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Comunicazioni Movimento 5 Stelle
venerdì 7 ottobre 2016

- RIFIUTI LECCE, De Lorenzis:dilettantismo della Giunta Perrone
- RAI: IL M5S ADERISCE ALLA CAMPAGNA #FACCIAMOCISENTIRE DEI NON UDENTI CONTRO IL CANONE
- PEDICINI: L'ILVA VA CHIUSA SUBITO, BASTA ANNUNCI!
- MEETUP PULSANO: “BONUS CULTURA, SCHOOL BONUS e FONDI PON per far crescere la comunità pulsanese
- REFERENDUM COSTITUZIONALE: IL M5S INVITA AL VOTO I RESIDENTI ALL’ESTERO

da Giovanni Vianello 
giovanni.vianello@camera.it
collaboratore deputato M5S De Lorenzis

Rifiuti Lecce: costi alti e differenziata fuorilegge.
De Lorenzis (M5S): dilettantismo della Giunta Perrone.





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PEDICINI (M5S): L'ILVA VA CHIUSA SUBITO. BASTA ANNUNCI, SERVONO FATTI


"Gli scioccanti risultati dell'ultimo studio che confermano il grave inquinamento, le malattie e le morti provocati dall'Ilva di Taranto impongono interventi immediati e netti del governo nazionale, dell'Unione europea, della Regione Puglia e del sindaco di Taranto.

E' necessario che tutti gli organi istituzionali coinvolti si assumano le proprie responsabilitĂ  e attuino atti e provvedimenti concreti senza continuare a tergiversare sulla pelle dei cittadini.

Nelle prossime ore presenteremo un'altra interrogazione urgente alla Commissione europea per chiedere che si occupi nuovamente dell'allarmante emergenza e intervenga subito sulle autoritĂ  italiane".

Lo ha detto in una nota Piernicola Pedicini, europarlamentare del M5S e membro della Commissione ambiente del Parlamento europeo, dopo aver esaminato le conclusioni dello “Studio sugli effetti delle esposizioni ambientali ed occupazionali sulla mortalità della popolazione residente a Taranto”, reso noto dalla Regione Puglia.

"Le conclusioni dello studio sono drammatiche e inquietanti - ha sottolineato Pedicini -, provocano rabbia e dovrebbero far vergognare tutti coloro che hanno avuto o hanno ancora responsabilitĂ  pubbliche: istituzioni politiche, magistratura, sindacati. Essi sono tutti complici di una carneficina autorizzata che va avanti da decenni e non ci fa stare meglio ribadire che il M5S lo denuncia da anni insieme alle associazioni e ai comitati civici di Taranto.

E' importantissimo - ha aggiunto Pedicini - che proprio ieri il sindaco di Taranto Ezio Stefano ha dichiarato che è pronto ad emettere un'ordinanza di chiusura dello stabilimento.

E' anche positivo che la Regione Puglia ha impugnato davanti la Corte Costituzionale la legge 151 del 2016 che ha convertito l’ultimo decreto per la prosecuzione dell'attività industriale dell'Ilva.

Però, non vorremmo che dopo questi annunci, intervenga Renzi e blocchi tutto pur di continuare a favorire l'Ilva.

Questo teatrino non è più accettabile. Il governatore Emiliano e il sindaco di Taranto usino fino in fondo i poteri che hanno e chiudano subito lo stabilimento. Non è più possibile assistere alla vergognosa schizofrenia che Renzi non ascolta Emiliano, eppure sono entrambi del Pd. Emiliano non parla con il sindaco e il sindaco non parla con Renzi.

Il governatore Emiliano, poi, eviti di continuare a proporre l'assurda idea di decarbonizzare l’Ilva, introducendo il gas al posto del carbone nel ciclo di produzione, per abbattere le emissioni. Sa bene che questo non risolverebbe nulla. Il mostro va bloccato completamente e a Taranto occorre programmare un futuro senza acciaio con un piano di riconversione che veda gli operai impegnati per la bonifica dell’area dove sviluppare progetti innovativi ecocompatibili collegati alle potenzialità ambientali del territorio.

