HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•   “Percorsi educativi per una società interculturale”
•   MAGNA GRECIA AWARDS 2019


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO



•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO


•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
Gli Stati forti in una Europa dei mercati
di Micol Bruni

mercoledì 18 giugno 2014

da csrbruni@alice.it




  

Le società vivono processi costanti di transizione, che sono legati a fattori culturali certamente, ma assorbono elementi che, comunque, hanno alla base una struttura antropologica e principalmente economica.
L'economia in una Europa delle "Nazioni" non propone soltanto dei modelli. Decifra soprattutto la crisi finanziaria degli Stati attraverso una lettura delle risorse e delle vocazioni alla cui base insiste un vuoto occupazionale.
In Europa si vive una disoccupazione non solo nuova ma anche di ritorno. La crisi delle società, in un tempo come il nostro, è la discrepanza di una mancanza di investimenti nei settori fondamentali tra esportazione e importazione sul piano delle nuove vie dei commerci.
Le società delle crisi sono quelle società che hanno perduto una quotazione dei mercati. I mercati nell'Europa degli investimenti creano balzelli in un rapporto tra costi e benefici nei processi tra politica ed economia.
L'Europa soffre di una sinergia reale tra politica ed economia. Non è affatto vero che una forte economia dovrebbe condizionare le politiche dell'Europa. È sostanzialmente vero che c'è bisogno di una forte politica per esprimere una economia forte e non una economia della sopravvivenza.
Gli Stati deboli praticano  la sopravvivenza. Gli Stati forti danno un senso al rapporto tra politica ed economia.
L'Europa deve poter ripartire dsl Trattato tra il processo politico e la visione economica. Un dato sul quale occorre riflettere.

 




Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   società   ambiente   delfinario   blunote