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“D’ANNUNZIO E PASCOLI NEL ‘ 900 LETTERARIO”
mercoledì 10 aprile 2013

da csrbruni@alice.it








 

 

“D’ANNUNZIO E PASCOLI NEL ‘ 900 LETTERARIO” – CONVEGNO DI STUDI PER I 150 ANNO DELLA NASCITA DI GABRIELE D’ANNUNZIO

 

RELAZIONI DI PIERFRANCO BRUNI, MARILENA CAVALLO, NATINO ALOI, TULLIO MASNERI – COSENZA – 12 APRILE

 

Cosenza celebra D’Annunzio riproponendo la visione omerica di Pascoli. Gabriele D’Annunzio e Giovanni Pascoli nel Novecento letterario. Convegno nazionale a 150 anni dalla nascita di D’Annunzio e nel centenario, appena trascorso, della morte di Giovanni Pascoli. Si discuterà di questa problematica venerdì 12 aprile prossimo nel Salone del Terrazzo delle Culture Pellegrini di Cosenza, ore 18,30.

Il 2013 è l’Anno delle Celebrazioni dannunziane che si inseriscono all’interno dei percorsi sviluppati intorno alla poetica di Pascoli. Proprio per l’occasione verrà presentato, nel corso della serata, il saggio di Marilena Cavallo e Pierfranco Bruni dedicato a Pascoli: “Nel mare di Calipso. La dissolvenza omerica e l’alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli” (Pellegrini). Proprio in questo saggio si parla del rapporto tra D’Annunzio e Pascoli aprendo una discussione sul concetto di Mediterraneo e di estetica tra le due personalità che hanno caratterizzato il Novecento letterario e anche politico. L’incontro vede la collaborazione del Sindacato Libero Scrittori Italiani e della Casa Editrice Pellegrini.

A relazionare sono stati chiamati Pierfranco Bruni, esperto di modelli letterari e antropologici – poetici e studioso dannunziano, Marilena Cavallo, docente e autrice del saggio su Pascoli, giunto alla seconda edizione, lo storico e saggista Fortunato Aloi, già Sottosegretario di Stato al Ministero della P.I. e lo storico e Dirigente scolastico Tullio Masneri. A coordinare i lavori sarà Antonietta Cozza, Capo Ufficio Stampa LPE.

Si discuterà dell’estetica dannunziana ma anche di tradizioni, usi, modelli antropologici e letterari, aspetti storici e politici attraverso la funzione letteraria e i sentieri di un Novecento tutto vissuto su griglie simboliche che trovano in D’Annunzio un punto di riferimento e una chiave di lettura di un secolo che continua a vivere tra linguaggi, forme e poesia in un attraversamento che trova in Giovanni Pascoli un punto dialogante importante.

Pierfranco Bruni, che più volte si è occupato di D’Annunzio in diversi scritti e testi, pubblicherà prossimamente, un saggio che traccerà le metafore del “Notturno” come alchimia del “fuoco” e “contemplazione della morte” (“Gabriele D’Annunzio. L’alchimia del fuoco e lo sciamamo notturno”) in un attraversamento onirico e tragico.

D’Annunzio era nato il 12 marzo del 1863 a Pescara e morto il 1 marzo del 1938 a Gardone Riviera. Pascoli muore nel 1912.

La straordinaria forza letteraria di D’Annunzio, tra le relazioni di Bruni, Cavallo, Masneri e Aloi, verrà illustrata in una visione non solo analitica ma fortemente comparativa sia con gli strumenti critici che con l’impostazione che le culture hanno adottato nel confrontarsi con un poeta e un uomo al centro di un’epoca che ha dettato i modelli linguistici della contemporaneità.

“D’Annunzio, afferma Pierfranco Bruni, non è uno specchio infranto e neppure uno specchio dove potersi specchiare ma un personaggio nell’avventura e nel destino dell’estetica e della parola. Un costruttore e un seminatore di personaggi che hanno come tracciato il mistero e il tempo. Come un guerriero impeccabile nella letteratura ha saputo disegnare la sua vita come l’estremo atto di un viaggio nell’alchimia”.

A 150 anni dalla nascita D’Annunzio, incontrandolo con Pascoli fuori dagli schemi scolastici e antologici, significa penetrare aspetti e ‘sotterranei’ che hanno un senso particolare sia per la parola sia per lo scavo che la parola stessa proietta nello sguardo della letteratura del Novecento.

 





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