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la sede del Liceo Lisippo
ennesima incompiuta tarentina

giovedì 16 maggio 2013

da osservatoriolegnc@libero.it




redazione@tribunadelsalento

 Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus (TA)  osservatoriolegnc@libero.it

 

LICEO LISIPPO: QUALE SCELTA? PERCHE'?

 

 

Spiragli di luce per Taranto, l’uscita da un tunnel di illegalità e soprusi nel nome del ricatto occupazionale, nel nome e per conto del ruolo politico ed amministrativo rivestito, nella presunzione di poter travalicare i limiti del mandato, delle leggi, del buon senso e del rispetto dei diritti.  Laddove la politica ha tergiversato sono intervenuti Comitati (il Comitato “Taranto Futura” è stato l’emblema della “riscossa”) ed associazioni, è intervenuta a gamba tesa la Magistratura, Magistratura che ha detto “Basta” alla prevaricazione autorizzata dell’ Ilva, al danno ambientale autorizzato, alle morti sul lavoro o da inquinamento. Magistratura che ha disposto, oggi, l’arresto del presidente della Provincia, Florido, ex sindacalista, poco impegnato nella tutela dei lavoratori, più incline, evidentemente, a tutelare i “padroni”. Scoperchiato, di fatto, un vaso di Pandora, dal quale fuoriescono rivoli di marciume che infettano  tutto e rischiano di mettere in discussione azioni ed opere.

Il nostro Osservatorio, da anni, lancia allarmi, denuncia situazioni, chiede risposte a quesiti che non riguardano gli interessi del singolo ma della collettività;  difficilmente ottiene risposte per quel muro di omertà che fa vedere solo quello che si vuole vedere, fa ignorare soprusi nel nome del potere economico o politico. 

Noi insistiamo ed, oggi, nel nome dell’arresto eccellente, vogliamo denunciare  l’assurdo progetto della Provincia, orientata al trasferimento del Liceo artistico Lisippo nell’ex struttura Bernardini, trasferimento che, a quanto pare, abbatterebbe il costo del canone di locazione di qualcosa come 100.000 euro (se ben ricordo, il  costo della sede attuale è sui 350.000 euro!) . Parliamo di “progetto assurdo” per la sussistenza dei motivi che elenchiamo di seguito.

1) Nel quartiere Salinella, quartiere da sempre snobbato e dimenticato, dove si è speculato oltremodo, specialmente nell’ultimo decennio, e dove il Comune, a nulla valendo il circostanziato esposto presentato in Procura avverso le Licenze rilasciate sì, ma in odore di illegalità data la particolare destinazione di PRG, il Comune, dicevo, ha inondato una vasta fascia di terreno- tipizzato come “Distretto Scolastico” e prospiciente la via Lago di Levico-  con decine e decine di palazzi abusivi pur con regolare licenza, un aborto in piena regola,  sui quali troneggia una sorta di bunker, ennesimo fallimento di una Comunità stordita da chiacchiere e promesse vane, destinato ad ospitare, sentite sentite, il Liceo Lisippo-, lo stesso che si vorrebbe trasferire nello stabile Bernardini in via Falanto-  Perché non è stato completato anziché gettare milioni di euro in fitti?

 

2) La Città Vecchia pullula di fabbricati storici – artistici – monumentali – nobiliari, di proprietà comunale restaurati con soldi pubblici, fabbricati dati in uso a famiglie che potrebbero  fruire degli alloggi popolari di recente realizzati proprio alla Salinella. 

Quale sistemazione migliore per un Liceo artistico? Dove gli ostacoli se non la volontà?

Invece , l’idea è di nuovo spreco di danaro pubblico, di una sistemazione tra le più infelici, perché via Falanto presenta grossissime  problematiche  di “Traffico – parcheggio – viabilità”. Viene da chiedersi: a chi giova siffatta soluzione? Quali interessi dietro queste scelte che non tengono conto alcune del bene della Comunità?

E’ il momento, per politici ed amministratori,  di fare chiarezza, di dare risposte serie  e coerenti, di confrontarsi con la società civile perchè le scelte la riguardano.

E' il momento di uscire dall'autoreferenzialità per essere rappresentanti dei cittadini e degli interessi dei cittadini, ai quali si deve dare conto, che lo si voglia o no, perchè, noi cittadini, siamo stufi, ma tanto stufi, di essere "oggetti"nelle mani di questi soggetti talvolta poco raccomandabili. Occorre vigilare, occorre segnalare, occorre denunciare, perchè, alla lunga, i nodi vengono al pettine ed il principio, presunto, di intoccabilità si rivela per quello che è: una bolla di sapone!

                      

Taranto lì, 15.05.13                                                                            Emma Bellucci Conenna





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