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Sala gremita per Giuliana Sgrena a Taranto
sabato 27 settembre 2014

da Antonietta Podda




successo per il secondo appuntamento di Donna A Sud.

 

Gremita ieri la sala della Libreria Ubik (via Di Palma- Taranto) in occasione della presentazione del libro “Rivoluzioni violate -  Primavera laica, voto islamista” (Il saggiatore, aprile 2014) di Giuliana Sgrena - iniziativa a cura di Tiziana Magrì, ideatrice della rassegna Donna a Sud, alla sua seconda edizione.

La giornalista, scrittrice e politica ha dialogato insieme ad Antonietta Podda (resp. della Comunicazione Sprar di Martina Franca) e alla Magrì, sul ruolo e condizione delle donne musulmane e non, nei paesi arabi soprattutto quelli  interessati dalle guerre. In particolare l’attenzione è stata focalizzata sulle resistenza attiva e quotidiana che le donne hanno nel contrastare ogni forma di violenza e sopruso, nella lotta per la parità di genere. Alla luce degli ultimi sviluppi nel mondo arabo (è di ieri, ad esempio la notizia della morte dell’avvocatessa attiva nel campo dei diritti umani, Sameera Salih Ali al-Nuaimy: rapita nella sua abitazione a Mosul, nel nord dell'Iraq, è stata  poi giustiziata pubblicamente in piazza, accusata di aver criticato sui social network le azioni di devastazione e distruzione condotte dall'Isil contro santuari e antiche moschee) il libro della Sgrena è  attualissimo.  Ripercorrendo le tappe che hanno visto le donne essere vere protagoniste delle ribellioni di piazza, nei paesi come Tunisia e Egitto, e coraggiose e combattive nel quotidiano contro un potere  dove pri­meg­giano mili­tari e par­titi isla­mi­sti,  l’opera della Sgrena mostra un’immagine di donna musulmana che abbatte tutti gli stereotipi. Ed è il caso dell’Arabia Saudita, dove Manal al Sharif con coraggio rivendica il diritto a poter guidare: accende il motore e parte, nonostante la legge non lo consenta.

E dalle tante storie di donne,  Giuliana Sgrena osserva, analizza  e informa con pun­ti­glio­sità, sui terreni interessati da una “rivoluzione” che è femmina (in Tunisia ed Egitto, precisa la Sgrena), rivoluzione, terreno di scontro tra uomini e donne, “quella vera “ come sostiene invece la giornalista americana di origini egiziane Mona Eltahawy, “deve ancora cominciare”.

Sebbene sia ancora lungo il cammino dei diritti femminili, sia nei paesi arabi che nel nostro Paese, come è stato  ampiamente mostrato ieri dalla Sgrena durante la presentazione e dibattito, le donne hanno mostrato e lo stanno tuttora facendo una forza, e una determinazione ad andare avanti anche laddove il percorso di democratizzazione appare più difficile.

Come lo Yemen, il paese da dove vengono le storie più tristi delle spose bambine, la femminista Renad Mohammed a marzo 2013, è riuscita ad esporre per una settimana un gigantesco manifesto con la scritta “Sono con la rivolta delle donne nel mondo arabo perchè non cesserò mai di lottare per i miei diritti”. Sono le storie raccontate da Giuliana Sgrena, attraverso la voce di chi le ha vissute, di chi  sfida ogni giorno il trio fatale rappresentato da militari, tribalismo e fondamentalismo spesso sotto l’indiferenza e insensibilità dei Paesi che promuovono la loro “immagine democratica”, come Stati Uniti ed Europa, ma che invece  davanti a questo scenario di morte, soprusi e viuolazioni dei diritti umani, non stanno semplicemente a guardare, ma si rendono complici.

L’appuntamento con la Rassegna Donna a Sud al suo secondo appuntamento, non finisce qui. Ma continua venerdì prossimo, con altre storie di donne che ogni giorno fanno la differenza nel difficile processo di cambiamento sociale e culturale. Un altro incontro, nuovi momenti di crescita e di confronto, nuove emozioni.

 

Antonietta Podda

 




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