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Presentato con un vivace dibattito il Boccaccio di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo
domenica 26 maggio 2013

da csrbruni@alice.it


Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo durante la presentazione del loro saggio su Boccaccio
“Colsi lo sguardo tuo”


 

 

Presentato a Taranto con un vivace e interessante dibattito il saggio su Boccaccio mediterraneo e Fiammetta di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo dal titolo “Colsi lo sguardo tuo” – Un Boccaccio che supera Dante e si focalizza nella centralità del moderno

 

 

 

“Un Boccaccio altro da Dante. Una Fiammetta donna nella modernità. Dante del Brunetto Latini e Petrarca degli studi giuridici vengono completamente risistemati dal mercante Boccaccio che mette in scena non la teologia o la retorica e la grazia ma la sensualità. la fisicità, la mediterraneità. Con Boccaccio e Fiammetta si entra nella modernità di un esistenzialismo popolare, per dirla con Pasolini, che darà vitalità alla poesia di Poliziano e arriverà sino a D’Annunzio”.

Parole chiare   scandite da Pierfranco Bruni con una precisa interpretazione letteraria ed estetica su una visione generale della letteratura italiana, quelle che hanno aperto l’incontro dedicato alla presentazione del saggio “Colsi lo sguardo tuo. Fiammetta nel Boccaccio mediterraneo” di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo, (PrespettiveMeridionali edizioni e consulenza scientifica del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”) presentato alla Libreria Mondadori di Taranto.

Una serata per celebrare Giovanni Boccacio a 700 anni dalla nascita e lo studio  di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo,  ha sottolineato molte articolazoni originali. Bruni e Cavallo hanno pubblicato, in tre edizioni, un saggio autorevole su Giovanni Pascoli  che è stato elemento di discussione anche sul piano istituzionale,  in quanto è stato presentato ufficialmente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il lavoro su Giovanni Boccaccio continua uno scavo in quella letteratura “non detta” e “non scritta” nelle storie delle letterature ma che trova ampia conferma in una lettura analitica dei testi. E Marilena Cavallo ha analizzato, da docente, pagine sia del “Decameron” che della “Elegia madonna Fiammetta” puntando poi lo sguardo sulla Napoli del Boccaccio affermando che Napoli e Fiammetta costituiscono un : “tassello dopo tassello si ricompone il mosaico di un’estetica di chiara matrice partenopea, per cui odori, colori e sapori definiscono il profilo della donna-fiamma, non più angelo, ma corpo, non solo corpo, ma desiderio che straripa in una palpitante fisicità di sentimenti. Fiammetta donna nuova  e Giovanni fine “poieta” sfidano il conformismo, si spogliano delle vesti artificiose e restano nudi testimoni di un’umanità carnale, che guarda il cielo e ama la terra”

Fiammetta, secondo lo scritto di Cavallo e Bruni, costituisce una chiave di lettura nella modernità tanto che vengono raccordati alcuni elementi riguardanti il rapporto tra Fiammetta e le donne di D’Annunzio, e Fiammetta nella modernità letteraria. È un testo che si mostra con una precisa scelta sia letteraria che critica al cui centro resta l’interpretazione della letteratura proposta dalle “confessioni” della filosofa Maria Zambrano.

Pierfranco Bruni, ormai è risaputa la sua posizione di non condivisione della centralità di Dante, approfondendo l’aspetto tra Beatrice e Fiammetta, ha cesellato: “Boccaccio abita il corpo e l’anima della donna, abita la metafisica della sua sensualità e la abita con il cuore, la mente e tutta la fisicità possibile. Non c’è Dante che possa intimorirlo. Né Beatrice che possa far cadere le ombre davanti al suo sguardo. Beatrice è donna d’altre epoche. Non appartiene più a Boccaccio e al tuo tempo, a volte sembra una  caricatura di fronte alla fisicità e allo sguardo di Fiammetta”. L’incontro è stato stimolato da domande, considerazioni e riflessioni sia sul Boccaccio sia sul ruolo della letteratura nella società contemporanea.

 





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