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UNO SQUALLIDO, SCHIFOSO E INDECENTE ATTACCO NEI MIEI CONFRONTI
venerdì 22 aprile 2016

DI ANGELO BONELLI


"Un saltimbanco, trasformista, falso profeta del tempio, re nudo, fulminato sulla via di Damasco, cambiatore di casacca responsabile dei disastri politici italiani, uomo che deve gettare la maschera, che ha sposato la filosofia renziana e potrei continuare".

A chi sono indirizzate queste graziose qualifiche? Ma al sottoscritto !! Eh si, perché un giornale locale on line di Taranto mi ha definito così. Penso che tutta questa volgarità che è stata espressa nei miei confronti non si è mai registrata nemmeno con i peggiori nemici di una città da decenni avvelenata dai veleni. Di volgare e squallida aggressione nei miei confronti si tratta e la persona che l’ha scritta si qualifica per quello che è.
Veniamo al punto. Mi si contesta di essermi candidato a Roma e di appoggiare a sindaco Roberto Giachetti.
Primo io non sono candidato alle elezioni di Roma (per motivi familiari che sono noti e che mi hanno portato alle dimissioni da consigliere comunale di Taranto) ma condivido e sostengo la scelta dei Verdi romani perché conosco da oltre 20 anni Giachetti e lo reputo persona per bene e preparata.
C’è una violenza inaudita dietro questo squallido attacco che mi è stato fatto che è la logica che porta a dire “ o con me o contro di me”, “ o di là o di qua”.
Il 21 febbraio del 2000 la mia casa e la mia macchina (quando ancora possedevo una macchina) furono distrutte da un attentato incendiario a causa delle mie battaglie sulla legalitĂ . Mi sono sempre battuto per la legalitĂ  a partire dai balneari di Ostia che hanno cementificato le spiagge con una responsabilitĂ  politica trasversale da destra e sinistra.
Su Roma abbiamo chiesto, e Giachetti lo ha fatto, che le liste fossero pulite dalla presenza di esponenti del passato e questo è stato fatto. Abbiamo costruito un programma che prevede il consumo suolo zero, la raccolta differenziata, il recupero del decoro urbano e un radicale cambiamento nella gestione dei trasporti. Ma a chi mi ha squallidamente attaccato non interessa tutto ciò, interessa solo demolirmi sul piano morale dimostrare che sono uno interessato al potere e che ha ingannato.
E chi avrei ingannato? Quali vantaggi avrei avuto dalla battaglia tarantina? Eccoli i miei vantaggi. Due denunce: una di risarcimento danni da Riva per mezzo milione di euro e una denuncia per procurato allarme dall’ex ministro Clini. Sto pagando di tasca mia gli avvocati. E poi minacce e intimidazioni di ogni genere.
Mi si accusa che penso alle poltrone. Quali poltrone? Io non ho poltrone da difendere perché non ne ho e non le avrò perché non sono candidato a nulla e se avessi fatto scelte diverse da Taranto le avrei avute sicuramente le poltrone.
Io, il forestiero, a differenza di altri non ho mai cambiato idea su Ilva di Taranto, su Eni, su Cementir e su Arsenale. E per questa coerenza ho pagato un prezzo alto. Ero e sono per una radicale conversione industriale a Taranto che porti alla chiusura delle fonti inquinanti. Ho parlato anni fa per primo di Bilbao e Pittsburgh e sono stato deriso non solo da chi era il mio avversario politico a Taranto ma anche da chi si definiva ambientalista.
Oggi tutti parlano di Bilbao.
Ero e sono contro le politiche ambientali di questo governo. Tutto questo l’ho fatto sempre alla luce del sole.
Si vuole dare una spallata al governo Renzi e al Pd nazionale usando Roma? Non sono d’accordo perché i cittadini romani hanno diritto ad essere governati e non subire giochi politici di questo genere.
In tutta Europa i Verdi dalla Germania, alla Francia arrivando in Svezia governano sulla base di alleanze costruite sui programmi. In Germania i Verdi governano in molte regioni in alcuni casi con la CDU e in altri con la Spd, in Francia governano con il partito socialista di Hollande che è la nazione europea che ha più centrali nucleari. Ma i Verdi in Europa al governo hanno fatto la differenza realizzando piani energetici innovativi basati sul risparmio e sull’efficienza energetica creando centinaia e centinaia di migliaia di posti lavoro, e portato alla fuoriuscita dal nucleare come in Germania.
Domenica 17 aprile siamo andati a votare, per chi lo ha fatto, contro le trivelle. Siamo andati a votare non perché i partiti hanno raccolto le firme per fare i referendum abrogativi delle norme sullo sblocca Italia, ma perché 7 presidenti di regione a guida PD hanno chiesto il referendum come la costituzione prevede. Non tutto è nero e non tutto è bianco.
Non vi è stata alcuna indignazione, attacco, sollevazioni quando alla camera opposizioni e maggioranza hanno eliminato la norma che vietava l’uso dell’air gun per le ricerche petrolifere. In consiglio comunale a Taranto sono sempre stato coerente al programma elettorale nelle votazioni, ad altri invece si applica l’immunità dalla critica come nel caso succitato.
C’è a Taranto una forma di cannibalismo verso il prossimo e di quello che la pensa come te ma che ha una maglietta diversa dalla tua che per questo deve essere eliminato. E’ una patologia che si chiama “cannibalismo del prossimo” alimentata dall’ego ipertrofico e dal desiderio di dimostrare che esiste solo un gruppo o una persona invece di affermare le ragioni di una comunità.
Una pratica che vuole portare alla supremazia del territorio per dire ci sono solo io cercando di distruggere eticamente chi è di troppo. O chi declamando l’ambientalismo e di essere l’unico, dimentica che non c’è ecologia senza lotta alla povertà a partire da chi fugge dalle guerre e dalle carestie. E che una società fondata sull’egoismo è come una società che vive nella diossina. Il cannibalismo porterà la città di Taranto alla riaffermazione di quel blocco di potere che governa questa città ed ho il sospetto che chi oggi mi attacca per demolirmi abbia proprio questo come obiettivo.
Tutto il mio disgusto a chi oggi attraverso questa vera e propria aggressione, mi ha insultato, offeso e cerca di distruggermi con metodi che Leonardo Sciascia aveva sapientemente descritto.









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