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"10 anni di rhum”
al VILLANOVA (Pulsano,TA)

mercoledì 7 agosto 2013

domenica 11 agosto per la Rassegna VILLANOVA CABARET 2013,
ALBERTO PATRUCCO comico anticonformista

da Artesia - Ciro Merode




Sabato 10 agosto, al Villanova, in via Basento a Pulsano (Taranto): Anonima Folk ripercorre 10 anni di attività e in esclusiva presenterà una anticipazione del nuovo disco che uscirà nella prima metà del 2014. La serata, dal titolo “10 anni di rhum”, prevede la partecipazione di altre band amiche. On stage: Le Tenebre Di Sophie, Valeria Caputo, Malanga BabyBlue e Anonima Folk.

- Le Tenebre di Sophie, “cantautorato da combattimento”.

“Il realismo è impossibile”, uscito a fine Giugno 2013, è il primo album della band. I testi sono pregni di rabbia e disillusione, di voglia di riscatto, di denuncia politica, sentimentale e esistenziale.

Line up: Michele Annicchiarico: chitarra acustica e voce - Dino Spagnulo: batteria - Domenico Pignatelli: basso - Giuseppe Spagnulo: chitarra e Michele Gregucci: arrangiamenti.

- Valeria Caputo, cantautrice e compositrice.
Le sue canzoni riflettono la sua esperienza personale, fatta di suoni e parole, di meditazione spirituale profonda e di ricerca musicale.
Valeria è molto interessata al mondo della computer music e della musica elettroacustica!
Diplomata al Conservatorio di Bologna in "musica elettronica" realizza anche "sound design" per prodotti audiovisivi.
Nel 2012 è uscito il suo album di debutto, "Migratory Birds".

Line up: Valeria Caputo: chitarra e voce

- Malanga & BabyBlue, garage band.
Sound di matrice Rock'n Roll/Psycho Rock anni '60, ma con arrangiamenti inequivocabilmente votati all' Indie Rock contemporaneo.
Il primo EP “Malanga&BabyBlue” del 2011 è un’autoproduzione e trae forte ispirazione dalle grandi personalità del Rock femminile da Patty Smith alla prima PJ Harvey, da Juliette Lewis a Karen O contaminando il tutto attraverso il Garage di Detroit e il beat pop inglese.

Line up: Fabiana Giordano: voce - Pierluigi De Pierro: chitarra - Elio Dimenza: chitarra  e voce, Marco Pizzolla: basso e Andrea Basile: batteria.

- Anonima Folk, musica d'autore, ritmo, melodia, sostanza.

Vincitori del Premio Nazionale “Fabrizio De Andrè” 2004, Roma

Da li parte un viaggio al fianco di Maria Laura Giulietti (Produttrice di Teresa de Sio), Giuseppe De Trizio (solista di Teresa De Sio e nel Craj, leader di Radicanto e Tabulè) e Maria Rosaria Nocera (management) che li porta su innumerevoli palchi e in tour per tutto lo stivale.

Formazione atipica per il genere rock pop d'autore, grande impatto sonoro e melodia allacciata alle parole. Il sound dell'Anonima è intriso di rock acustico, folk e ancora funky, blues, pop; tutto rigorosamente italiano, tutto rigorosamente inedito.

Spettacolo avvincente ed emozionante, sempre vario e colorato, pause melodiche e ritmi incalzanti scandiscono la successione dei brani.

Preziosa la supervisione artistica di De Trizio all'incisione del primo disco omonimo.

Anonima Folk, musica e canzone d'autore dalla terra di Puglia e dalla terra di ognuno di noi.

Line up: Ciccio Santoro: voce e chitarra - Claudio Merico: violino - Marcello De Felice: batteria - Remigio Furlanut: basso e Andrea Musci: chitarra.

Prenotazione tavoli, zona ristorante: 3406592744 - infoline: 3384273389.

Start ore 22.30 – Ingresso 5 €.


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Prosegue, domenica 11 agosto, la raggegna di cabaret del Villanova, in via Basento – Pulsano (TA), con lo spettacolo di un grandissimo artista: Alberto Patrucco.

Chi conosce questo comico anticonformista, sa come si presenta in palcoscenico: semplicemente con la sua faccia e la sua verve. Classe 1957, abito di scena scuro, in omaggio alla scuola minimalista che imponeva massima attenzione alle mani e al volto.

