HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO

•   STELLATO-LUPO: coesione e rilancio,
i nostri impegni per Taranto

•   COMUNICATI STAMPA DEL M5S


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•  Centro di Documentazione


•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO


•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
Sergio Blasi su partecipazione alle primarie
domenica 23 novembre 2014

da blasi.ufficiostampa@gmail.com




“Partecipare alle primarie, la Puglia Migliore è nelle mani dei cittadini”

 

 

“Tra una settimana il popolo del centrosinistra pugliese sarà chiamato a una scelta precisa. Al di là della necessaria disputa tra tre nomi, le primarie questa volta più che mai consistono nella scelta tra precise opzioni politiche, necessariamente legata alla voglia di continuare quanto fatto in questi dieci anni del governo del centrosinistra in Puglia. I nomi di Minervini, Stefàno ed Emiliano rappresentano ciascuno il simbolo di diverse analisi di ciò che è stato e di prospettive su ciò che sarà.

Io sono convinto che la scelta migliore sia il voto a Minervini. Questo perché con lui ci sono le persone che guardano ai questi anni come a una movimento plurale, frutto dell’incrocio di esperienze e di sensibilità, di partiti, di comitati, di sindaci coraggiosi (come Guglielmo è stato) e di esperienze di risveglio culturale fiorite da Nord a Sud della Puglia. Con Minervini, infatti, stanno quelli che non guardano agli anni passati come a quelli del “governo Vendola”, ma quelli che sentono che una comunità politica ampia e aperta ha saputo prendere coscienza e portare la nostra Regione a caratterizzarsi come un altro Sud possibile, dove certamente non tutto funziona ancora alla perfezione, ma dove certamente sono venute allo scoperto persone e organizzazioni che ci provano, che hanno coraggio e che in molti casi ce la fanno. Questo non era e non è scontato che avvenisse. Perché oggi avere speranza a Sud, non è facile. Più facile è la rassegnazione, il ritorno a quelle “basi morali” della società meridionale arretrata, sulle quali per decenni una mediocre politica ha prosperato, che con il centrosinistra al governo abbiamo cominciato a superare.

Sostengo Minervini, con la sua onestà, la sua preparazione, la sua passione politica, anche perché garantisce che gli obiettivi che come centrosinistra ci siamo dati saranno raggiunti: continuare a valorizzare i giovani, la sfida cambiare l’assetto della nostra economia, rinunciando al gigantismo industriale (quello malato) e sostenendo l’industria ad alta specializzazione, capace di far convivere lavoro e rispetto dell’ambiente; spegnere Cerano e ad ambientalizzare l’Ilva; costruire una Puglia che guarda alla piccola e media impresa nei campi del turismo e dell’agroalimentare, che lavora accanto agli imprenditori per rafforzare le filiere produttive ancora fragili e arricchirle di talenti; puntare sull’innovazione sociale, favorire valori come la condivisione, il mutualismo, la messa a disposizione di tutti di spazi e risorse pubbliche in piena trasparenza. 

A una settimana dal voto è bene che gli elettori del centrosinistra riflettano su ciò che potrebbe accadere nell’ipotesi in cui decidessero di disinteressarsi delle primarie. Una scarsa partecipazione non farebbe che rafforzare i pacchetti di voto, la contrapposizione muscolare tra apparati. Sarebbe lo svuotamento delle primarie dal loro significato politico e simbolico. E un indebolimento del progetto di Puglia che nacque proprio nelle urne delle primarie quasi dieci anni fa. Attenzione, dunque: la Puglia migliore, nata nelle urne delle primarie, non può morire nelle urne delle primarie. Per questo nessun elettore si senta assolto dalla partecipazione. Lo dico soprattutto ai tanti che in questi anni si sono sentiti orgogliosi di essere pugliesi: in tempi difficili come quelli che viviamo, una forte partecipazione politica è il primo segnale di cui abbiamo bisogno per continuare a lavorare per il sogno di una Puglia migliore”.

                          

Lecce, 22 novembre 2014




Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   societĂ    ambiente   delfinario   blunote