SI PRESENTA IL 23 APRILE A TARANTO IL
PIERFRANCO BRUNI CHE RACCONTA L’ORIENTE TRA I MARI E I DESERTI:
“LA PIETRA D’ORIENTE” con
SALVATORE CATAPANO E PAOLA MANCINELLI
Si presenta alla Libreria Mondadori di Taranto,
via De Cesare, giovedì 23 aprile, ore 20.00, il recente romanzo di
Pierfranco Bruni dal titolo “La pietra d’Oriente”. A parlarne con l’autore
sarà il giornalista della Rai Salvatore Catapano. Paola Mancinelli leggerà e
interpreterà brani del libro. Il fascino degli occhi, il mistero
dell’Oriente, il cammino alla ricerca della pazienza. Il viaggio verso i
segni dell’alchimia, del sacro e della inafferrabilità degli amori,
raccontati da amanti che abitano i deserti e il mare, costituisce il
passaggio verso l’indefinibile e l’infinito.
Si racconta di un incontro tra Gesù e Giuda,
tra Maria di Magdala e l’uomo di Nazaret, tra Paolo e Ponzio Pilato. Ma è
l’Oriente con il suo fascino e i suoi sguardi che non hanno bisogno di
specchi a fare da scenario, attraverso una figura femminile che resta
fondamentale e si rivela nell’ultimo capitolo del libro. La donna del segreto
è Nadine e collega la presenza degli amanti del Cantico di Asmà e Shadi al
camminamento dello sciamano.
Con questo romanzo Pierfranco Bruni, nella
continuità del suo ricercare l’essenza nell’anima dei simboli, tocca i
rifermenti più alti del dialogare tra la metafora del narrare e una griglia
di personaggio che costituiscono i veri archetipi di una letteratura
del sogno e della memoria, della magia e
dell’incanto grazie ad una tavolozza che ricami i pensieri di un io narrante
che diventa il dialogante contatto tra il viaggiatore incantato e il
disincanto del silenzio.
Pagine preziose che toccano l’originalità di un
modello letterario tutto vissuto nella trasparenza dell’immaginario e della
profondità. Un romanzo viaggio, ma questa volta lo scrittore, servendosi dei
monaci camminanti nel deserto, apre un costante colloquio con dei personaggi
che sono la sfera del linguaggio. Nadine è l’ultimo capitolo del romanzo che
si apre al lettore come se fosse una lettera, ma è l’incipit di un nuovo
viaggio. Ciò è nello stile del vivere la poetica di Pierfranco Bruni.
I suoi ultimi romanzi sembrano una ragnatela e
anche se vivono autonomamente rappresentano l’incastro della “stretta” tra
vita e letteratura.
LA PIETRA D’ORIENTE è un ascolto e “non è
necessario capire quando negli occhi c’è l’ascolto e l’ascolto ha il
viaggio…”.
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