Ritornando allo studio diffuso lunedì scorso va detto che la situazione è ancora più drammatica di quello che immaginavamo e di quello che già lo studio Sentieri aveva certificato nel 2011: l'Ilva ha provocato e provoca malattie e morti nei quartieri più vicini all’impianto e colpisce soprattutto i bambini. Nei quartieri Tamburi, Paolo VI e Borgo, i tre a ridosso della fabbrica, si muore più spesso e prima che altrove. Tra il 2008 e il 2014 emerge un collegamento chiaro tra l’inquinamento e la mortalità in questi rioni, soprattutto per cause respiratorie. Non solo: ci sono stati più ricoveri, con effetti gravi nei bambini fino ai 14 anni. In pratica più il siderurgico tarantino produce, più inquina, più aumentano determinate malattie e cause di morte, tra le quali i tumori.

Lo studio è stato realizzato dal Centro salute e ambiente della Regione Puglia, in collaborazione con il Servizio sanitario della Regione Lazio, della Asl di Taranto, di Arpa Puglia e di Ares Puglia. Il campione studiato è costituito da circa 320mila persone residenti nei comuni di Taranto, Massafra e Statte.

Da molto tempo - ha concluso Pedicini - il M5s denuncia il dramma che si consuma a Taranto a causa dell'Ilva, lo ha fatto in tutti i modi e con tutti i mezzi possibili. Con il forte impegno della collega europarlamentare Rosa D'Amato, con numerose interrogazioni, con le manifestazioni di protesta, con mille denunce e prese di posizione a Roma e Bruxelles con le missioni del Parlamento europeo, tra cui l'ultima della commissione ambiente e sanità di luglio scorso, nella quale, però, figuravano forze politiche tutt'altro che attente alle esigenze dei cittadini.

I governi nazionali hanno ignorato sempre tutto e i governatori pugliesi e i vari sindaci di Taranto sono stati o collusi o hanno fatto pianti di coccodrillo.

Com'è noto c'è anche un importante processo in corso per disastro ambientale dell’Ilva di Taranto che vede 47 imputati in Corte d’Assise.

Nonostante tutto questo, il mostro d'acciaio continua indisturbato a funzionare e a generare morti e malattie".

PIERNICOLA PEDICINI
Europarlamentare del M5S
Per contatti: cellulare 3920460174



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da Giuseppe Mastronuzzi
giuseppe.mastronuzzi@gmail.com


Meetup Pulsano: “Bonus Cultura, School Bonus e fondi PON per far crescere la comunità pulsanese"
Il Meetup Pulsano con un'istanza ha recentemente invitato il Comune di Pulsano e le Dirigenti dell'I.C.S. Giovanni Giannone e I.I.S.S. Mediterraneo a non lasciarsi sfuggire l'opportunitĂ  di far crescere la comunitĂ  pulsanese sfruttando i Bonus Cultura, lo School Bonus ed i fondi PON.

Il Meetup, in particolare, ha chiesto al Comune di Pulsano se intende promuovere sia attraverso il sito web istituzionale dell'ente che attraverso opere di sensibilizzazione all'interno degli istituti locali l'opportunità offerta dal Bonus Cultura, rivolta ai ragazzi 18enni. Si tratta di un bonus di 500 euro che ogni ragazzo e ragazza nati nel 1998 potranno scegliere di utilizzare, attraverso l’applicazione «18app», per acquistare libri (non solo scolastici), ingressi a musei, aree archeologiche, biglietti per cinema, teatri, mostre, concerti, fiere, parchi naturali e eventi. Per spendere il bonus tutti avranno tempo fino al 31 dicembre 2017. Sulla piattaforma digitale è stato caricato un elenco di esercenti, negozi, biblioteche, cinema, teatri, musei e servizi culturali a 360 gradi: da lì il diciottenne potrà scegliere che cosa acquistare. Per ogni operazione di shopping verrà creato un voucher e l’importo dell’acquisto non sarà scalato dai 500 euro fino alla sua fruizione. A questo punto il voucher può prendere due strade: l’acquisto in forma digitale (come avviene da una app) per, ad esempio, comperare un e-book, oppure l’acquisto in forma tradizionale andando personalmente in libreria, in un museo o in un teatro. Per questa seconda opzione le strade sono tre: il voucher può essere salvato su smartphone, tablet o pc, stampato e portato in libreria (per ritirare un libro) o al cinema (per vedere un film); può essere visualizzato con un «qr code» o come un «bar code» da mostrare all’esercente. Così il diciottenne acquista e in ogni caso chi vende fattura in modo digitale allo Stato.

