“I DIECI.
PER NON DIMENTICARE”
Chiesa S.
Andrea degli Armeni
TARANTO –
H. 19.30
Il Centro Interculturale Nelson
Mandela di Taranto, in occasione della Giornata della Memoria 2015, invita la cittadinanza
a partecipare all'iniziativa “I DIECI. PER NON DIMENTICARE” che si terrà
martedì 27 gennaio nella Chiesa S. Andrea degli Armeni, nel cuore della città
vecchia di Taranto, dalle ore 19.30.
Aprirà l'iniziativa l'attore
Giovanni Guarino con la sua lettura scenica tratta dal libro di Franco Cuomo,
opera che mette a nudo “i dieci” nomi, “gli intoccabili”: i dieci scienziati,
in prevalenza medici, che nel 1938 sottoscrissero il Manifesto della razza,
noto anche come Manifesto degli scienziati razzisti, legittimando così la
deportazione in Germania di ottomila persone, tra cui settecento bambini.
A seguire, percorso narrativo di
conoscenza della storia della chiesa armena di Sant'Andrea, della presenza
armena a Taranto e del genocidio armeno del 1915 a cura di Domus Armenorum e
del gruppo di lavoro “Quell'angolo di Mondo". Sarà a tal proposito
possibile visionare il libro dell'Ufficiale tedesco Armin T. Wegner, testimone
oculare del genocidio degli Armeni, le cui fotografie e documenti sono esposti
(fino al 3 febbraio ) al Museo Correr di Venezia nella mostra itinerante dal
titolo: “ Armin T. Wegner. Un giusto per gli Armeni e per gli Ebrei”.
A cento anni dal genocidio
armeno, in cui perse la vita più di un milione e mezzo di persone, la Turchia
continua a negarlo, “uccidendo due volte, con il silenzio” come direbbe
il Premio Nobel per la pace Elie Wiesel. Non solo oggi è più che mai necessario
riparlare di genocidio - uno dei peggiori crimini che l'uomo abbia mai commesso
– ma smuovere le coscienze e trasmettere quella “memoria”, fondamentale per
tramandare le atrocità commesse dall'uomo, affinché queste azioni disumane non
si ripetano più. E' questo il compito e l'impegno profuso dal Centro
Interculturale di Taranto volto all'interazione tra popoli: a creare sinergie e
positive armonie attraverso una convivialità delle differenze.
Soprattutto in questi “tempi
tristi” dove “le paure sono le lenti degli occhiali con cui guardiamo gli
altri e il mondo, dove il mondo e gli altri arrivano nelle case e agli occhi
delle persone attraverso i media, dove la politica è antipolitica, dove i
partiti non sono più idee e associazioni ma leader e oligarchie, senza idee e
senza associazioni; e vivono a pieno tempo nei telesalotti... dove gli
stranieri appaiono nemici”, è necessario riflettere sul fascismo, quel male
supremo che ha ancora radici profonde, per dirla con la Arendt.
L'antisemitismo, il razzismo, l'imperialismo sono semi del fascismo. Non parole
astratte ma fenomeni dei nostri giorni che vanno contrastati in ogni modo e con
le uniche “armi” che il Centro Interculturale conosce: quelle del buon senso,
del diritto, del dialogo, della conoscenza e della passione per le libertà di
tutti i popoli.