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Soprintendenza e Museo: i commenti e le iniziative a favore della riforma.
sabato 6 febbraio 2016

- Associazioni e SLIS: Documento comune consegnato al Ministro Franceschini
- IRAL: Chiesto incontro con Franceschini per appoggiare la riforma.





DOCUMENTO CONSEGNATO AL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI E IL TURISMO


DIAMO CULTURA A TARANTO CON L’AUTONOMIA DEL MUSEO

Il Sindacato Libero Scrittori Italiani, il Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, L’Istituto di Ricerca per l’Arte e la Letteratura, La Fondazione Thule, L’Associazione Culturale Agorà – Isabella di Morra, L’Osservatorio dei Beni Culturali all’interno dell’Iral, L’Istituto del Novecento Letterario all’interno del CSR

Hanno realizzato e firmato un Documento indirizzato al Ministro On. Avv. Dario Franceschini, Ministro Beni Attività Culturali e Turismo nel quale si ribadisce il pieno appoggio alla Riforma sui Musei e sulle Soprintendenze sottolineando l’importanza di dare la piena autonomia al Museo archeologico di Taranto delineando l’importanza forte della valorizzazione e della fruizione.

1. La Riforma Franceschini sui beni culturali si pone come punto intelligente di riflessione sui temi del concetto sia del bene culturale sia dei raccordi tra le culture sommerse che potrebbero interessare vaste aree dei territori. I territori sono i “soggetti” maggiormente posti al centro della discussione perché su di essi ridano le risorse, le vocazioni e il relativo modello progettuale. È proprio su ciò che si apre la dialettica. Convinti che la Riforma è un “patto” innovativo è necessario dare un senso alla prospettiva dei vari articolati.

Proprio in virtù di ciò crediamo che la questione riguardante il decreto (Mibact – Riforma beni culturali), riferito allo “spacchettamento” delle Soprintendenze che interessa Taranto, sia una chiave di lettura che soltanto il Museo con la sua autonomia potrà risolvere con la piena progettualità. La grande novità consiste nel fatto che il Museo di Taranto sia entrato, nonostante non sia tra i 30 musei maggiormente visitati, tra i venti musei italiani con piena autonomia. Su questo gli Organismi scriventi sono grati a Lei e alla Riforma che innova lo stesso concetto dei beni culturali.

Taranto istituzionalmente rientra tra i 20 Musei strategici (e poi altri 10 siti) nel tessuto dei beni culturali. Da qui bisogna partire, perché soltanto riconsiderando la politica dei beni culturali questa città potrà trovare nuove fasi di sviluppo. Non si tratta di uno “scippo”, di un fatto grave, di una mutilazione per Taranto.
Le Soprintendenze non fanno cultura in sé. Fanno tutela, amministrano, hanno un organismo strutturale ma i compiti specifici sul piano degli eventi culturali sono affidate alle “Agenzie” della cultura, ovvero, in questo caso specifico, al Museo con la sua fondamentale autonomia.

2. Siamo in una nuova fase e dobbiamo avere la capacità, il coraggio, la competenza dei tempi nuovi che abbiamo davanti. È una antica espressione di Aldo Moro riferita alla cultura del Sud: I tempi nuovi sono davanti a noi ma mutano con l’intelligenza di capire.

3. È necessario leggere la Riforma tenendo presenta questa riflessione. Soprattutto per una comprensione di una geopolitica dei beni culturali è opportuno che il tutto diventi immediatamente applicativo. Soltanto superando la fase iniziale si potrà dare un senso alla nuova concezione della cultura dei beni culturali in una interpretazione sia filosofico - identitaria sia politica sia estetica sia economico – valorizzante.

La Cultura non si fa gestendo soltanto la tutela, ma valorizzando i territori e i luoghi. La scelta è qui. Ed è una scelta puramente culturale ed economica. In virtù di ciò confermiamo piena fiducia alla Riforma e siamo grati al Ministro per aver dato la possibilità ad una città come Taranto di restare al centro delle venti città che presentano non solo una identità storica precisa ma anche la potenzialità valorizzante nei processi comparativi delle culture.


Le Associazioni e il SLIS



**********







INCONTRO CON FRANCESCHINI PER APPOGGIARE LA RIFORMA.

L’ISTUTUTO SOTTOLINEA CHE TARANTO NON E’ STATA SCIPPATA DI NULLA E CHE INVECE E’ STATA PREMIATA CON IL MUSEO AUTONOMO E LA PRESENZA DI UNA PRESTIGIOSA DIRETTRICE COME EVA DEGL’INNOCENTI.
NEI PROSSIMI GIORNI FISSATO UN INCONTRO AL MINISTERO PER DISCUTERE DELLA CULTURA A TARANTO
L’esperta di diritto dei beni culturali, Micol Bruni: pieno appoggio al museo autonomo e al passaggio della Soprintendenza a Lecce




“Si apre con una progettualità dei saperi comparati la stagione delle attività e delle promozioni culturali del Museo archeologico di Taranto (MarTa) diretto, con una visione articolata e ampia, da Eva Degl’Innocenti, alla quale va il merito di aver saputo inserire all’interno del mondo archeologico alcuni percorsi musicali di grande rilevanza nazionale. Già da questo primo dato progettuale l’idea della cultura comincia ad assumere una visione completamente aperta dando la possibilità ad una città come Taranto di confrontarsi con le altre realtà nazionali, partendo da un presupposto preciso che è quello del legame tra cultura e saperi comparati”.
È ciò che ha sottolineato Micol Bruni, esperta di questioni giuridiche sul rapporto tra tutela, valorizzazione e fruizione dei beni culturali, già cultrice di Storia del Diritto alla Uniba e autrice di numerosi saggi sulla materia giuridica del bene culturale e Presidente dell’Istituto di Ricerca per l’Arte e la Letteratura.


L’Avvocato Micol Bruni e la Direttrice Eva Degl’Innocenti

“La direttrice del MarTa parte proprio con una visione europea della progettualità culturale, ha ribadito l’avvocato e Presidentre Micol Bruni, innescando a Taranto un percorso che è finalmente legato alla valorizzazione e alla possibilità di fruizione sia del Museo che dell’intero territorio”.
“La polemica sullo scippo della Soprintendenza è una mera ‘vertenza’ in cui si sposano la leggerezza, perché mancano proposte concrete da parte di chi protesta, e una sterile lezione di campanilismo, prosegue Micol Bruni, che ha sempre penalizzato Taranto. Taranto aveva bisogno di una progettualità e di una struttura aperta. Il Museo con la sua piena autonomia, cosa che non ha mai avuto, è un riferimento nevralgico e le capacità e la cultura di Eva Degl’Innocenti hanno già dato prova di un legame tra territorio, archeologia ed eventi. Basta questo per allontanare qualsiasi elemento di provincialismo di rivendicazione per una Struttura, la Soprintendenza, che non serve, come sede centrale, per una città, come è oggi, Taranto”.
L’Istituto di Ricerca per l’Arte e la Letteratura ha inoltrato formale richiesta di incontro con il Ministro Franceschini per riferire sulla questione della cultura a Taranto.




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