Per gli istituti scolastici, invece, un nuovo bando finanziato dal Fondo sociale europeo nell'ambito del PON 2014-2020 mette a disposizione 240 milioni di € per prolungare il loro orario di apertura, offrendo in tutta Italia ai ragazzi coinvolti un arricchimento del percorso formativo e garantendo alle famiglie e al territorio un presidio di contrasto alla dispersione scolastica e di recupero delle sacche di disagio sociale. Il bando scadrà il 31 ottobre prossimo e le scuole che accederanno ai finanziamenti dovranno garantire almeno 60 ore extra di potenziamento delle competenze di base (tra cui la lingua italiana) e almeno 60 ore extra di sport ed educazione motoria. A queste, si aggiungeranno quattro moduli (da 30 ore ciascuno) che dovranno essere coerenti con il Piano dell'offerta formativa e potranno riguardare il rafforzamento della lingua straniera, le competenze digitali, l'orientamento post-scolastico, la musica e il canto, l'arte, la scrittura creativa, il teatro, i laboratori creativi e/o artigianali per la valorizzazione delle vocazioni territoriali, l'educazione alla legalità e la cura dei beni comuni, la cittadinanza italiana ed europea, i percorsi formativi di inclusione che prevedano il coinvolgimento dei genitori. Complessivamente, ogni scuola potrà ricevere 40.000 euro per realizzare le attività extra.

Lo #SchoolBonus, strumento previsto dalla legge Buona Scuola, infine, consente a chi fa erogazioni liberali ad una istituzione scolastica di avere un credito di imposta pari al 65% per le donazioni effettuate negli anni 2016 e 2017 e al 50% per il 2018. L’importo massimo ammesso all’agevolazione fiscale è pari a 100.000 euro per ciascun periodo d’imposta. Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. I contribuenti scelgono liberamente la scuola a cui fare la donazione. Quest’ultima riceverà il 90 % dell’erogazione, il restante 10 % confluirà in un fondo perequativo che sarà distribuito alle scuole che risultino destinatarie di erogazioni liberali in un ammontare inferiore alla media nazionale.

Il Meetup, conscio delle potenzialitĂ  dei due istituti presenti sul territorio, ha chiesto alle Dirigenti De Gennaro e Buccoliero se intendano avvalersi di queste due importanti azioni con tutti i mezzi a loro disposizione


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da Valerio L'Abbate
collaboratore deputato M5s Giuseppe L'Abbate


REFERENDUM COSTITUZIONALE: IL M5S INVITA AL VOTO I RESIDENTI ALL’ESTERO



Ultimissimi giorni per far valere il proprio diritto al voto anche per i cittadini pugliesi che si trovino temporaneamente fuori regione per cause relative al lavoro, allo studio o per malattia



Da chi ha trovato un lavoro a tempo determinato fuori dai confini nazionali agli universitari che stanno facendo l’Erasmus, sino a chi sta effettuando delle visite mediche prenotate da tempo: tutti coloro che si trovano temporaneamente all’estero possono avere la possibilità di esprimere la propria preferenza all’attesissimo e prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre. Compresi coloro non iscritti all’AIRE, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, come prevede l’articolo 4-bis della legge 459/2001. Quel che è necessario fare per ottenere di esercitare il proprio diritto al voto è compilare un apposito modulo ed inviarlo per posta, fax, mail anche non certificata, all’Ufficio elettorale del Comune di residenza con allegata una copia di un documento d’identità valido. Una possibilità estesa anche al familiare dell’elettore a cui viene riconosciuto il diritto di voto all’estero. Ma la legge fissa, tuttavia, un limite temporale molto ristretto: appena dieci giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente della Repubblica e se tutti i cittadini italiani residenti all’estero e regolarmente iscritti all’AIRE ricevono a casa per posta il plico e lo rispediscono sempre per posta all’Ambasciata o al Consolato del Paese di residenza con il voto espresso, coloro che si trovino temporaneamente oltre i confini nazionali hanno ancora pochissimo tempo per inoltrare la propria domanda che vede scadere il termine ultimo sabato 8 ottobre.



“A prescindere dal voto che verrà espresso, ma che ci auguriamo sia in linea con la bocciatura che questa riforma antidemocratica della Costituzione voluta e pretesa dalla triade Boschi-Renzi-Verdini, invitiamo tutti i cittadini all’estero a far valere il proprio sacrosanto diritto al voto – dichiarano i deputati pugliesi Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S) – Sono tanti i nostri conterranei che si trovano fuori regione, la maggior parte per necessità a causa delle politiche scellerate che non riesco a rilanciare l’economia nazionale: a loro rivolgiamo il nostro appello affinché possano far sentire la loro voce anche lontano da casa. Un’opportunità da cogliere per contare e poter dire la propria”.







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