 0 numero 2 graffi e graffiti senza frontiere 15 Ottobre 2003
E io dico che cambia!
di Francesco Calia

In questo secondo numero trovo, con soddisfazione e certamente gratitudine, qualche amico in più che ha creduto nella nostra proposta. TarantoPost infatti è poter parlare, scrivere, chiedere, rispondere, dibattere, sperare, civilmente ma liberamente, piuttosto che stare, anzi restare a guardare o ad ascoltare. Tande nò cange mai ninde 'mman'a chiste!
In silenzio, inerti, impotenti, dinanzi a quelli che contano, quelli che possono, quelli che hanno e sanno sempre tutto.
Qualche amico in più ha pensato invece che anche la nostra voce conta, anche i nostri sogni e i nostri legittimi orgogli contano. Ma bisogna esprimerli!
Taranto per noi è appunto come un sogno ma è soprattutto un grande, immenso, interminabile amore: è questa la molla che ci deve spingere a credere che tutto può invece cambiare. Una città oggi derelitta, con tanti problemi, e in ogni campo, può tornare ad essere la regina che fu.
Sissignori, ma dobbiamo crederlo e volerlo tutti, con forza, con generosità, con pazienza ma sempre, sempre con fiducia.
Io, per esempio, ho fiducia che colei che oggi ci rappresenta, votata, chiamata, eletta dal popolo con la viva speranza che ci rappresenti come meritiamo, alludo ovviamente alla Dott.ssa Rossana Di Bello, la prossima volta che le dovessimo scrivere ed inviare una lettera affinchè faccia il suo sacrosanto dovere e ci tuteli (sto parlando a proposito della severa censura che avrebbero meritato le volgarità a profusione propinateci dalla signorina Mariolina Scoponi qualche giorno fa e di cui forse sapete), tuteli la nostra dignità e la nostra immagine, lei che all'immagine mostra di tenere parecchio, ci risponda, e se non proprio direttamente a noi che siamo forse dei signori nessuno ed evidentemente non possiamo ambire a cotanto privilegio, ebbene che lo faccia comunque, risponda da tarantina vera, per una città, per la sua città, per i suoi concittadini, tutti i suoi concittadini, che in lei hanno riposto e
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Gli aforismi di Oscar Uaild
di Salvatore Ladiana continua...






T'nèmme n'artiste e no' ne sapemme ninde
Maria Grazia Caffio continua...





Indovina indovinello
Mangiacervidde, congorsi, amenità continua...




Offerte di lavoro
di Gabriella Paris continua...

Il nord è il nord, però ...
di Gabriella Paris

Penso spesso al mio stile di vita a Taranto, ora sono qui al nord e tutto è cambiato. Non passa giorno che io non scopra quanta diversità mi circonda. E’ difficile accettarla ad un’età adulta, provo quindi a riflettere, a costruire paragoni parlando a me stessa come se fossi davanti allo specchio riflettendo sui benefici e sulle rinunce di questo cambiamento radicale della mia vita…..
“Siamo amanti delle cose semplici noi, un panzerotto da Ernesto, una birra Raffo ed una passeggiata al lungomare: ecco una serata tipo nella nostra città.
Ma al nord è diverso, ogni regione ha le sue tipicità io potrei parlarti del veneto…
Se non hai almeno 25/30 euro
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Una boccata d'aria pura ...
di Maria De Giosa continua...
DICIANNOVE ANNI SEI MESI UN GIORNO
di Fabio Tagliente
Ricordate il "19 anni, 6 mesi e 1 giorno"? Tanti, ma tanti anni fa era questo il primo scoglio dei lavoratori italiani: si poteva andare in pensione per dedicarsi a qualche hobby o ad un'altra attività e, cosa importantissima, si lasciava il posto ad un giovane. A Taranto hanno approfittato di questo scoglietto tanti lavoratori (insegnanti, militari, impiegati comunali, ecc). Un giorno arrivò Giuliano AMATO a dirci che i conti dello Stato erano in rosso ed era necessario risparmiare; poi arrivò Lamberto DINI e ci
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UN TARANTINO SUL VAJONT
di Lorenzo Manigrasso continua...


Arsenale Militare, quale futuro?
di Francesco Alba continua...




Servizi Speciali dall'inferno
di Fabio Principale
La verità vi farà liberi
... Un giorno al canile ...
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Cronache da una Taranto che sarà (?) - seconda parte
di Roberto Cardone
Per anni avevo insistito con mia madre perché si trasferisse; macché, ella non aveva mai minimamente considerato l’idea di lasciare il quartiere Tamburi, il quartiere della morte.
Soltanto nel 2019, cioè dopo più di dieci anni dalla chiusura dell’impianto siderurgico, i livelli di PM5 e PM10 erano finalmente scesi a livelli considerati tollerabili.
Certo, una grossa mano era venuta anche dal cambio epocale del sistema di trazione degli autoveicoli: ormai i derivati del petrolio erano
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Amare una maglia
di Marco Garagozzo continua...




Gli Hawks
Una squadra tarantina in Junior League
Football americano
continua...


Luna Luna
Filastrocche di vita

di Salvatore Ladiana continua...




L'iniziativa della "Clodia"
Scoprire la propria città dopo anni di forzata lontananza
di Monia Calia
continua...



Carosino: "la città del vino"
di Stefan Gregucci continua...



Taranto, l'arte, una volta ...
di Maurizia Zocche continua...






La Posta dei lettori

Saluti alla Redazione
i lettori ci scrivono continua...

Inquinamento Industriale
di Luigi Romeo continua...
Per suggerimenti, proposte, articoli e quant'altro scrivere a : tarantopost@libero.it
(gentilmente entro e non oltre il giorno 5 di ogni mese)

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