Voce profonda, almeno quanto i temi che affronta con apparente leggerezza, rifugge ai travestimenti e ai lazzi pseudoclauneschi. Non vuole trasmettere messaggi, dice e ripete che non ha niente da insegnare a nessuno e, addirittura, afferma di non sapere di preciso ciò che vuole. E non gliene importa niente. Perché, di sicuro, sa ciò che non vuole.

Non vuole riproporre in teatro direttamente a contatto con il pubblico (come oggi sempre più spesso sembra accadere), i tempi e i modi della televisione. Dove contano i minuti e i secondi e dove gli spettatori, ossia coloro che effettivamente assistono in prima persona alla trasmissione televisiva, perdono la spontaneità, perché da guardatori si sentono guardati.

È Alberto Patrucco, attore comico di prima grandezza, ben noto alle platee italiane per il suo incontenibile eloquio, fondato sull’innata capacità di plasmare il linguaggio e i fatti. Nelle mani di Alberto Patrucco, le parole si trasformano in clava o fioretto, secondo le esigenze del monologo. Niente travestimenti e non sense, nulla di demenziale o farsesco. La comicità di Patrucco attinge e si alimenta dall’infinito serbatoio della realtà. Gli accadimenti sono quindi modificati e restituiti al pubblico privi di qualsiasi indulgenza all’imparzialità.

Con una sua personalissima strategia discorsiva, Patrucco, tratta un argomento, lo rivolta, creando vivissima attesa, per giungere, con arguzia e irresistibile comicità, ad inaspettate conclusioni.

Se il mondo del cabaret, di questi tempi, declina inesorabilmente, da un lato verso la macchietta e la parodia, dall’altro verso uno stile che si avvicina di molto al comizio, Patrucco si allontana da tutto questo.

Niente gag di basso cabotaggio o profetiche verità. Nei testi che scrive e recita anche in televisione, c’è sempre il filo di un ragionamento che, dopo e al di là dell’effetto comico, fa meditare. Alberto Patrucco, come pubblico e critica testimoniano, è oggi uno degli attori comici più completi e rappresentativi del nostro cabaret. Ciò che offre è un’angolazione, un punto di vista, un’intuizione. Il pubblico, potrà farne ciò che vuole.

A partire dal 2000, Patrucco inizia un rapporto costante con la televisione passando, prima attraverso “Zelig” (2000 – 2003), per approdare poi alla trasmissione “Colorado Café” (2004 – 2006) e diventando un personaggio di punta richiesto come ospite anche in altre trasmissioni nazionali (“Funari News”, “Ballarò”…)

È in questo periodo che elabora l’argomento centrale del suo cabaret, ovvero, l’originale tesi del “pessimismo comico” che prenderà vita attraverso tappe precise e ben delineate:

•Dal 2000 al 2005 elabora “Tempi bastardi” (libro Mondadori e spettacolo)

•Dal 2006 “Vedo buio!” (libro Mondadori e spettacolo)

Dal 2002 l’impegno creativo, motore degli spettacoli dal vivo, delle pubblicazioni e dei monologhi televisivi, è condiviso con Antonio Voceri.

Nel 2005, gli viene assegnato il “Premio Charlot (Cabaret con la K)”. Nel 2007, il “Premio Walter Chiari”, il “premio Satiroffida” e il “Delfino d’oro”. E, nel 2010, il "Premio Paolo Borsellino per l'impegno culturale".

Tutta l’opera di Alberto Patrucco si può considerare come un gigantesco work in progress che ruota attorno alla spiazzante tematica del “pessimismo comico”.

L’autore è alla perenne ricerca della singolare normalizzazione di questo tema che racchiude la sua visione del mondo.

Sul palcoscenico e nei suoi libri Patrucco sviscera la realtà rivoltandola e trovando gli amari ed esilaranti lati comici.

Patrucco si caratterizza per un accostamento corretto alle varie forme di comunicazione che si trova ad affrontare. Per lui esiste una chiara distinzione tra approccio al libro e approccio allo spettacolo. La scrittura rimane l’elemento centrale del discorso artistico, il punto di partenza: il contenuto comico è più importante dell’effetto esilarante.


Prossimi spettacoli in programma:



Domenica 18 agosto – Mago Mancini e Moglie Modello – da “Colorado”
Domenica 25 agosto – Santino Caravella da “Made in Sud”.
Art director: Fabiano Marti - Partner: Artesia / Ciro Merode
Info e prenotazioni: 3406592744 – Ticket: platea 8 € - per chi cena 5 €




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